Zato trituratori
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L’intelligenza artificiale entra in fabbrica. E la manutenzione diventa predittiva

 

Zato trituratori
(Courtesy Zato)

Riciclare metalli e rottami senza il timore dell’imprevisto, grazie al supporto dell’intelligenza artificiale e contenendo i costi di manutenzione. Così l’algoritmo predittivo elaborato da Vedrai di Michele Grazioli ha aiutato Zato, pmi bresciana che dal 1999 realizza impianti e macchinari per il riciclo e recupero dei metalli ferrosi e non ferrosi, a minimizzare il numero di imprevisti causati da danni e usura dei trituratori e mulini a martelli che commercia in tutto il mondo. Contribuendo significativamente all’aumento dei profitti nonché al processo di fidelizzazione della clientela.

Un contributo non indifferente, soprattutto se si considera il fatto che la profittabilità dei clienti che utilizzano i macchinari Zato dipende, in larga parte, da due elementi: l’investimento iniziale, da un lato, e i costi di gestione, dall’altro. Motivo per cui gli interventi di manutenzione e riparazione assumono un’importanza strategica. E poter fare affidamento su macchinari che ne richiedono il minor numero possibile, garantendo affidabilità e sicurezza, è auspicabile. Anche perché, laddove l’usura o un imprevisto rendano l’intervento necessario quando non inevitabile, a scendere in campo sono, per forza di cose, addetti specializzati con strumentazione e pezzi specifici.

Per contenere il numero di imprevisti e tenere sotto controllo i livelli di usura delle componenti, così da poter schedulare razionalmente gli interventi, Zato ha deciso di puntare con sempre crescente decisione sull’intelligenza artificiale. Come ricorda Vedrai in un comunicato, dapprima, nel 2018, è stata avviata la collaborazione con Grazioli che ha realizzato per l’azienda bresciana un algoritmo di manutenzione predittiva. In pratica un software il cui lavoro di preparazione è culminato nel 2019 con il deposito, da parte di Zato, di un primo brevetto. I sensori installati sui macchinari hanno permesso di raccogliere dati relativi al funzionamento degli stessi; dati che, processati dall’intelligenza artificiale, hanno permesso poi di simulare scenari futuri sul comportamento dei macchinari così che prevenissero danni e usura degli stessi.

La collaborazione con Michele Grazioli ha poi consentito a Zato di implementare la piattaforma Decidere di Vedrai e fornire così un quadro ancora più ampio della situazione a livello predittivo: la piattaforma, infatti, ha consentito a Zato di ridurre sensibilmente le ore di blocco macchina ottimizzando ulteriormente i tempi e andando ad eliminare gli sprechi prevedendo con sempre maggiore accuratezza e previsione i costi delle commesse proposte ai clienti.

“La nostra società opera sul mercato della green economy e del recycling, settori altamente dinamici ed innovativi, in forte crescita e ad alto impatto sociale”, osserva Valerio Zanaglio, fondatore di Zato. “Negli ultimi anni siamo passati dai 600 mila euro di Ebitda del 2017 ai 2,3 milioni di euro del 2019, grazie soprattutto a questa collaborazione, alla capacità del team tecnico di applicarla operativamente sui nostri macchinari e all’abilità della sales force di veicolare il valore di questa innovazione, abbiamo assistito a una spinta commerciale molto importante, che ci ha permesso di acquisire un forte vantaggio competitivo sul mercato”. E aggiunge: “La possibilità di acquistare, oltre al macchinario, anche il pacchetto di manutenzione predittiva, ha permesso di aumentare la durata media di relazione con i nostri clienti e la loro soddisfazione”.

“Grazie alla piattaforma Decidere siamo riusciti a optare per mirate scelte strategiche di investimento, tra cui la decisione di pre-produrre semilavorati in periodi tranquilli e metterli a disposizione dei commerciali”, conferma il fondatore di Zato. “Questo ha permesso di anticipare le richieste di mercato, aumentando così fatturato e marginalità. L’impatto della piattaforma Decidere è stato, inoltre, determinante e di grande supporto al management che, avendo a disposizione i dati aziendali presenti e futuri, ha potuto tenere sotto controllo facilmente la situazione aziendale, nonché valutare le scelte strategiche per le quali optare in maniera consapevole e precisa, riducendo considerevolmente l’incertezza intrinseca in ogni decisione e massimizzando il valore del loro operato. Nel 2020, abbiamo implementato anche una tecnologia di augmented reality, che ha permesso di stabilire un filo diretto e continuo con i nostri clienti in tutto il mondo in termini di assistenza”.

Durante il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19, ricorda il comunicato, l’intelligenza artificiale applicata alla manutenzione predittiva, alla realtà aumentata e alle decisioni, ha permesso a Zato di collegarsi direttamente ai macchinari sparsi nel mondo, verificarne da remoto le condizioni. In questo modo, i tecnici sono potuti intervenire sui macchinari prima che si rompessero preservando operatività ed efficienza anche durante il lockdown. “Continueremo a investire e implementare sistemi di Intelligenza Artificiale con l’obiettivo di rendere la nostra azienda sempre più leader nel nostro mercato, consapevoli che al giorno d’oggi la tecnologia è fonte di vantaggio competitivo”, conclude Zanaglio.

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