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Si chiamano ‘Percorsi di innovazione’ e si rivolgono sia alle grandi aziende, sia alle piccole e medie imprese. Sono i programmi di open innovation lanciati da Le Village by CA Milano, il primo hub di Crédit Agricole in Italia. “Si tratta di un’iniziativa nata a fronte del cambiamento che il mercato richiede e richiederà per uscire dalla crisi”, spiega il ceo del Village, Gabriella Scapicchio. “Vogliamo offrire agli imprenditori un nuovo approccio a 360 gradi, capace di trasmettere pratiche virtuose per produrre innovazione. Il nostro valore aggiunto è di sostenere le pmi – e non soltanto le grandi aziende – nell’intero percorso”.
L’obiettivo è favorire l’apertura delle imprese a idee e strumenti provenienti da risorse esterne. Una svolta necessaria nell’era dell’interconnessione tra i mercati, in cui i competitor possono giungere da settori diversi e una startup può assumere in tempi brevi una posizione dominante.
I percorsi sono diversi e adeguati alle dimensioni e ai bisogni delle imprese. L’accompagnamento all’innovazione avviene o tramite un processo di incubation, per il quale l’azienda viene supportata da risorse esclusivamente esterne per rinnovare i processi aziendali o integrare soluzioni innovative, o di excubation, per il quale l’azienda esce dai propri confini e, con un approccio innovativo e di cambio di mindset, fa incontrare risorse interne ed esterne per creare soluzioni sinergiche in luoghi neutri, come per esempio Le Village di Crédit Agricole.
Tutti i percorsi sono accomunati dalla struttura in tre step, tra loro complementari.
I Percorsi di innovazione
Una prima offerta è quella dedicata alle piccole e medie imprese. A corsi personalizzati in aula o via webinar segue l’accompagnamento dell’azienda attraverso le diverse fasi del percorso di innovazione: dalla generazione delle idee alla scelta delle soluzioni, fino alla messa in atto. Al termine del percorso è previsto l’ingresso dell’azienda nell’ecosistema di Le Village di Crédit Agricole. L’idea è aumentare il livello di competenza e conoscenza dell’organizzazione attraverso il confronto con gli stakeholder dell’innovazione.
Anche il percorso studiato per le grandi corporate parte dalla formazione, per poi passare a una fase di scouting di startup e di sviluppo dei prototipi. L’azienda viene poi accompagnata all’integrazione delle soluzioni di innovazione introdotte.
“I Percorsi di innovazione sono tenuti da esperti interni e da consulenti esterni certificati”, prosegue Scapicchio. “I programmi hanno una durata compresa tra i 3 e i 6 mesi. L’iniziativa è una novità di quest’anno, sviluppata prima anche a Le Village di Parigi. Ora più che mai le imprese hanno bisogno di innovare e di uscire dalla loro comfort zone. Bisogna rivedere mentalità e modello di business. Se possono farlo le startup, possono farlo anche le grandi aziende”.
Il ruolo di Le Village
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Tra le diverse metodologie di innovazione, di efficacia certificata, che vengono utilizzate per il progetto troviamo da un lato il design thinking, utile a sviluppare la conoscenza del cliente: le sue esigenze e richieste diventano le domande che guidano il processo di innovazione. Dall’altro lato, la metodologia agile, che porta principi e valori nelle aziende, permette di focalizzarsi su ciò che è necessario per dare valore al cliente e ridurre il rischio legato a ogni processo di innovazione.
“Offriamo anche consulenze per accedere a incentivi come credito d’imposta e spese agevolabili per fruire dei nostri programmi di open innovation”, aggiunge Scapicchio. “Tutto il progetto dei Percorsi può fare leva su un ecosistema che conta circa mille startup italiane e straniere, accelerato nel network dei Village di Crédit Agricole sparsi in Europa”.
A ulteriore supporto di aziende interessate all’innovazione, Le Village sta lanciando un vero e proprio Club del Village, grazie al quale corporate e pmi avranno l’occasione di incontrarsi periodicamente per condividere esperienze e pratiche di open innovation, scoprire i nuovi scenari e visitare gli ecosistemi dell’innovazione in Italia e all’estero.
Le Village di Crédit Agricole
Al primo Village, nato sei anni fa nel cuore di Parigi, ne sono seguiti infatti altri 36. Quello milanese è stato inaugurato nel dicembre 2018, in un ex convento del XV secolo nel quartiere Porta Romana. La struttura è quella di un sistema aperto, che dà vita a un’economia circolare definita dal concetto “collaborare per innovare”.
Le Village by CA Milano comprende oggi 220 postazioni per lavorare in co-working o con uffici singoli, 38 abilitatori del mondo dell’innovazione (pubblici e privati), 12 aziende partner e 47 startup residenti. I settori in cui operano sono in prevalenza – anche se non esclusivamente – quelli riassunti nella formula “7F”: food, fashion, furniture&design, fintech/insurtech, future mobility, France e farmaceutico. L’elemento trasversale è la sostenibilità. Il modello si avvale di un programma di accelerazione completo: mentoring, coaching, incontri di network con investitori e aziende corporate, supporto “equity free” al fundraising e accompagnamento all’internazionalizzazione attraverso gli hub di Crédit Agricole nel mondo.
“Tutte le nostre startup e le aziende che gravitano intorno all’ecosistema di Le Village”, spiega Scapicchio, “possono fare leva sui Village in Francia e sul network internazionale di Crédit Agricole, inclusi gli hub oltreoceano del gruppo. In questo modo, possono crescere anche all’estero. Hanno la possibilità di partecipare come network Le Village anche a eventi di respiro internazionale, come il Vivatech di Parigi e il Ces di Las Vegas”.
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