Articolo di Elana Lyn Gross apparso su Forbes.com
La Scozia sarà la prima nazione a rendere gratuiti tamponi e assorbenti per chiunque ne abbia bisogno, dopo che martedì il parlamento ha approvato all’unanimità la legge.
Aspetti principali
- Secondo il disegno di legge, il governo scozzese creerà un programma nazionale per rendere i prodotti accessibili alle persone che ne hanno bisogno. Tutte le scuole, i college e le università dovranno immagazzinarli nei bagni e, su ordine dei finanziari governatori, anche le altre organizzazioni pubbliche dovranno fare lo stesso.
- L’obiettivo è eliminare la “povertà mestruale” in modo che le persone abbiano accesso ai prodotti mestruali necessari, secondo il membro laburista Monica Lennon, che ha introdotto il disegno di legge nell’aprile 2019.
- Poco prima del voto, Lennon ha detto a The Scotsman che la legge è diventata sempre più necessaria a causa dell’impatto negativo che la pandemia ha avuto sull’accesso a questi prodotti. E, inoltre, ha affermato che si assicurerà che che la salute delle donne rimanga nell’agenda politica.
- Martedì sera, il primo ministro della Scozia, Nicola Sturgeon, ha scritto che era orgogliosa di aver votato a favore di questa legge storica, che ha definito una “politica importante per donne e ragazze”.
Scenario
Secondo un sondaggio di maggio dell’organizzazione benefica internazionale per bambini, Plan International U, quasi un terzo delle donne nel Regno Unito di età compresa tra i 14 ei 21 anni ha avuto difficoltà ad accedere ai prodotti mestruali durante i lockdown imposti a causa del coronavirus. Il Regno Unito ha reso i tamponi e gli assorbenti gratuiti in tutte le scuole a partire dallo scorso anno, ma l’impatto di tale trasferimento è stato ridotto con la chiusura delle scuole. L’indagine ha rilevato che una donna su cinque ha riferito di avere difficoltà a procurarsi tamponi e assorbenti per ragioni diverse dal costo, come l’assenza all’interno dei negozi o l’impossibilità di uscire di casa durante il lockdown.
Aspetto sorprendente
Secondo un rapporto dell’American Medical Women’s Association, l’anno scorso, in 35 stati negli Stati Uniti vi è in vigore una vera e propria “Pink Tax” o “Tampon Tax”. Infatti, se da una parte tassano i prodotti femminili per la cura delle persona, dall’altra i prodotti per la cura degli uomini e i farmaci per la disfunzione erettile non sono tassati. Inoltre, il rapporto ha anche evidenziato che i buoni pasto non coprono i le spese per i tamponi e per gli assorbenti e che le scuole e le prigioni federali hanno recentemente iniziato a migliorare l’accessibilità all’interno delle loro strutture, ma questo è solo l’inizio.
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