Una città di mare da vivere tutto l’anno grazie all’arte: Pietrasanta, cuore pulsante della costa toscana, anche in autunno e inverno è una città che vale la pena visitare grazie ai suoi musei civici, le mostre e gli eventi promossi dal Comune di Pietrasanta. E in periodo di Covid con musei e spazi espositivi chiusi? Grazie al Parco internazionale della scultura contemporanea, la Piccola Atene si consacra museo a cielo aperto da visitare con cartina alla mano ed in autonomia a piedi, in bicicletta o anche in macchina. Le restrizioni e le chiusure dettate dalla pandemia in corso, unite alle disposizioni anticontagio, hanno modificato notevolmente le abitudini non solo dei turisti e visitatori, ma anche dei residenti che hanno ora la possibilità di riscoprire la propria città. Nato a partire dagli anni ’50, il Parco della scultura è stato inaugurato ufficialmente nel 2016 e negli ultimi anni si è arricchito ulteriormente con nuove opere, fino ad arrivare a contarne 74 sparse in tutto il territorio, dal litorale alle frazioni collinari, dall’antico centro storico alla verde piana, realizzate da artisti di fama nazionale e internazionale. L’ultima opera donata, in ordine temporale, che entrerà a far parte del patrimonio artistico e turistico della città di Pietrasanta è “Give”, di Lorenzo Quinn.
Le sculture che compongono attualmente il percorso dentro la città sono posizionate per qualificare e rendere preziose ed uniche piazze, luoghi storici e turistici, rotonde e punti strategici della città. In centro storico, in Piazza Matteotti, è per esempio possibile ammirare “Il Guerriero” di Fernando Botero ed “Il Centauro” di Igor Mitoraj che presto, proprio a Pietrasanta, avrà un museo dedicato, l’unico nel mondo. Anche le rotatorie di collegamento ospitano sculture, come “Il Giudizio del Minotauro” di Franco Adami e “L’oiseau” di Jean Michel Folon. Opere che non mancano nemmeno nelle frazioni della città a dimostrazione di un progetto che abbraccia tutto il territorio: a Strettoia ci sono “I Pellegrini” di Neal Barab, a Capezzano Monte “Ferruccio Bresciani” di Romano Cosci e “Un soffio dalla collina” di Sylvestre Gauvrit e così via. Ai giardini pubblici di Tonfano c’è “Il Flamenco” di Giovanna Battaino realizzato in marmo bianco di Carrara.
Pietrasanta ha inoltre raggiunto un importante primato: il censimento effettuato dal Comune in collaborazione con le Gallerie d’Arte della città, ha stabilito che quello di Pietrasanta è il centro storico con la più alta concentrazione di spazi espositivi non solo d’Italia ma del mondo. Con 40 spazi espositivi tra gallerie ed atelier in circa 1600 metri lineari di sviluppo delle strade cittadine principali, una ogni 40 metri, il cuore della città, che risale al XIII secolo, non ha eguali per rapporto gallerie-metri quadrati. Nel 2015 gli spazi espositivi erano trentadue. A distanza di cinque anni il settore ha continuato ad evolversi e crescere grazie all’esuberanza culturale di una città che deve la sua fama alla storica presenza dei più capaci artigiani, di quasi cinquanta laboratori artistici per la lavorazione del marmo e del bronzo (altro primato nazionale) e alla presenza dei più grandi artisti contemporanei che hanno realizzato e continuano a realizzare qui le loro opere.
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