di Fabiola Fiorentino
In un momento di estrema crisi economica, dovuta alle chiusure precauzionali in vista dell’aumento dei contagi da Covid-19, a risentirne è stato soprattutto il settore food & beverage. Da un’analisi della Fipe, è emerso che solo durante il quarto trimestre del 2020 le perdite registrate hanno superato i 14 miliardi di euro. Un dato a dir poco sconfortante che non ha, però, messo totalmente in ginocchio i progetti in cantiere del mondo enogastronomico a Milano e dintorni.
Sono infatti diverse le nuove aperture che danno alla città, da sempre vista come punto nevralgico di contaminazioni culturali e gastronomiche, un piccolo cenno di ripresa. Altre realtà, invece, riaprono al loro pubblico rinnovando il servizio e adeguandosi alla normative vigenti attraverso nuove modalità di fruizione quali il delivery, che affronta così una nuova fase evolutiva, o il take away. Con sempre più ristoranti che puntano a offrire un servizio a domicilio di qualità, ecco le nuove aperture e i servizi delivery più innovativi.
Loste Cafè
“Siate sempre la versione migliore di voi stessi”. Inizia da qui la ricerca della felicità per Stefano Ferraro, ex pastry chef del ristorante Noma di Copenaghen. Dopo l’esperienza lavorativa a fianco del celebre cuoco danese René Redzepi, Stefano sceglie l’energia di Milano per proseguire il suo sogno. Decide di portare con sé la filosofia scandinava e insieme a Lorenzo Cioli, suo socio, dà vita a Loste cafè in via Francesco Guicciardini, 3: un luogo di incontro e mai di passaggio, dove poter ordinare in modalità take away un caffè di qualità o un buon calice di vino. Il tutto accompagnato da paste dolci sempre fresche o focacce e cornetti salati a ogni ora del giorno. Da non perdere i loro cinnamon rolls e il pain au chocolat.
LEGGI ANCHE: “Viaggio nel food milanese: come chef e imprenditori stanno affrontando la crisi, un anno dopo”
Osteria alla concorrenza
Diego Rossi, già cuoco e socio della celebre trattoria Trippa a Milano, va alla volta di un altro suo importante desiderio a fianco dei soci Josef Khattabi ed Enricomaria Porta: l’apertura di Osteria alla Concorrenza in Via Melzo, 12. Un format che ha del vintage nelle vene; una vera e propria osteria vecchio stampo, come quelle di una volta, in cui storia e convivialità si fondano per dare volto a una food & wine experience immersiva e di qualità.
Tascarò
C’è, invece, chi decide di darsi una nuova veste e di trasferirsi. Questo è il caso di Tàscaro che cambia sede e apre il suo nuovo ristorante in zona Isola in via Thaon di Revel, 4. Tàscaro è il primo bàcaro veneziano nella città meneghina, la cui attenta ricerca di materie prime di qualità e la selezione continua di produttori locali stanno alla base del progetto. La loro cucina propone piatti della tradizione veneta – come i cichéti (piccoli aperitivi a base di sarde o baccalà) e i tàscari (tasche di pane farciti in vari gusti) – e un’ampia selezione di Spritz realizzati con vino bianco, Aperol, Campari, Select, Cynar o Leone. Proprio in questi giorni, riapriranno offrendo al pubblico una nuova proposta delivery.
Al Mercato
Eugenio Roncoroni, fautore della cultura gastroamericana a Milano con Al Mercato Steaks & Burger, a pochi mesi dall’apertura del suo nuovo ristorante in zona Porta Venezia punta all’ampliamento della proposta delivery rimanendo fedele alle sue origini italo-americane. Lo stesso chef afferma: “Le nuove proposte sono un rimando alla storia de Al Mercato. Ho deciso di rivisitare e migliorare ulteriormente tre grandi classici che hanno fatto parte del percorso che mi ha portato fino a qui. É un momento difficile per tutti, i milanesi hanno bisogno di viaggiare con il palato alla scoperta di sapori nuovi e lontani”. Da non perdere: Hot Dog Al Mercato e Portland Wrap.
Altatto Bistrot
Altatto è un bistrot di alta cucina vegetariana e vegana nato qualche tempo prima che scoppiasse la bolla epidemica, in via Comune Antico, 15, a Milano. Ogni dettaglio interno e concettuale del bistrot prepara il cliente a un’esperienza gastronomica legata profondamente alla terra e ai suoi frutti. Per sfidare le difficoltà economiche e sociali dovute alla pandemia, le fondatrici mettono a punto “La schiscetta” – una bento box in acciaio inox, le cui origini risalgono a un’antica usanza giapponese del periodo Edo – composta da diversi scompartimenti; al loro interno le proposte gastronomiche di Altatto pronte da gustare o da scaldare direttamente nel forno di casa. Ogni settimana, i menù variano seguendo non soltanto le idee di Sara, Giulia, Cinzia e Caterina, ma la natura e le sue stagioni.
Armonico sushi culture
José De Souza, classe ’74, già noto per aver ricoperto il ruolo di sushi chef per Zuma a Londra, ora è l’executive chef di uno nuovo fine delivery a Milano, situo in via Pastrengo, 15: Armonico sushi culture. Un concept destinato a far vivere un’esperienza gastronomica di qualità a 360 gradi direttamente da casa; attraverso la cura del servizio e la massima trasparenza delle materie prime impiegate. I fiori all’occhiello di Armonico sono senza dubbio il packaging, completamente riciclabile e funzionale, e la possibilità di scegliere un percorso degustazione anche vegano.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .