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Dopo Birkenstock, L Catterton punta a Etro: perché i rumors di una possibile liaison sembrano ora più concreti

Si rincorrono in rete i rumors secondo cui la liaison L Catterton-Etro potrebbe essere più vicina alla conclusione del previsto. E si fanno più concreti perché, secondo indiscrezioni di stampa, oggi riprese a livello internazionale, la società di private equity che fa capo a Financière Agache di Bernard Arnault – patron di Lvmh e terza persona più ricca al mondo, con un patrimonio di circa 177 miliardi di dollari – potrebbe rilevare il 60% del capitale, mentre la famiglia Etro dovrebbe mantenere il restante 40%, con diritti di governance e una presenza importante nel gruppo. Come riporta Reuters, le trattative tra la maison, assistita da Rothschild, e la società sono ancora in fase di trattative preliminari.

Il fatto precedente
Lo scorso mese, a riportare per primo la notizia era stato Il Sole 24 Ore. Che proprio in quell’occasione aveva ricostruito la vicenda ricordando come l’azienda di lusso a gestione finora familiare avesse attirato l’attenzione di alcuni fondi tra i quali spiccava in modo particolare Mayhoola for Investments, holding che fa capo alla famiglia reale del Qatar e che al momento controlla Valentino, Pal Zileri e Balmain. Protagonista già da qualche anno di una fase di riorganizzazione interna, Etro ha chiamato lo scorso settembre Stefano Sassi, ex ceo di Valentino, per rilanciare la maison insieme ai vertici del gruppo.

L’elemento causale
Soprattutto nell’ultimo anno, il Covid ha pesato in maniera significativa sui conti del marchio, che come riporta Il Sole 24 Ore, nel 2019 ha visto il fatturato della capogruppo Gefin scendere da 284,98 a 283,59 milioni di euro. Lo stesso per quanto riguarda la marginalità, che nel 2019 ha raggiunto 15,7 milioni contro i 22,49 milioni dell’anno precedente. Sempre secondo le indiscrezioni trapelate, dai negozi agli atelier a seguito del deal gli immobili strumentali all’attività resterebbero in mano alla famiglia fondatrice mentre i legali starebbero lavorando ai contratti di affitto nei confronti della società immobiliare di famiglia. Fondata alla fine degli anni anni 60 da Gerolamo (conosciuto come Gimmo) Etro, la maison è ora in mano alla seconda generazione con i figli JacopoKeanVeronica e Ippolito.

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L’onda di M&A nel lusso
Proprio L Catterton ha occupato di recente le prime pagine delle riviste di moda internazionali a proposito di due operazioni rilevanti: l’acquisto dell’azienda tedesca Birkenstock per 4 miliardi, e la cessione delle quote di Dondup a Made in Italy Fund, private equity gestito e promosso da Quadrivio & Pambianco. Nell’ultimo anno, complice la crisi innescata dalla pandemia, sono state numerose le operazioni di M&A nel settore della moda. Tra le ultime vanno segnalate l’acquisizione di Jil Sander da parte del gruppo di Renzo Rosso Otb, e il deal tra Moncler e Stone Island per 1,15 miliardi di euro.

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