La storia comincia nel 2012, quando Davide fonda Hidrogeno Sailing Team insieme ad alcuni amici, oggi tutti membri del consiglio direttivo. Il team si dà un obiettivo specifico: gestire i primi sponsor dell’unica barca della flotta. “Da subito abbiamo inserito nello statuto l’articolo che obbliga l’associazione a versare il 10% dei proventi delle sponsorizzazioni a un ente benefico”, ricorda Davide. “Col tempo abbiamo cominciato a versare anche i fine cassa dell’esercizio e le raccolte di specifici eventi dedicati. Da allora supportiamo Projeto Grael in Brasile, una fondazione creata 22 anni fa da Torben Grael (ex tattico di Luna Rossa, cinque medaglie olimpiche e molti titoli mondiali) e dai suoi fratelli, che offre istruzione professionale e avviamento al mondo del lavoro a 700 ragazzi ogni anno. Giovani che, diversamente, non ne avrebbero la possibilità”.
Scuderia Hidrogeno

Il team cresce rapidamente. Nel 2019 le barche diventano sette e il gruppo di membri componenti la Hidrogeno Sailing Team arriva a quaranta unità. Cambia anche il nome, che diventa Scuderia Hidrogeno, mentre si incrementa l’attività legata ai temi della sostenibilità: dopo numerosi tentativi andati a vuoto, si concretizza l’inserimento di alcuni fuoribordo elettrici. Soprattutto, si formalizza il gemellaggio con Callegari Gommoni per la linea Hidro di battelli elettrici a idrogeno.
Intanto Davide Casetti crea e deposita il marchio Plasticrightway, insieme al socio Giuseppe D’Alfonso di Jolie Advertising: un progetto di upcycling delle bottiglie raccolte durante le regate, che serviranno a creare una linea di abbigliamento di qualità. L’obiettivo è ora a portata di mano, grazie alla partnership con Quagga e all’appoggio della Federazione Italiana Vela. “Con alcuni Way Bin (cestini speciali per la raccolta della plastica)”, spiega Casetti, “personalizzati con i brand della Federazione e degli sponsor, pieghevoli e trasportati insieme alle barche, raccogliamo le bottiglie e le direzioniamo nel circuito virtuoso del riciclo del Pet (una plastica nobile come l’alluminio, di cui mi occupo per professione e che può essere riciclato all’infinito). Da qui il flake viene riutilizzato da aziende italiane (come la Sinterama di Biella) per produrre filati e quindi tessuti 100% in Pet riciclato. Un prodotto a vita breve viene così trasformato in un prodotto a vita lunga, oltre che di qualità”. Il progetto entra a far parte a pieno titolo dell’attività di Scuderia Hidrogeno.
La vela a impatto zero
Il 2020 è l’anno dell’RS21, un’imbarcazione importata in Italia da Negrinautica di Milano, nuova e rivoluzionaria sotto molti punti di vista, soprattutto nell’impatto ambientale. Anche qui la schiuma del sandwich dello scafo è in Pet riciclato e vengono utilizzate resine bio-derivate per gli stampi, imballi di trasporto vegetali e, finalmente, il tanto agognato motore elettrico entrobordo a scomparsa già di serie. Un’innovazione che dà la svolta all’attività del team, che investe sulle nuove barche e si impegna alla loro diffusione. Davide Casetti viene eletto presidente della nuova classe italiana, che diventa subito protagonista a livello internazionale: nel 2021 ospiterà i primi Campionati europei a Malcesine, sul lago di Garda.
Scuderia Hidrogeno e RS21 Italian Class insieme sono in grado di puntare a un altro obiettivo ambizioso: un centro vela a impatto zero. “E’ un progetto realizzabile”, assicura Casetti. “Abbiamo in testa tutti gli elementi necessari: location – è stata identificata in alto lago di Como -, barche RS21, gommoni elettrici Pulse 63 sempre della RS, boe per regata e allenamento della Mark Set Bot, completamente elettriche e a posizionamento gps autonomo, senza presenza umana in acqua, una falda su tetto per 10 kW, sufficienti a ricaricare tutte le batterie dei mezzi. Questa struttura ci consentirebbe di operare in acqua per regate, scuola vela (e quindi abituare già i giovani all’uso di mezzi non impattanti) e stage di performance. I soci di Scuderia Hidrogeno stanno facendo la loro parte investendo negli RS21. Per abilitare il passo successivo servirà l’aiuto di sponsor che credano negli stessi valori di sostenibilità e allo stesso tempo ne vogliano utilizzare i benefici: location per eventi aziendali, team building o customer day green a impatto zero”.
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