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Ferrari 296 GTB, svelata la prima ibrida di Maranello da 830 cavalli

Aspettando la prima Ferrari completamente elettrica, che secondo il Presidente John Elkann dovrebbe arrivare nel 2025, la casa di Maranello in un evento online annuncia la prima berlinetta sportiva alimentata con motore V6 ibrido. Dopo quasi mezzo secolo la Ferrari riabbraccia Il V6, che aveva abbandonato nel lontano 1973 in favore dei V8 che ritroviamo su tutti i recenti modelli.

La scelta del V6 non è ovviamente casuale ma risponde alle attuali tendenze del mercato che impongono l’ibrido anche per le supercar. Ne è un esempio la recente McLaren Artura, anche lei alimentata con un V6 ibrido abbinato a un motore elettrico. E la nuova Ferrari 296 GTB segue esattamente la medesima filosofia della sportiva inglese.

A spingerla troviamo un 3.0 litri turbo con cilindri disposti a 120° in grado di erogare complessivi 663 CV a 8.000 giri, con un incredibile rapporto di 221 CV/l, nuovo record assoluto. A fare compagnia al V6 c’è un’unità elettrica alimentata da una batteria agli ioni di litio ricaricabile all’esterno, che consente di percorrere fino a 25 km in modalità completamente elettrica. Il motore elettrico, montato tra unità termica e cambio, è capace di erogare altri 167 CV (315 Nm), portando così i valori totali di potenza e coppia a 830 CV e 740 Nm. Rispetto alla SF90 Stradale, termico ed elettrico trasferiscono la potenza alle sole ruote posteriori. Il cambio è un DCT a 8 rapporti; al suo interno è presente un attuatore con frizione a secco, che “sincronizza” l’unità termica e quella elettrica.

Le prestazioni sono da supercar di razza. Nonostante i 2 cilindri in meno, la 296 GTB è in grado di superare i 330 km/h, di scattare da 0-100 km/h in 2,9 secondi, 0-200 in 7,3, e di girare a Fiorano in 1’21”.

La 296 GTB irrompe nel segmento delle berlinette sport con scelte aerodinamiche piuttosto radicali: il turbocompressore nella ‘V’ del basamento consente di concentrare nella parte alta e centrale del cofano i componenti di generazione di calore critici, così da avere una migliore gestione termica di vano motore e componenti elettrici. Inoltre, sulla 296 GTB l’impiego di un dispositivo attivo non è volto alla gestione della resistenza all’avanzamento, bensì alla generazione di carico aggiuntivo. Lo spoiler attivo del paraurti posteriore della 296 GTB, ispirato alla LaFerrari, genera un massimo di 360 kg a 250 km/h in configurazione High Downforce e allestimento Assetto Fiorano.

Chi desidera sfruttare al massimo le caratteristiche della vettura può configurare la 296 GTB con l’allestimento Assetto Fiorano, ottenendo migliori performance e beneficiando di specifici contenuti aerodinamici e di una riduzione di peso. Tra questi ultimi spiccano gli ammortizzatori Multimatic derivati dalle competizioni GT, dotati di regolazione fissa ottimizzata per l’utilizzo in pista, e la modifica dei pannelli porta. Complessivamente la riduzione di peso ammonta a 12 kg. Le appendici ad alto carico in fibra di carbonio sul paraurti anteriore permettono alla vettura di ottenere fino a 10 kg di carico verticale in più, e l’esteso impiego di materiali leggeri come la fibra di carbonio sia negli interni, sia negli esterni della vettura.

L’abitacolo della 296 GTB si sviluppa intorno all’interfaccia full-digital introdotta sulla SF90 Stradale. Gli interni, così come la linea della carrozzeria caratterizzata da superficie semplici ed eleganti, rimarcano il concetto di pulizia formale tramite una semplificazione delle forme che integra i contenuti tecnologici all’interno di rivestimenti sobri. Anche i display dell’abitacolo amplificano l’effetto minimalista dell’abitacolo. Le finiture, in pregiata selleria italiana, sono impreziosite da materiali tecnici per i componenti funzionali. È inoltre presente l’HUD (Head-Up Display) integrato nella sellatura.

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