Un punto di riferimento destinato a diventare incubatore di progetti tecnologici rivolti alla ricerca medicale e biotech, con la proiezione del medical device anche per il supporto dei viaggi spaziali. Il tutto rimanendo totalmente green: è la missione del nuovo Polo tecnologico piemontese, pronto ad aprire le sue porte ad autunno.
Uno spazio imponente oltre tremila metri quadrati a disposizione che si candida a rivoluzionare il modo di fare impresa e di produrre tecnologie d’eccellenza nel territorio. Il Ptp l’acronimo del neonato ente sarà un hub altamente focalizzato sulle verticali dell’innovazione e del tech, proponendosi anzitutto come la nuova casa del gruppo Hbw, capofila del progetto. Nato nel 2013 dopo un decennio di ricerca nel campo delle biotecnologie, Hbw è produttore di una rivoluzionaria tecnologia a microinnesti nell’ambito della medicina rigenerativa; nel dettaglio, attraverso la metodica e il device di proprietà del gruppo, è possibile riparare tessuti umani danneggiati in molteplici aree del corpo (dermatologia, ortopedia e ortodonzia le aree di maggiore applicazione), favorendo la loro rigenerazione. A oggi questa tecnologia, semplice da apprendere, rapida ed efficace, è distribuita in oltre 40 Paesi in tutto il mondo.
L’iniziativa del Ptp sarà quindi guidata dal presidente Antonio Graziano, assieme agli altri due soci del gruppo Hbw, Riccardo d’Aquino e Alberto Sicurella. “La nostra volontà è quella di continuare a innovare nel mondo dei dispositivi medici avanzati e dei dispositivi di protezione individuale. Il Ptp sarà inoltre un luogo capace di far dialogare due mondi affini come quelli dello spazio e della sanità, entrambi contraddistinti dalla tensione verso l’alta innovazione e la competitività. Il tutto con un’identità spiccatamente green, per rigenerare un territorio che negli ultimi anni è stato martoriato. In definitiva il Ptp sarà un vero e proprio open space che si apre a sinergie con altri grandi interlocutori: una sorta di Eataly del biotech e dei medical device”.
Il Ptp, anche grazie alle risorse che Finpiemonte ha erogato sul bando regionale Attrazione Investimenti e con il supporto dell’Assessorato regionale alle attività produttive e del Comune di Candiolo, si candida tuttavia a essere ancora di più: un vero e proprio progetto di riqualificazione dell’area: la struttura sarà infatti 100% green grazie a un mosaico di pannelli fotovoltaici. Tutto intorno, inoltre, si muoverà una flotta di veicoli elettrici con l’obiettivo finale di avere una struttura che restituisce all’ambiente più di quello che chiede.
“Oggi possiamo affermare di essere orgogliosi e entusiasti”, spiega Graziano, “perché questo grande progetto sta vedendo la luce. La nostra è sempre stata una science driven company: l’impulso per la ricerca di elevata caratura indirizzerà le nostre azioni anche per il nuovo Ptp”. E se, come sosteneva lo scrittore Anatole France, per realizzare grandi cose non basta solo progettare, ma serve anche crederci, allora Hbw e il Ptp non possono che aspettarsi un futuro ricco di soddisfazioni reciproche.
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