semestrale stellantis, e trimestrale errari (in foto John Elkann)
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Stellantis e Ferrari possono sorridere: i ricavi e gli utili tornano ai livelli pre-Covid

Dopo oltre un anno di estrema difficoltà – condito dalla crisi innescata dal Covid-19 e dalla mancanza di microchip –  il mercato dell’automotive torna finalmente a respirare e a far registrare numeri interessanti, in linea con le aspettative. E anche oltre. Come dimostrano i risultati economici della semestrale di Stellantis e la trimestrale di Ferrari. Ma andiamo con ordine.

Semestrale di Stellantis

Partendo dalla semestrale di Stellantis, è possibile evidenziare che il colosso italo-francese ha registrato ricavi netti pro forma pari a 75,3 miliardi di euro, in crescita del 46% rispetto ai 51,668 miliardi pro forma del primo semestre 2021. Sempre secondo i dati pro forma, l’utile netto del periodo è stato di 5,9 miliardi di euro, mentre il risultato operativo rettificato si è attestato a 8,6 miliardi di euro, con un margine dell’11,4% (16,1% in Nord America). Ma non è tutto.

Se il flusso di cassa industriale pro forma è negativo per 1,2 miliardi di euro, riflettendo gli impatti negativi sul capitale circolante dovuti a ordini di semiconduttori non evasi, di contro, Stellantis ha evidenziato che nel primo semestre 2021 ha registrato circa 1,3 miliardi di euro di benefici di cassa e una liquidità industriale disponibile di 51,4 miliardi di euro. Buone notizie anche guardando le stime della guidance 2021 che è stata alzata, prevendendo adesso un margine del risultato operativo rettificato di circa il 10%, contro una precedente stima tra il 5,5% e il 7,5%. Ovviamente, sempre se non dovesse peggiorare la crisi innescata dalla mancanza di chip e se non dovessero essere necessarie nuove misure restrittive a causa del Covid-19.

Guardando, invece, alla strategia per i veicoli elettrici, la società ha dichiarato che andrà avanti a tutta velocità con la gamma dei veicoli elettrici, con la terza ‘gigafactory’ annunciata per Termoli (Italia). Notizie positive anche per Maserati, che è tornata in attivo con un risultato operativo rettificato del primo semestre di 20 milioni di euro e una quota di mercato in crescita in tutti i mercati.

“Vorrei ringraziare calorosamente tutti i dipendenti di Stellantis per la loro straordinaria attenzione all’eccellenza operativa e alla messa in campo delle sinergie, azioni che hanno portato la Società a raggiungere risultati finanziari importanti nel primo semestre. A questi importanti risultati a livello operativo si affiancano progressi significativi su questioni strategiche, relative all’accelerazione nel campo dell’elettrificazione e del software, pilastri fondamentali della nostra strategia”, ha dichiarato Carlos Tavarez, ceo di Stellantis.

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Reazioni in Borsa

Più che positive le reazioni degli investitori ai conti della semestrale. A metà della seduta, il titolo Stellantis sta guadagnando il 4,4% a Milano e il 4,3% a Parigi.  In attesa dell’apertura delle contrattazioni odierne a Wall Street.

Trimestrale Ferrari

Più che soddisfacenti anche i conti economici del secondo trimestre 2021 di Ferrari che, in diverse voci finanziarie, ha anche superato i risultati raggiunti nel corrispettivo del 2019, quindi pre-pandemia.

Le spedizioni hanno totalizzato 2.685 unità nel secondo trimestre del 2021, in aumento di 1.296 unità o del 93,3% rispetto al trimestre dell’anno precedente, che è stato pesantemente influenzato dalle interruzioni della pandemia di Covid-19, compresa la sospensione della produzione e delle consegne durante la parte iniziale. Le vendite dei modelli a 8 cilindri (V8) sono aumentate del 111,2% e dei modelli a 12 cilindri (V12) del 37,6%. Le consegne del trimestre sono state guidate dalla famiglia F8 e dalla 812 GTS insieme alla SF90 Stradale e alla Ferrari Roma, che hanno raggiunto la distribuzione globale. Le Ferrari Monza SP1 e SP2 hanno continuato a essere consegnate in linea con la pianificazione. Nel trimestre sono iniziate le prime consegne della nuova Ferrari Portofino M.

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Tutte le aree geografiche hanno contribuito positivamente al trimestre. L’Emea è aumentata dell’89,4%, le Americhe del 70,3%, la Cina continentale, Hong Kong e Taiwan del 564,0%, grazie all’arrivo di nuovi modelli e accentuata da un facile confronto rispetto all’anno precedente. Il Resto dell’Apac, infine, è cresciuto del 92,4%.

Guardando i risultati economici, il secondo trimestre di Ferrari ha fatto registrare 1,03 miliardi di euro di ricavi netti, in crescita dell’86,0%. Decisivi i ricavi di Auto e ricambi, che si sono attestati a 881 milioni di euro (+95,5%), con una crescita sostenuta dal facile confronto sui volumi e dal forte arricchimento del mix di prodotto, insieme al maggior contributo delle personalizzazioni. L’incremento dei ricavi dei Motori (45 milioni di euro, +118,0%) è attribuibile alle maggiori spedizioni a Maserati e, in misura minore, al noleggio di motori ad altre scuderie di Formula 1.

L’Ebitda del secondo trimestre 2021 è triplicato rispetto all’anno precedente e si è attestato a 386 milioni di euro con un margine Ebitda del 37,4%. L’Ebit, invece, è stato di 274 milioni di euro. Nettamente in crescita rispetto ai 23 milioni dell’anno precedente. L’utile netto del periodo è stato di 206 milioni di euro, in significativo aumento rispetto all’anno precedente, e l’utile diluito per azione del trimestre ha raggiunto 1,11 euro, rispetto agli 0,04 euro del secondo trimestre 2020. L’indebitamento netto industriale al 30 giugno 2021 è pari a 552 milioni di euro, rispetto a 420 milioni di euro al 31 marzo 2021. L’incremento è attribuibile alla distribuzione di dividendi di 162 milioni di euro e al riacquisto di azioni per un totale di 82 milioni di euro, più che compensando la positiva generazione di free cash flow industriale nel trimestre.

Infine, la guidance del 2021 è stata rivista sul flusso di cassa libero industriale da circa 350 milioni di euro a circa 450 milioni di euro, subordinatamente a condizioni di negoziazione non interessate da ulteriori restrizioni alla pandemia di Covid-19 e all’andamento del mercato.

“Questo eccellente secondo trimestre conferma la forza della Ferrari e del suo modello di business unico. Con ogni Ferrari che sveliamo, stabiliamo nuovi parametri di riferimento per l’innovazione, la bellezza e l’unicità che è l’unico vero lusso. Mentre ci avviciniamo al nostro 75esimo anniversario il prossimo anno, le nostre opportunità non sono mai state più ampie e grandi”, ha aggiunto John Elkann, presidente e ceo ad interim di Ferrari, nonché uno degli uomini più ricchi d’Italia, con un patrimonio stimato da Forbes in 2 miliardi di dollari.

Reazioni in Borsa

Leggermente in calo le azioni Ferrari, che nella giornata di ieri hanno chiuso in discesa dell’1,5%. Anche oggi, a metà seduta, stanno facendo registrare una performance negativa dell’1,2%.

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