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Blackstone mette le mani su Milano: comprati i palazzi storici della nobiltà per 1,3 miliardi di euro

Dopo la sede del Corriere della Sera in via Solferino, quella di Cassa Depositi e Prestiti in via San Marco e il Palazzo delle Poste in piazza Cordusio, arriva il turno del cosiddetto “mattone della nobiltà”. Il fondo americano di private equity Blackstone è il nuovo proprietario della Reale Compagnia Italiana, all’interno della quale sono custoditi 14 immobili di prestigio distribuiti tra Milano e Torino. Valore dell’operazione? 1,128 miliardi di euro più 140 milioni di debiti, per un totale che si avvicina agli 1,3 miliardi di euro.

L’operazione immobiliare dell’anno

La Reale Compagnia Italiana è una società nata nel 1862 e da sempre controllata da famiglie aristocratiche lombarde. Esattamente 331 soci, tra cui il patrizio milanese Gian Giacomo Medici di Marignano, Stefano Premoli Trovati, Luca Padulli di Vighignolo. E poi altre famiglie nobili lombarde come i Brambilla di Civesio, i Barbiano di Belgioioso, i Cavagna di Gualdana, De Capitani D’Arzago, Melzi d’Eril, Borromeo, Sioli Legnani e i Davico di Quittengo. Oggi, con quella che può essere definita l’operazione immobiliare dell’anno, la cassaforte immobiliare della nobiltà lombarda è un po’ meno italiana.

La maggior parte dei circa 1,3 miliardi di euro del valore totale sono rappresentati da un complesso immobiliare in via Montenapoleone. Nel portafoglio della Reale Compagnia fanno rientrano anche alcuni complessi situati tra via Manzoni, via Verdi e via Andegari, un immobile in Piazza della Repubblica e la galleria Subalpina a Torino. Oltre un secolo e mezzo di storia finito nelle mani di Blackstone, in un affare ideato da Giancarlo Scotti, amministratore delegato di Reale Compagnia, e dell’amico Gerardo Braggiotti, banchiere d’investimento, oggi advisor dell’operazione con Goldman Sachs.

I dettagli dell’affare Blackstone-Reale

Il fondo Blackstone detiene uno dei più grandi portafogli immobiliari del mondo: ad aprile aveva 196 miliardi di dollari di capitale degli investitori in gestione. L’affare è stato chiuso da Rialto Holdco, veicolo che fa capo al gruppo statunitense Blackstone costruito ad hoc il 30 aprile 2021. Si tratta del 69,77% della società, custodito in un patto di sindacato. Il patrimonio immobiliare è stato rivalutato nel 2020 da 80 milioni a 1,2 miliardi, pagando 140 milioni di imposte presi a prestito dalle banche. Adesso, prima di vendere a Blackstone, i singoli azionisti possono rivalutare le loro azioni pagando solo l’11% sul valore unitario di 152.000 euro. Una delle condizioni imposta a Blackstone è stata l’obbligatorietà dell’Opa su tutto il capitale anche se la società non è quotata in Borsa.

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