Trasformarsi per vincere. È con questo slogan che Cnh Industrial a settembre 2019 aveva presentato al Nyse di New York la sua strategia per i cinque anni successivi. Aveva annunciato grosse novità a partire dalla separazione fra il segmento delle macchine agricole e per il settore delle costruzioni (definite Off-Highway e quindi non stradali) da quello dei veicoli commerciali, come autocarri e mezzi stradali intesi come On-Highway. Il tutto, come aveva spiegato l’allora presidente e ceo del gruppo, Hubertus Muhlauser, con l’obiettivo di avere due leader mondiali nei rispettivi settori tramite uno spin-off di Iveco e Ftp (sul fronte dei motori).
Lo spin off di Iveco su Euronext Milan
Il momento è arrivato: lo spin-off si avvicina e Iveco ha pubblicato il prospetto relativo all’intenzione di richiedere l’ammissione a quotazione delle azioni ordinarie sul mercato regolamentato Euronext Milan. L’ammissione a quotazione è al momento attesa per il 3 gennaio. Ogni detentore di azioni ordinarie Cnh Industrial riceverà una azione ordinaria Iveco Group ogni cinque azioni ordinarie Cnh.
Al completamento della scissione, Cnh Industrial e Iveco Group diventeranno due società quotate completamente indipendenti. Cnh ha già convocato l’assemblea straordinaria degli azionisti per il 23 dicembre al fine di approvare l’operazione e di nominare due nuovi amministratori non esecutivi, Catia Bastioli e Åsa Tamsons. Tufan Erginbilgic e Lorenzo Simonelli si presenteranno dimissionari all’assemblea straordinaria.
La benedizione degli Agnelli
E proprio in vista dell’imminente spin-off Exor, principale azionista della società, ha confermato il suo sostegno all’operazione e il suo impegno per lo sviluppo a lungo termine di entrambe le società. Cnh Industrial e Iveco Group, guidati dai loro team di gestione esperti, spiega una nota della cassaforte degli Agnelli, “hanno stabilito piani chiari e ambiziosi per la loro crescita e sviluppo futuri. In quanto società indipendenti e focalizzate, Exor ritiene che avranno opportunità ancora maggiori di capitalizzare le posizioni di leadership nelle rispettive attività”.
Dal prospetto emerge che la holding della famiglia Agnelli, Exor, che ha il 27% delle azioni di Cnh Industrial in circolazione, avrà anche il 27% delle azioni di Iveco Group in circolazione.
Il nuovo ceo del gruppo Iveco
“I prossimi mesi del percorso che ci porterà alla separazione del gruppo Iveco, saranno impegnativi. Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare, crediamo che questa transizione consentirà a entrambe le società di raggiungere il successo e di massimizzare il valore per gli azionisti”, ha affermato il ceo di Cnh Industrial, Scott Wine, nel corso della conference call con gli analisti a commento dei risultati trimestrali. I nuovi piani strategici per il business On-road verranno resi noti il 18 novembre a Torino mentre per il business Off-road si terrà un Capital Markets Day a fine febbraio (22 febbraio 2022) a Miami Beach. “Rimaniamo sulla buona strada per una separazione all’inizio del primo trimestre 2022”, ha assicurato il ceo.
Gerrit Marx è il ceo designato della futura società On Highway. Entrato in Cnh Industrial quale president dei commercial and specialty vehicles a gennaio 2019, il nuovo timoniere ha circa vent’anni di esperienza in ruoli di crescente importanza in aziende quali McKinsey & Company, Daimler AG, Skoda e, più recentemente, nella società di investimenti globali Bain Capital. Ha lavorato in vari Paesi del mondo e per numerosi settori industriali differenti, con un focus approfondito e specifico sul comparto automotive. A lui il compito di far partire al meglio la società. “Voglio prendermi un momento per augurare il meglio a Gerrit nel suo nuovo ruolo di ceo del gruppo Iveco. Ha svolto un lavoro straordinario e messo insieme una squadra impressionante negli ultimi anni. Hanno portato avanti l’attività in tempi turbolenti e interessanti e hanno guadagnato una notevole quota di mercato in Europa, in particolare come leader del mercato del Gnl pesante”, ha dichiarato ancora Wine.
Le difficoltà del mercato automotive globale
Non è un compito semplice guidare Iveco in una fase in cui il mercato automotive è alle prese con la crisi dei microchip e cambiamenti di stampo epocale. In ogni caso Cnh si aspetta che nel 2021 la domanda rimanga solida in tutte le aree geografiche e in tutti i segmenti. Nell’ultima parte dell’anno, l’impatto crescente delle pressioni sulle materie prime e delle pressioni persistenti sui trasporti e sulla logistica sarà parzialmente compensato dai migliori prezzi. La società ha aggiornato gli obiettivi 2021 per le sue attività industriali prevedendo ricavi di vendita netti al livello inferiore delle prospettive precedenti (in crescita tra il 24% e il 28% anno su anno) includendo gli effetti del delta cambio di traslazione; spese generali, amministrative e di vendita inferiori/uguali al 7,5% dei ricavi netti. Il flusso di cassa disponibile è visto positivo attorno a 1 miliardo di dollari. Le spese di ricerca e sviluppo e investimenti sono attorno a 2 miliardi di dollari.
Nel quarto trimestre 2022 previsti miglioramenti
Sebbene la crisi dei micro-chip continuerà a farsi sentire si prevede una schiarita per il 2022. “Stimiamo che il quarto trimestre sia il periodo più colpito dalla carenza di componenti, mentre vediamo alcuni prezzi delle materie prime rimanere alti più a lungo e i costi di trasporto diminuire nel corso del 2022”, ha detto Wine aggiungendo che: “dopo i significativi impatti sulla catena di approvvigionamento nel nostro quarto trimestre, dovremo aumentare nuovamente il ritmo di consegna poiché la situazione della catena di approvvigionamento diventa meno volatile quando entreremo nel 2022”.
Intanto nel terzo trimestre dell’anno Cnh I. ha realizzato un utile netto adjusted pari a 496 milioni di dollari, con risultato diluito per azione adjusted pari a 0,36 dollari. Nei primi nove mesi del 2021, il risultato diluito per azione adjusted è stato pari a 1,10 dollari, superando tutte le performance annuali passate. Ed è su queste basi che si prepara allo spin-off.
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