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Da Reddit a Trump Media: le Ipo da tenere d’occhio nel 2022

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Il “fenomeno unicorno“, che ha inaugurato massicce raccolte di fondi per le startup negli ultimi dieci anni, sta “finalmente esplodendo” e si sta manifestando in un’ondata record di Ipo, afferma l’analista di Pitchbook Cameron Stanfill. Grazie, in parte, alle migliaia di miliardi di dollari di capitale di rischio spesi nell’ultimo decennio, secondo Stanfill la tendenza degli unicorni a ottenere valutazioni alle stelle nel mercato pubblico non è destinata a raffreddarsi nel 2022.

Sono 2.388 le aziende – un record – che hanno raccolto 453 miliardi di dollari quotandosi nel 2021. Si tratta del volume di affari annuale più alto di sempre, secondo Ernst & Young. Anche negli Stati Uniti il volume degli affari ha battuto i record, con quasi 1.100 società che si sono quotate e hanno raccolto circa 260 miliardi di dollari. L’exchange di criptovalute Coinbase, la piattaforma di intermediazione online Robinhood e la rivale di Tesla Rivian sono state tra le aziende che più hanno affascinato gli investitori, alimentando un’ondata record di offerte pubbliche iniziali e quotazioni dirette.

Oggi il gigante del private equity Tpg, il servizio di consegna di cibo Instacart e il serbatoio di meme stock Reddit sono alcune tra le aziende che si preparano per l’Ipo nel 2022. Stanfill prevede che il numero di accordi potrebbe raggiungere un nuovo massimo nel 2022, ma non è così sicuro di un aumento del valore totale degli affari. “È più difficile da prevedere”, spiega, citando l’incertezza sui mega-accordi “in stile anomalo”, come quelli realizzati da Coinbase e dalla piattaforma di gioco Roblox, che ha optato per una quotazione diretta a marzo dopo avere ritardato il debutto nel 2020 tra le preoccupazioni per i picchi di prezzo post-Ipo. Se diventasse pubblico, il gigante dei pagamenti Stripe, la startup più preziosa del paese, del valore di quasi 100 miliardi di dollari, potrebbe aiutare a stabilire un nuovo record di Ipo.

Per quanto riguarda le prestazioni? “Le Ipo possono essere allettanti come un biglietto della lotteria”, afferma Lindsey Bell, chief markets strategist di Ally Invest. “Tuttavia è difficile prevedere quali saranno i boom e quali i fallimenti”. Nonostante “l’eccitazione e il clamore” intorno a molte offerte pubbliche, Bell avverte che i nuovi titoli spesso rappresentano un rischio maggiore rispetto a quelli di più lungo corso. Coinbase, ad esempio, ha registrato un picco fino al 75% nel primo giorno di negoziazione, ad aprile, poco dopo l’impennata senza precedenti del commercio al dettaglio nel primo trimestre. Tuttavia, da allora le azioni sono crollate di oltre il 45% e hanno raggiunto nuovi minimi, poiché l’entusiasmo intorno al commercio al dettaglio e i prezzi frizzanti delle criptovalute si sono raffreddati.

Il Renaissance Ipo Etf, che ha circa 700 milioni di dollari in asset e vanta la proprietà delle Ipo statunitensi “più grandi, liquide e appena quotate”, è salito del 107% nel 2020, ma ha perso circa il 9,5% nel 2021. Una cifra da confrontare con guadagni del 27% e 23%, rispettivamente, per l’S&P 500 e il Nasdaq. “Questa non è una nuova tendenza” afferma Bell a proposito delle scarse prestazioni post-Ipo, osservando che metà delle società statunitensi che si sono quotate tra il 2015 e il 2019 sono state scambiate al di sotto dei loro prezzi Ipo l’anno successivo.

Nel frattempo, la volatilità del mercato azionario è salita ai livelli più alti degli ultimi 11 mesi a dicembre, dopo che la Federal Reserve ha annunciato l’intenzione di aumentare i tassi di interesse tre volte quest’anno e di eliminare completamente gli acquisti di obbligazioni dell’era pandemica entro marzo, in risposta a un’inflazione mai così alta nell’ultimo decennio, facendo scendere l’S&P di quasi il 4% rispetto alla chiusura record di pochi giorni prima. Tassi di interesse più elevati, che tendono a danneggiare gli utili delle società quotate e i prezzi delle azioni, sono “in primo piano”, afferma Stanfill, prevedendo una maggiore volatilità che potrebbe, alla fine, ritardare alcuni piani di Ipo o addirittura scoraggiarne altri a breve termine.

Nonostante i crescenti rischi, c’è comunque ancora un gran numero di società che cercano accordi e che probabilmente alimenteranno il fenomeno delle Ipo, osserva Stanfill. Circa 575 Spac sono attualmente sedute su circa 155 miliardi di dollari raccolti per società desiderose di quotarsi su una borsa statunitense. Un numero vicino al record di 606 Spac che hanno fatto quotare aziende lo scorso anno. (Forbes Media ha annunciato ad agosto che si sarebbe quotato tramite una Spac quest’anno). Sebbene la Securities and Exchange Commission (Sec, corrispettivo statunitense della nostra Consob) stia accennando alla possibilità di introdurre requisiti di divulgazione più severi per questi veicoli pubblici che fanno risparmiare tempo, l’enorme volume di fondi disponibili e il potenziale di  rendimento degli sponsor delle Spac sono sufficienti per sostenere il mercato delle Ipo nonostante l’incertezza. Soprattutto perché la maggior parte delle aziende non ha più di due anni per concludere un accordo o restituire il denaro.

Il mercato delle Ipo si sta preparando per un altro anno importante, ma non è chiaro se si vada verso un boom o un crollo. Ecco le aziende da tenere d’occhio in vista delle loro Ipo nel 2022.

Chime

Ultima valutazione: 25 miliardi di dollari dopo una raccolta di fondi a settembre

La banca digitale di San Francisco Chime è in trattative per quotarsi a marzo con una valutazione che potrebbe arrivare a 45 miliardi di dollari, secondo quanto riferito a ottobre a Forbes da una persona vicina alla questione. L’azienda deve ancora rendere ufficiali i piani, ma le tempistiche sono credibili: il ceo, Chris Britt, ha dichiarato a settembre 2020 che Chime sarebbe stata “pronta per l’Ipo” entro un anno. “Probabilmente ricevo chiamate da due Spac a settimana per vedere se siamo interessati a entrare rapidamente nei mercati”, ha detto all’epoca.

Discord

Ultima valutazione: 15 miliardi di dollari dopo una raccolta di fondi settembre

Sebbene il servizio di chat online non abbia ancora fatto un annuncio ufficiale, gli investitori hanno pensato a un’Ipo di Discord da quando la società ha concluso i colloqui con Microsoft ad aprile per essere acquisita al prezzo di almeno dieci miliardi di dollari. “Abbiamo ricevuto molte offerte”, ha dichiarato alla Cnbc il mese successivo il ceo e cofondatore, Jason Citron, che ha venduto una startup di giochi per 104 milioni di dollari nel 2011. Citron l’ha definita una “enorme opportunità” per l’azienda e per i suoi circa 150 milioni di utenti attivi, ma non ha annunciato piani specifici.

Impossible

Ultima valutazione: quattro miliardi di dollari dopo una raccolta di fondi nell’agosto 2020

Il fondatore e ceo, Pat Brown, ha dichiarato a novembre che un’Ipo era “inevitabile” per l’azienda alimentare vegana, ma si è fermato prima di fornire una tabella di marcia chiara. I rapporti indicano che Impossible, che ha raccolto circa 1,5 miliardi di dollari dalla sua fondazione nel 2011, sta puntando a una valutazione di 10 miliardi, e vuole costituire una vera concorrente per l’altro produttore di hamburger a base vegetale Beyond, che è quotato al Nasdaq dal 2019 e oggi vale circa cinque miliardi di dollari.

Instacart

Ultima valutazione: 39 miliardi di dollari dopo una raccolta di fondi a marzo

Il servizio di consegna di generi alimentari sperava di tuffarsi nei mercati pubblici l’anno scorso con una valutazione di 50 miliardi di dollari, ma il nuovo ceo, Fidji Simo, ha rinviato i piani a quest’anno per aiutare ad ampliare i servizi oltre la semplice consegna di cibo. Il mercato non è stato troppo gentile con il concorrente DoorDash, le cui azioni sono crollate di circa il 15% dal primo giorno di negoziazione nel dicembre 2020, ma eMarketer sottolinea che Instacart ha un asso nella manica: una piattaforma pubblicitaria in rapida crescita che i rivenditori possono usare per promuovere i propri prodotti nei risultati di ricerca.

Reddit

Ultima valutazione: dieci miliardi di dollari dopo una raccolta di fondi ad agosto

Il 15 dicembre Reddit ha presentato in modo confidenziale documenti per quotarsi quest’anno. Tuttavia non ha rivelato dettagli finanziari e ha affermato di non avere ancora determinato quanto cercherà raccogliere. Dopo un massiccio round di finanziamento ad agosto, il colosso dei social media, esploso l’anno scorso con i meme azionari, ha puntato a una valutazione di 15 miliardi di dollari.

Stripe

Ultima valutazione: 95 miliardi di dollari dopo una raccolta di fondi ad aprile

Per più di un anno, il processore di pagamenti fondato dai fratelli miliardari Patrick e John Collison ha prospettato un’Ipo per accelerare la crescita con denaro fresco da raccogliere sul mercato. E sebbene John abbia detto alla Cnbc ad agosto che Stripe è “molto felice come azienda privata”, secondo quanto riferito il concorrente di PayPal, a settembre, avrebbe parlato con le banche di investimento di un debutto sul mercato quest’anno, che potrebbe spingere l’azienda a una valutazione di oltre 100 miliardi di dollari. Se i fondatori decidessero di fare il grande passo, Stripe diventerebbe facilmente una delle più grandi Ipo ad approdare sul mercato.

Tpg

Patrimonio in gestione: 109 miliardi di dollari a dicembre

Alla fine del mese scorso, la potente società di private equity fondata dai miliardari James Coulter e David Bonderman ha annunciato l’intenzione di quotarsi al Nasdaq. Sebbene tenga nascosti molti dettagli, l’azienda ha presentato un’offerta di 100 milioni di dollari, ma ha suggerito che la cifra potrebbe probabilmente aumentare a seconda dell’interesse degli investitori. La società, che secondo quanto riferito sta puntando a una valutazione di 10 miliardi, detiene quote enormi nell’agenzia di talenti Caa, in Vice Media e in Spotify. Il suo debutto darebbe nuova vita alle quotazioni pubbliche di private equity, dopo l’enorme boom di accordi di buyout.

Trump Media

Ultima valutazione: capitalizzazione di mercato di due miliardi di dollari a gennaio

L’ex presidente Donald Trump ha abbagliato gli investitori dopo aver annunciato, a ottobre, l’intenzione di rendere pubblica la sua società di social media tramite Spac. Le azioni del veicolo, Digital World Acquisition Corp, sono salite di oltre il 1.700% alla fine dello scorso anno, aiutandolo a toccare brevemente una capitalizzazione di mercato di 10 miliardi di dollari, a fronte di una valutazione prevista di 875 milioni, prima di crollare del 70% una volta che l’entusiasmo si è raffreddato. L’azienda, che è stata fondata a febbraio e non ha ancora rilasciato alcun prodotto funzionante, ha poi rivelato piani per trarre profitto dalla frenesia di investimento al dettaglio raccogliendo circa un miliardo di dollari. Tuttavia, i regolatori si stanno già muovendo, con la Sec che ha avviato un’indagine sul commercio di azioni e sulle comunicazioni di alto livello il mese scorso. Nessuno è stato accusato di illeciti, ma non è chiaro come ciò influenzerà l’ultimo tentativo di fare soldi di Trump.

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