Brian Chesky Airbnb
Money

Nomadi digitali per sempre: il fondatore di Airbnb vivrà ovunque nel mondo prenotando gli alloggi della piattaforma

Con l’affermazione dello smart working e del lavoro ibrido, sono sempre più coloro che non hanno più la necessità di recarsi in ufficio quotidianamente. Il fenomeno del “vivere ovunque” va di pari passo con il decentramento della vita. È una tendenza che sta modificando il concetto stesso di viaggio. Basti pensare che oltre 300mila persone hanno presentato domanda per essere selezionate tra i 12 vincitori per vivere ovunque su Airbnb per un anno.

Brian Chesky vivrà negli appartamenti di Airbnb

Ecco perché Brian Chesky, ceo e co-fondatore di Airbnb, ha annunciato che anche lui vivrà negli appartamenti della piattaforma. Il suo viaggio partirà da Atlanta (Stati Uniti), dove vivrà questa settimana per poi spostarsi in altre città e tornare ogni tanto a San Francisco, proprio come fanno molti lavoratori da remoto quando devono incontrare i colleghi. Vivendo ovunque su Airbnb, Brian Chesky contribuirà a migliorare il design dell’esperienza sulla piattaforma, fanno sapere dal colosso americano fondato nel 2007 e che oggi conta 4 milioni di host.

La possibilità di sperimentare il nuovo trend di “vivere ovunque” è alla base anche della Casa a 1 Euro, il nuovo progetto di Airbnb appena lanciato in Sicilia. Una persona da tutto il mondo avrà la possibilità di trasferirsi con un gruppo ristretto a Sambuca di Sicilia e vivere in una casa a 1 euro completamente ristrutturata, sperimentando così la vita da digital nomad per un anno.

LEGGI ANCHE: “Viaggio nel turismo post pandemia. Il fondatore di Airbnb a Forbes: “Niente sarà più come prima”

Ecco alcune tendenze evidenziate da Airbnb in tema di soggiorno:

1. Le persone continueranno a spostarsi in migliaia di Paesi e città e vi rimarranno per settimane, mesi o anche più a lungo.

  • 100.000 Paesi e città nel mondo hanno avuto almeno 1 prenotazione Airbnb durante la pandemia;
  • 6.000 luoghi hanno ricevuto la loro prima prenotazione su Airbnb;
  • Nel terzo trimestre del 2021 le notti prenotate dagli ospiti americani per soggiorni nelle aree rurali negli Stati Uniti sono aumentate dell’85% rispetto allo stesso periodo nel 2019.
2. Più persone si trasferiranno all’estero, altri viaggeranno per tutta l’estate e alcuni rinunceranno persino ai contratti di affitto per diventare nomadi digitali.
  • Le persone vogliono esplorare nuovi paesi: prima della pandemia, i viaggi internazionali sono esplosi da 25 milioni nel 1950 a oltre 1,4 miliardi nel 2019, secondo UNWTO;
  • Su Airbnb, i soggiorni in famiglia di lunga durata sono cresciuti del 75% dall’estate 2019 all’estate 2021;
  • Dal 2020 al 2021 la percentuale di utenti che prenotano soggiorni a lungo termine su Airbnb per condurre uno stile di vita nomade è cresciuta dal 9% al 12%.
3. Città e paesi si sfideranno per attirare i lavoratori a distanza e ciò porterà a una ridistribuzione dei luoghi in cui le persone viaggiano e vivono.
  • Sempre più paesi stanno cambiando le loro norme sui visti e sulle tasse, e più di 35 paesi offrono attualmente un visto per nomadi digitali.
  • Airbnb sta già aiutando alcune destinazioni urbane e rurali degli Stati Uniti per consentire a chi lavora da remoto di provare a vivere lì: tra queste vi sono Chicago, Tucson, Arizona, Tulsa, Oklahoma, il West Virginia e il nord del Maine.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .