contributo a cura di Fabio Fregi, country manager Italy di Google Cloud
La pandemia ha ridimensionato il concetto di modalità di lavoro, così come il modo in cui i team collaborano da remoto o in loco.
Come emerge anche da una recente ricerca di Adecco Group, l’ibridazione del lavoro è uno scenario che ha preso e prenderà sempre più piede nell’economia, portando inevitabilmente alla luce nuove dinamiche, dove l’equilibrio tra produttività e benessere dei dipendenti ricopriranno un ruolo centrale. Anche nel 2022, un punto di importanza strategica per le aziende sarà garantire equità nella collaborazione, dando cioè la possibilità a chiunque all’interno del team di interagire, proporre, lavorare e innovare indipendentemente dall’ambiente di lavoro: che ci si trovi alla scrivania, oppure a casa. In questo il cloud gioca un ruolo fondamentale e soluzioni come Google Workspace, che permette di rimanere connessi e collaborare anche da remoto, possono davvero fare la differenza.
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Cybersecurity: proteggere gli utenti online affrontando le nuove sfide
Negli ultimi due anni, le aziende hanno aumentato più che mai i propri investimenti in ambito digital, spinte ad adattarsi e a crescere più velocemente di quanto si sarebbe potuto immaginare. Questa accelerazione digitale ha però portato con sé maggiori rischi per la sicurezza informatica: tra il 2020 e il 2021, il numero di attacchi informatici significativi contro obiettivi europei critici è raddoppiato. È quindi un dovere, più che una tendenza, per i cloud provider continuare ad affrontare queste tematiche con grande impegno anche nel 2022, mettendo trust, privacy e sicurezza in prima linea nella propria offerta. Noi di Google Cloud siamo stati pionieri nell’approccio “zero trust” nei nostri prodotti e il nostro stack costruisce la sicurezza attraverso livelli progressivi che forniscono una difesa in profondità. Questo approccio aiuta i clienti a minimizzare l’impatto degli attacchi informatici e a prevenirli completamente.
Sustainability: il cloud come strumento fondamentale per pratiche IT più green
Nel 2022 ancora più che negli anni precedenti, l’implementazione di pratiche informatiche più responsabili e sostenibili da parte di organizzazioni e relativi clienti sarà un imperativo. Con la crescita dell’adozione del cloud da parte delle aziende italiane cresce l’opportunità di aiutare le imprese a ridurre il proprio impatto ambientale durante il loro percorso di trasformazione digitale.
In Google, nel 2020, abbiamo fissato l’obiettivo di operare in tutti i nostri data center e campus con energia carbon-free 24 ore su 24, 7 giorni su 7, entro il 2030. E non è tutto. Google, il cui cloud è oggi il più pulito del settore, è stata la prima grande azienda a diventare carbon neutral nel 2007, e dal 2017 abbiamo compensato il nostro uso di energia con il 100% di energia rinnovabile. Per noi stessi e per i nostri clienti continueremo a decarbonizzare le nostre applicazioni e infrastrutture, supportando attivamente l’innovazione in questa direzione e continuando la lotta contro il cambiamento climatico. Ciò significa che, entro la fine del decennio, miriamo a far sì che ogni ricerca, ogni e-mail e ogni visualizzazione su YouTube avvengano senza alcuna emissione di carbonio.
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