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Orientarsi con Istruzioni Pnrr nella Missione 1 del Piano: transizione digitale e innovazione

Istruzioni Pnrr è un innovativa proposta di formazioneinformazione e orientamento sulle applicazioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza, proposto congiuntamente da Bfc Media, Nuvolaverde e Metasociale, che mira a porre l’attenzione sulle basi del Pnrr, ossia le sei missioni, da sviluppare attraverso appositi progetti finanziabili con i fondi europei. ll Pnrr si inserisce infatti all’interno del più ampio programma europeo Next Generation Eu, che prevede l’erogazione di oltre 190 miliardi di euro ripartiti tra prestiti e finanziamenti a fondo perduto

Le missioni sono: 1 – digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; 2 – rivoluzione verde e transizione ecologica; 3 – infrastrutture per una mobilità sostenibile; 4 – istruzione e ricerca; 5 – inclusione e coesione; 6 – salute. Sei aree di intervento delimitate, suddivise a loro volta in sedici componenti, che descrivono i principali obiettivi di questa nuova stagione di investimenti.

La Missione 1, toccando gli aspetti di digitalizzazione e innovazione, si inserisce in un progetto di riforma sul medio-lungo termine che ha come obiettivo una vera e propria trasformazione del volto produttivo del nostro Paese. Si tratta della seconda missione più ricca tra le sei, con quasi 50 miliardi di euro da investire nella modernizzazione dell’Italia e nel superamento del “digital divide”. Le tre componenti riguardano la digitalizzazione della pubblica amministrazione, l’innovazione dell’intero sistema produttivo e la valorizzazione di due settori chiave per la nostra economia: la cultura e il turismo.

All’interno del mentoring program di Istruzioni Pnrr la Missione 1 viene affrontata in maniera trasversale, per offrire una visione ad ampio raggio dei vari aspetti del programma. Fabio Florio, business development manager di Cisco, fornisce una panoramica del progetto di transizione digitale, sottolineandone l’estrema importanza sia per le aziende pubbliche sia per il settore privato. La digitalizzazione non solo aiuta ad aumentare la competitività, ma permette anche di aumentare i servizi riducendone i costi. Se per i privati ci troviamo davanti all’evoluzione dell’industria 4.0, per quanto riguarda la Pubblica amministrazione l’attenzione è concentrata sulla trasformazione dei servizi in ottica cloud. Altro tema particolarmente legato alla transizione digitale è quello della cyber security: digitalizzare significa infatti portare nuove tecnologie e migliorare i servizi, ma è di fondamentale importanza che questi vengano messi in protezione, scongiurando il rischio che un’opportunità si trasformi in vulnerabilità.

Valerio Iossa, direttore dell’Unità di missione per l’attuazione del Pnrr presso il Dipartimento della Funzione pubblica, interviene invece sulle prospettive di riforma sistemica della Pubblica amministrazione nel quadro del Piano. Più di un miliardo di euro sarà destinato su tre principali traiettorie di intervento: riordino delle procedure di selezione di accesso al pubblico impiego, basate su un’attenta valutazione delle competenze; semplificazione e digitalizzazione delle procedure e dei processi; sviluppo continuo delle competenze dei dipendenti pubblici, dal momento dell’inserimento e lungo tutta la carriera professionale.

Attraverso il Pnrr, Giovanni Malinconico, avvocato amministrativista e membro dell’Organismo Congressuale Forense, ipotizza la nascita di un nuovo paradigma di rapporti tra Pubblica amministrazione e sistema delle imprese. Il meccanismo di erogazione delle risorse, sulla base di finalità ampie e di piani di lavoro da presentare in corsa, richiederà infatti un maggiore apporto di progettualità da parte delle imprese. Sarà dunque necessario produrre strumenti giuridici innovativi, che permettano una diversa regolazione dei rapporti tra pubblico e privato e favoriscano la corretta implementazione degli obiettivi. Senza mai dimenticare che la chiave di volta per il successo di un programma di investimenti tanto ambizioso rimane la capacità di spesa della Pubblica amministrazione.

L’intervento di Veronica Nicotra, segretario generale dell’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), permette di approfondire il tema centrale della spesa pubblica, entrando nel dettaglio dell’esperienza dei Comuni. La ricezione dei fondi del Pnrr da parte degli enti comunali manifesta concretamente un altro aspetto del già citato cambio di paradigma: la spinta propulsiva all’investimento pubblico. Se fino a pochi anni fa il legislatore sanzionava i Comuni per aver sforato i vincoli del Patto di stabilità a causa degli investimenti compiuti, oggi chiede loro di spendere una mole di risorse pari a 200 miliardi in meno di cinque anni. Un’inversione di rotta così drastica da sembrare irrealizzabile, ma sulla quale si gioca l’intera partita del Pnrr.

Per conoscere e approfondire il progetto Istruzioni Pnrr si consulti la piattaforma mentoringprogram.

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