Indira Fabbro, Hpg
Small Giants

Dall’India alla politica, la storia della Wonder Woman alla guida della pmi friulana che costruisce centrali idroelettriche

Articolo tratto dall’allegato Small Giants del numero di settembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Ideare e produrre piccole e medie centrali idroelettriche di alta qualità, efficienza e affidabilità coniugando i saperi della scienza al servizio dell’ambiente. Questo è l’obiettivo di Hpg, pmi nata nel 2017 da un’idea di Redento Fabbro, già fondatore di Pelfa Group, realtà industriale specializzata nella produzione di impianti, macchine, componenti meccanici ed elettrosaldati. Hpg (acronimo di hydro power generation) vola oggi verso un progetto ancora più ampio: scovare nuove soluzioni per ridurre le incertezze e le imperfezioni del passato. Alla guida dell’azienda troviamo Indira Fabbro, un’eccellenza al femminile, che ci ha raccontato quali sono i presupposti per la costruzione e il progresso di una realtà di successo nel settore idroelettrico. 

Partiamo dal principio: quali sono gli episodi più importanti che l’hanno spinta verso il suo lavoro? E che effetto fa essere inserita tra le 100 donne italiane vincenti di Forbes?

Il mio primo viaggio in India, all’età di 18 anni, come volontaria in un lebbrosario è stato decisivo per la mia formazione scolastica. La laurea in lingue e civiltà orientali (hindi) conseguita a Venezia presso l’università Ca’ Foscari mi ha permesso di svolgere diversi lavori nel corso del tempo. Nel 2005 mio padre, Redento Fabbro, figura fondamentale nella mia vita, mi propose di entrare in azienda, la Pelfa Group, da lui fondata, nel reparto marketing e comunicazione. Coltivando parallelamente dal 2012 il mio percorso nel mondo imprenditoriale e politico. Sono stata infatti per un breve periodo assessore regionale al bilancio, poi eletta in consiglio comunale a Buja e per 3 anni sono stata membro del cda del consorzio di sviluppo industriale del Cosef. Essere presente nella classifica delle 100 donne di Forbes è stata una sorpresa e un onore immenso. Tutti noi celiamo grandi potenzialità, ma essere donna richiede oggi più che mai una marcia in più per farsi sentire ed emergere nel mondo del lavoro.

hpg
La centrale di Mantova, realizzata dall’azienda friulana

Concentrandoci su Hpg: quando è nata l’azienda e con quale scopo?

L’impresa, di cui sono amministratore delegato e socio di maggioranza, è stata fondata nel 2017 da mio padre, Redento Fabbro. Nel 2008 ebbe l’intuizione di sviluppare un nuovo ramo produttivo accanto al settore siderurgico nell’azienda storica da lui fondata e da lì nacque l’idea di investire nel settore idroelettrico con la progettazione di piccole centrali per la produzione di energia. Abbiamo fin da subito dimostrato di saper stare sul mercato con una crescita costante grazie a nuovi investimenti sui macchinari, sul personale e collaborazioni esterne per aumentare il proprio know how. Siamo quindi un’azienda nuova che si dedica completamente al settore idroelettrico, dando ai clienti progetti finiti e chiavi in mano: dallo studio del progetto alla sua creazione ed esportazione in Italia e in Europa.

Dal punto di vista del business, come opera e che ruolo ha nel suo settore?

Hpg realizza impianti idroelettrici creando la progettazione di dettaglio della parte meccanica e la parte elettrica e di automazione. Siamo consapevoli del fatto che le centrali idroelettriche influenzino in modo rilevante l’ambiente fisico e allo stesso tempo rappresentino le più grandi strutture costruite dall’uomo che saranno presenti nel nostro ambiente di vita per decenni. Proprio per l’elevata complessità dei progetti idroelettrici, la società unisce conoscenze come la geologia, la sismologia, l’idrologia, l’idraulica, l’ingegneria civile e meccanica.

i lavori di manutenzione

Quali sono i servizi e i prodotti di cui siete più orgogliosi?

Hpg è in grado di proporre al mercato dell’energia la sua competenza dal punto di vista di costruzione e installazione ingegneristica di apparecchiature meccaniche e idrauliche, condotte forzate, apparecchiature elettriche per automazione, servizi di manutenzione, riparazione guasti, installazione opere civili. Forniamo, inoltre, studi e progettazione esecutiva per il recupero di energia con parti rotanti in nuovi profili per le turbine Francis, Pelton e Kaplan, la ristrutturazione di vecchi impianti.

Che ruolo gioca la sostenibilità anche in considerazione della crisi energetica che stiamo affrontando con il conflitto in Ucraina?

Pandemia, guerra e aumento dei costi delle materie prime sono le parole che ci hanno accompagnato in questi mesi e che lo faranno per i prossimi anni. L’aumento del fabbisogno, sia dal punto di vista privato che lavorativo, pone dei grandi quesiti alla politica nazionale e all’Europa. In primis il tema energetico e della sostenibilità ambientale. Per investire in questi settori bisogna lavorare su una visione di green economy insieme alle nuove generazioni di laureati e tecnici, velocizzare la burocrazia e cercare soluzioni per sfruttare ciò che la natura ci dà dall’acqua, dal vento e dal fuoco.

Considerando che il gender gap è ancora una costante per le aziende italiane e non solo, che consiglio darebbe a tutte le donne che desiderano intraprendere una carriera imprenditoriale?

Nel settore siderurgico la figura della donna è abbastanza rara, se non nel ruolo amministrativo o contabile. Tuttavia, nei vari meeting a cui ho partecipato quest’ultimo anno ho conosciuto tante donne imprenditrici e in tutte loro ho trovato caratteristiche comuni: un forte carattere, un atteggiamento propositivo, tante idee e voglia di non fermarsi. Con queste risorse e un welfare aziendale adeguato, le donne possono farcela.

In termini di fatturato, come si è chiuso il 2021 e che prospettive avete per il 2022? Anche per quanto riguarda gli obiettivi strategici.

Siamo una pmi con un fatturato di oltre 5 milioni di euro raggiunti quest’anno e che vorrebbe diventare leader nella produzione e realizzazione di centraline idroelettriche per il benessere della società, salvaguardando allo stesso tempo la fauna ittica e il nostro ambiente. Da soli è sempre più difficile essere competitivi e innovatori, ma l’obiettivo rimane sempre quello di riuscire a presentarci alle grandi aziende che investono in questo settore condividendo il know how e la capacità produttiva.

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