ianluca Perin, country general manager di Generali
Responsibility

Diversità, equità e inclusione: Generali guarda al futuro

articolo di Danilo D’Aleo apparso sul numero di gennaio 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Migliorare la qualità della vita delle persone, favorire la crescita e lo sviluppo sostenibile delle comunità e salvaguardare il pianeta. Sono questi gli obiettivi fondamentali che ispirano Generali, la più grande compagnia italiana di assicurazioni, leader europeo insieme ad Allianz e Axa. Per creare ogni giorno le condizioni necessarie affinché l’individuo possa realizzare le sue aspirazioni, anche in un contesto economico e sociale incerto e complesso come quello attuale – in cui il costante aumento dell’inflazione, dei tassi di interesse e delle materie prime sta intaccando i risparmi e non solo –, Generali sta cercando di configurarsi sempre più come partner di vita a 360 gradi. Capace, quindi, di coltivare relazioni, sostenere innovazione e generare un impatto concreto, sicuro, inclusivo e responsabile.

Non è un caso se, oltre all’attenzione per il green, sono ormai tre le parole che governano la società di oggi: diversità, equità, inclusione. “Vogliamo rappresentare al meglio la società in cui viviamo, accogliendo le identità culturali e personali di chi ne fa parte”, dice  Gianluca Perin, country general manager della compagnia. “Inoltre promuoviamo comportamenti che rispettino e valorizzino ogni individuo e ci impegniamo a garantire equità, giustizia e trasparenza in termini di opportunità, esperienze e processi per le persone”. Parole che la società ha deciso di trasformare in obiettivi.

La strategia Diversity Equity & Inclusion 22-24, infatti, prevede una riduzione progressiva verso lo 0% del pay gap, un’incentivazione delle assunzioni di under 35, un aumento della quota di donne in posizioni di responsabilità a livello di gruppo e un incremento del numero di donne manager. L’attenzione all’empowerment femminile, peraltro, non è una novità per l’azienda, come dimostrano i tanti corsi di formazione, le iniziative di mentoring e gli eventi per promuovere esempi di role modeling e leadership femminile e le community di dipendenti che si impegnano a promuovere la cultura dell’equità di genere in azienda. “Vogliamo ridurre la disparità di genere presente nelle aree Stem – science, technology, engineering and mathematics – promuovendo iniziative che incoraggiano percorsi di studio e carriere tecnico-scientifiche, altamente richieste dal mercato, e favorendo le assunzioni di donne in queste aree”, sottolinea Perin. Da qui anche l’idea di dar vita a Generali4Girls in Stem, un programma di borse di studio dedicate alle ragazze che decidono di intraprendere un percorso di laurea nelle discipline Stem. Oppure GoGenerali, un ecosistema di formazione e networking digitale dove sviluppare competenze innovative, partecipare a eventi e incontri, scoprire nuove opportunità di lavoro in azienda e ascoltare direttamente la voce di colleghi e colleghe. 

Altra prerogativa del gruppo è l’attenzione all’equilibrio tra vita, lavoro e famiglia, nonché il supporto alla genitorialità e ai ruoli di cura. Negli ultimi anni è stato siglato un accordo sindacale per il lavoro agile, che si è consolidato durante il periodo di emergenza e che oggi è divenuto strutturale. Si tratta di un modello innovativo di organizzazione del lavoro flessibile, che guarda ai temi di inclusione, diritto alla disconnessione, digitalizzazione. Un’attenzione dimostrata anche dalle ulteriori misure di sostegno alle famiglie introdotte da Generali: dall’aumento delle ore per congedi parentali su base oraria all’introduzione di condizioni di miglior favore rispetto alle previsioni di legge per il congedo parentale e di paternità, o all’estensione dei permessi non retribuiti in caso di malattia dei figli o per il periodo di inserimento al nido o alla scuola dell’infanzia. Fino ad asili nido aziendali o convenzionati nelle principali sedi. 

Se lo smart working è ormai una prerogativa del sistema di lavoro odierno, Generali sta cercando anche di rafforzare ulteriormente le misure di supporto e di tutela della persona. “Vogliamo garantire un luogo di lavoro protetto e assicurarci che le nostre persone si sentano al sicuro anche oltre i confini dell’ambiente lavorativo, sia attraverso strumenti e azioni concrete, sia attraverso soluzioni di sostegno e assistenza psicologica”, aggiunge Perin. “Abbiamo introdotto, inoltre, ulteriori misure di protezione per le vittime di violenza”. Ne sono un esempio la possibilità di cambio di numero di telefono aziendale e indirizzo email, la rimodulazione dello smart working o l’estensione fino a sei mesi, rispetto ai tre mesi di legge, del congedo per le dipendenti, inserite in percorsi di protezione derivanti da violenza di genere debitamente certificati, oltre che un servizio di helpline disponibile in qualsiasi momento. 

Inoltre, la compagnia ha previsto l’erogazione di contributi economici a favore dei dipendenti per migliorare le proprie postazioni di lavoro da casa, oltre a un’indennità forfettaria annuale per contribuire alle spese di connettività, nonché il mantenimento dei buoni pasto in tutti i giorni lavorativi, inclusi quelli svolti a casa. Un’attenzione a 360 gradi che si ritrova anche in tema di disabilità: dalla traduzione in lingua dei segni di tutti i principali eventi aziendali all’introduzione della Disability Week. Fino alla realizzazione della Carta dell’Accessibilità, un insieme di linee guida per lo sviluppo e il disegno di servizi informatici e applicazioni web accessibili. Presente anche un piano per l’inclusione Lgbtqi+, che include diverse iniziative: dalla Pride Week all’equiparazione al matrimonio e alle unioni civili delle convivenze di coppie di fatto, sia eterosessuali che omosessuali, mediante l’estensione di agevolazioni e istituti contrattuali alle coppie di fatto e rispetto ai figli del partner, e il rimborso del sostegno psicologico in tema di procreazione assistita, orientamento sessuale e identità di genere. Senza dimenticare il congedo matrimoniale riconosciuto a lavoratrici e lavoratori uniti civilmente o coniugati attraverso matrimonio contratto all’estero, come previsto dalla legge. Una serie di iniziative e politiche che, nel loro insieme, dimostrano l’impegno di Generali nel far fede alla propria missione: essere partner di vita delle persone in ogni momento rilevante. 

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