Articolo tratto dal numero di febbraio 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
Un ospedale privato all’avanguardia sul fronte delle tecnologie medicali, della relazione con il paziente e sotto il profilo infrastrutturale. Un progetto imprenditoriale nato a Roma, ma destinato presto a espandersi in altre aree del Paese. Una società che registra un giro d’affari in costante crescita e si pone l’obiettivo di accelerare il piano di sviluppo e replicare il suo modello di sanità ‘unico e innovativo’ con altre acquisizioni.
Paideia International Hospital, il nuovo polo della medicina e della prevenzione nato dall’evoluzione della storica clinica Paideia e inaugurato a settembre in via Giovanni Fabbroni 6 a Roma, “è la risposta a quel bisogno di sanità privata efficiente ed eccellente di cui il nostro Paese ha e avrà sempre più bisogno nei prossimi anni, in un rapporto di collaborazione e non di contrapposizione con la sanità pubblica”, spiega Andrea De Angelis, amministratore delegato di Paideia International Hospital.
“Il nostro intento è quello di portare una rivoluzione culturale nell’approccio alla salute in Italia, sfruttando le migliori tecnologie e innovazioni, avvalendoci di personale medico altamente qualificato e guardando anche all’estero. Non solo per accogliere l’utenza straniera, ma soprattutto per portare in Italia anche il meglio della sanità di altri paesi che, prima di noi, hanno compiuto rivoluzioni tecnologiche”.
“Un punto di riferimento per la comunità internazionale residente a Roma”
Proprio per questo, ma anche perché vuole “essere un punto di riferimento per la comunità internazionale residente a Roma”, Paideia International Hospital, un progetto per la cui realizzazione sono stati investiti circa 70 milioni di euro, “coniuga la tecnologia più avanzata, la rapidità di intervento con la personalizzazione della cura, la capacità di ascolto e l’empatia, perché le persone sono sempre la nostra priorità. Ci facciamo carico del percorso del paziente, partendo dalla prevenzione, in modo corale e senza mai perdere di vista il fattore umano”.
L’offerta di Paideia International Hospital contempla diversi centri d’eccellenza (Breast Unit, Centro di Ortopedia e Traumatologia, Centro internazionale di endometriosi, Centro per la Chirurgia robotica e Spine Center), così come risonanze magnetiche di ultima generazione ad alto campo (1,5 e 3 Tesla), Pet/Tac digitale in grado di ridurre sensibilmente la dose del radiofarmaco, mammografi che permettono di eseguire esami con mezzo di contrasto, chirurgia robotica eseguita in sale operatorie appositamente studiate, dotate di tutte le apparecchiature all’avanguardia anche per la prevenzione delle infezioni intraoperatorie.
In ambito ambulatoriale, Paideia International Hospital propone quindi visite ed esami diagnostici di alta specializzazione con particolare cura alla medicina personalizzata e di precisione, soprattutto in campo oncologico, oltre a servizi operativi 24 ore su 24 e un settore dedicato alle aziende. Un’attenzione particolare è poi rivolta all’area dei checkup e dunque ai percorsi per la prevenzione e la diagnosi precoce.
“Alla costante ricerca di soluzioni innovative”
“Il nostro centro di fisioterapia, con piscina e palestre, permette a Paideia International Hospital di posizionarsi come un’eccellenza anche nel campo della riabilitazione, con personale altamente specializzato”. Per quanto riguarda il rapporto con il cliente e gli investimenti nella digitalizzazione, “siamo alla costante ricerca di soluzioni innovative, anche attraverso politiche esg aziendali, che possano semplificare la vita ai nostri pazienti, a dipendenti e collaboratori. Anche grazie a investimenti nel campo tecnologico, con l’aggiornamento costante di software e soluzioni moderne che ci mettono in una posizione di benchmark a livello di mercato, anche per quanto concerne le soluzioni digitali non mediche, ma legate all’operatività, per le quali abbiamo realizzato un’apposita app.
“La digitalizzazione ci aiuta anche a portare avanti politiche aziendali eco friendly: grazie alla cartella cli nica digitale, ad esempio, ricorriamo sempre meno alla stampa cartacea, così come stiamo lavorando per ridurre il più possibile l’utilizzo della plastica. Da un punto di vista strutturale, l’immobile è dotato di un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, di un impianto fotovoltaico e un sistema di trigenerazione per il consumo di energia elettrica, di un elevato isolamento termico e infissi performanti. Tanta attenzione verso la sostenibilità ci ha consentito di ottenere una prestazione energetica globale in classe A3”.
Superare gli 80 milioni di euro nel 2023 e arrivare a un fatturato di 85 milioni di euro nel 2024
Paideia International Hospital è una struttura ospedaliera privata al 100% e non opera dunque in regime convenzionato con la Regione. I principali clienti sono gli operatori del mercato assicurativo, le mutue e le aziende. “Un target medio-alto, quel mondo che si sta via via affermando come il secondo pilastro del welfare nel nostro Paese”.
Il gruppo controllato dalla famiglia De Angelis, cui fa capo anche la clinica romana Mater Dei, si avvia a chiudere il 2022 “con un giro d’affari complessivo di 75 milioni di euro, grazie a 260mila prestazioni ambulatoriali e settemila interventi chirurgici realizzati nel corso dell’anno, il 20% in più rispetto al 2021. Ora l’obiettivo è quello di superare gli 80 milioni di euro nel 2023 e arrivare a un fatturato di 85 milioni di euro nel 2024”.
La società punta inoltre a espandere la sua presenza in Italia, principalmente attraverso acquisizioni di realtà già operative nel mercato sanitario. “Ora siamo concentrati sull’attività di consolidamento di Paideia International Hospital, un’esperienza difficilmente ripetibile ex novo in altre aree del Paese. Proprio per questa ragione, la nostra intenzione è piuttosto quella di realizzare operazioni di mercato e di trasformare le realtà acquisite secondo i principi del nostro modello imprenditoriale e di business”.
Nel medio periodo, la proprietà intende così dare vita a un gruppo protagonista della sanità privata a livello nazionale. “Nell’ambito di questo piano non escludiamo, quando sarà il momento e le condizioni saranno idonee, di valutare una quotazione in Borsa o, in alternativa, di ricorrere al mercato della finanza, sempre più interessato a investire in un comparto già in crescita e destinato a svolgere un ruolo ancora più centrale nel sistema di welfare nazionale”.
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