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Allarme per le truffe sugli investimenti in criptovalute: nel 2022 aumentate del 183% solo negli Stati Uniti

Nei giorni scorsi l’Internet Crime Complaint Center (IC3) dell’Fbi ha rilasciato il nuovo rapporto Internet Crime Report, che stila la classifica delle principali minacce del cybercrime affrontate dalle reti statunitensi nel corso del 2022. Le potenziali perdite dovute ad attacchi informatici dello scorso anno ammontano complessivamente a 10,3 miliardi di dollari, in aumento del 49% rispetto all’anno precedente.

Secondo quanto emerge dal rapporto, tra le minacce di maggiore rilievo sono state registrate perdite per ben 3,31 miliardi di dollari a causa di truffe sugli investimenti, 2,7 miliardi per le Bec (Business Email Compromise, nota anche come la “truffa del ceo”), 1 miliardo di dollari per frodi nei call center e 34,3 milioni di dollari per i ransomware.

Le varianti di truffa sugli investimenti in cripto

Riguardo alle truffe sugli investimenti, ben 2,57 miliardi di dollari di perdite derivano da frodi su investimenti in criptovaluta, con un aumento del 183% rispetto al 2021. A tal proposito, l’agenzia federale statunitense mette in guardia gli investitori da cinque pericolose varianti adottate generalmente dai cybercriminali:

  • Liquidity mining – Si tratta di una tipologia di truffa in cui le vittime vengono convinte a collegare il proprio portafoglio di criptovalute a un’app fraudolenta che dovrebbe servire per convertire le criptovalute in denaro e dalla quale invece i truffatori estraggono tutti i fondi all’insaputa della vittima, o comunque senza la sua autorizzazione.
  • Hackeraggio social media – Con questo metodo, prima i truffatori hackerano il profilo social di una vittima e poi a sua insaputa prendono di mira i suoi amici spacciandosi di essere l’ignaro utente e facendo leva sul rapporto di fiducia tra conoscenti per proporre loro un’opportunità di investimento fraudolenta.
  • Professionisti immobiliari – In questo caso, i truffatori contattano un agente immobiliare proponendogli l’acquisto di una proprietà molto costosa utilizzando la criptovaluta come modalità di pagamento. Se il professionista accetta, il truffatore vanta quindi di avere il controllo su conti che avrebbero un valore di milioni di dollari, invogliando l’agente a impegnarsi anche lui stesso nel proprio piano di investimento. Peccato che i conti siano fittizi e che qualsiasi somma che la vittima crederà di investire sparirà nel nulla.
  • Furto d’identità di un VIP – Con questa tipologia di truffa, i criminali utilizzano un profilo fake fingendo di essere un personaggio famoso e stringono amicizia con l’ignara vittima raccontando a questa di investimenti che gli avrebbero permesso di moltiplicare le proprie ricchezze e proponendole di fare lo stesso investimento, ma in realtà si tratta di un raggiro.
  • False offerte di lavoro – Alle vittime che rispondono a certi annunci di offerte di lavoro, viene fatto credere di candidarsi per un regolare impiego presso una società di investimenti finanziari. Ma invece che trovarsi di fronte a un normale posto di lavoro stipendiato, viene offerto un ruolo di consulente finanziario che dovrà proporre alla propria clientela degli investimenti finanziari, che però sono assolutamente fasulli e studiati dai criminali per usare la vittima come strumento per raccogliere più denaro possibile per poi dileguarsi con il bottino.

Gli obiettivi del governo USA

Il rapporto dell’FBI è stato pubblicato nello stesso momento in cui il governo statunitense ha stanziato il budget per l’anno fiscale 2024, che ha come obiettivi e priorità quello di promuovere la sicurezza informatica, impegnandosi specificamente a “rendere il cyberspazio più resiliente e difendibile”.

Per contrastare le frodi informatiche, i fondi stanziati dall’amministrazione Biden comprendono 98 milioni di dollari per attuare il Cyber Incident Reporting for Critical Infrastructure Act del 2022 (CIRCIA) e 425 milioni di dollari per migliorare la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA).

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