Innovation

La piattaforma sviluppata da questa startup permette a cittadini e dipendenti aziendali di richiedere i bonus statali in pochi click

Oltre 494 miliardi di euro sono a budget per il welfare pubblico italiano ma la burocrazia ostacola l’accesso ai bonus e milioni di potenziali richieste rimangono inevase perché mancano gli strumenti di accesso per chi ne ha diritto. Da qui l’idea di Giovanni Pizza e Fabrizio Pinci di lanciare BonusX, una piattaforma di assistenza alla compilazione delle pratiche in pochi click. Ha funzionato: oltre 250mila utenti registrati per un totale di oltre 16 milioni di euro distribuiti grazie alla gestione delle pratiche in piattaforma. E adesso parte il programma a supporto del welfare aziendale per le imprese. Direttamente sulla piattaforma della startup, in pochi click i dipendenti potranno determinare se hanno i requisiti per i bonus e richiederli online. Quindi usufruire di servizi come il modello Isee o il 730, ridurre il prelievo fiscale e gestire tutti gli aspetti burocratici della loro richiesta.

L’azienda come una community

“Da ex dipendenti di grandi aziende e appartenenti alle nuove generazioni di lavoratori, sappiamo bene quanto sia importante poter usufruire di benefit aziendali”, racconta Fabrizio Pinci. “Il benessere complessivo dell’azienda aumenta: i dipendenti sono supportati, non solo economicamente, nella loro vita personale, mentre i reparti delle risorse umane hanno uno strumento semplice e automatizzato. Si supera, quindi, il vecchio concetto di azienda come ‘luogo di lavoro’, diventando una comunità più vicina al dipendente”.

La tecnologia di BonusX

BonusX nasce proprio perché, nonostante i miliardi di euro investiti nel welfare pubblico, in media fino al 60% degli aventi diritto a un’agevolazione non riesce ad ottenerla. La causa è nelle informazioni complesse e procedure burocratiche che non sono facili da seguire. La startup ha investito nella costruzione di una tecnologia (patent pending) supportata dagli specialisti della materia, veloce ed economica, che consente di scoprire rapidamente come ottenere i bonus a cui hanno diritto.

“Abbiamo stimato che, in media, ogni singolo utente con lavoro dipendente ha ottenuto 1.064 euro all’anno su BonusX, grazie alla prequalificazione e alla gestione delle pratiche in piattaforma”, spiega Giovanni Pizza. “Le aziende possono convenzionarsi e far accedere i propri dipendenti in piattaforma direttamente con l’e-mail aziendale o comunicando i nominativi, senza costi di sviluppo o setup. Inoltre, i dipendenti riducono le ore sprecate e lo stress burocratico, scoprono nuove opportunità e riescono perfino a ottimizzare la propria tassazione con i servizi di 730, Modello Redditi e le agevolazioni fiscali integrate.”

Nuove assunzioni e progetti per il nuovo anno

BonusX sta investendo sulle risorse umane (18 nuove assunzioni) anche in funzione di un nuovo round di investimento, con focus su partner internazionali. L’obiettivo è accedere a nuove risorse e competenze per consolidare il mercato italiano e avviare l’espansione all’estero. Il problema dei non-take-up (persone che hanno diritto a un bonus pubblico ma non riescono ad accedervi) è infatti comune a molti Paesi, dall’Europa fino all’America Latina, passando per gli Stati Uniti. Sull’Italia, la piattaforma BonusX punta a superare i 200 bonus e servizi integrati entro fine 2023.

Nell’ultimo anno, la startup ha raccolto diversi premi tra cui il Premio Talentis di Confindustria e la nomina come Best Startup Finance dell’anno da Fortune Italia.

Marchio registrato in Europa

BonusX è un marchio europeo registrato di Simplifai Ted Srl, startup innovativa a vocazione sociale fondata da Giovanni Pizza e Fabrizio Pinci a marzo 2020 per semplificare la scoperta e la richiesta dei servizi pubblici. Con oltre 250.000 utenti registrati e oltre 16 milioni di euro di bonus erogati, BonusX, con il suo team di 12 persone, offre più di 70 servizi e ha una tecnologia innovativa con domanda di brevetto depositata. La startup sta per aprire un nuovo round di investimento con un obiettivo di raccolta tra i 3 e i 5 milioni per dare il via al piano di internazionalizzazione.

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