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Al via dal 13 giugno la 1000 Miglia: partenza da Brescia per attraversare tutta Italia

Articolo tratto dal numero di maggio 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Un’edizione che guarda al biennio 1947-48, e recupera la tradizione delle prime manifestazioni per il percorso, che torna a essere di oltre duemila km, e perché si raggiungerà di nuovo il Piemonte. Partenza il 13 giugno da Brescia, al via 405 auto (74 gli esemplari che hanno preso parte alla 1000 Miglia di velocità disputata tra il 1927 e il 1957) che per cinque giorni attraverseranno paesi e città e faranno sognare i tanti appassionati che ogni anno seguono la storica kermesse, fino a Roma e ritorno.

Come si articolerà il percorso

Il percorso: Lago di Garda, Verona, Cervia, Senigallia, Macerata, Roma e poi, a risalire, Siena, Pistoia, l’Abetone, Modena, Parma, quindi Stradella e Pavia, Alessandria, Asti, Vercelli e via fino a Milano, che ospiterà l’ultima notte di gara. Dopo il saluto a Bergamo, città gemella di Brescia come Capitale della Cultura 2023, rapido passaggio dalla Franciacorta, Ospitaletto e Gussago, per tornare infine al punto di partenza, con passerella finale delle vetture (tenute religiosamente dai proprietari senza un graffio e perfettamente funzionanti) sulla pedana di viale Venezia.

    1000 Miglia
    1000 Miglia
    1000 Miglia
    1000 Miglia
    1000 Miglia
    1000 Miglia

In occasione del centenario dell’Aeronautica Militare, in ognuna delle giornate di gara sarà inserito un luogo simbolico: l’Aerobase di Ghedi, gli aeroporti di Pisignano e Piacenza San Damiano, il Museo Storico dell’Aeronautica a Vigna di Valle e il Comando Regione Aerea di Milano. Nella lista dei partecipanti, a fianco di Alfa Romeo che schiererà 47 esemplari, alcuni modelli del più raffinato artigianato degli anni ’40 (O.s.f.a., Ermini, Stanguellini, Moretti, Paganelli, Gilco e Bandini) e una rara Itala del 1929.

Quali modelli sfileranno

Oltre al gruppo di potenti fuoriserie come Bugatti, Ferrari, Maserati, Mercedes-Benz e O.s.c.a., sfileranno modelli di utilitarie come Goliath, Fiat e Renault. A sfidare l’equipaggio Vesco-Salvinelli, alla caccia del tris di coppia consecutivo dopo le vittorie del 2021 e 2022, driver del calibro di Belometti con Bergomi e Turelli con Turelli (secondi e terzi nel 2022) oltre a Matteo Belotti, vincitore della Coppa delle Alpi 2023.

Il gruppo numeroso di partecipanti dall’estero conta 121 presenze dai Paesi Bassi, 65 dagli Usa, 59 Germania, 55 Belgio e 51 Regno Unito. Vinca l’auto migliore, perché belle sono proprio tutte.

La passione di Chopard per le auto d’epoca

L’automobile, alla stregua di un orologio, è una meraviglia dell’ingegneria. Chopard ne è più che consapevole. La maison è infatti legata al mondo delle auto d’epoca da quando, nel 1988, è diventata principale partner e cronometrista ufficiale della gara.

A cui dedica a ogni edizione una nuova serie del suo omonimo cronografo, declinato in due versioni: interamente in acciaio, limitato a mille esemplari il primo, il secondo con corona, pulsanti e lunetta in oro rosa 18 carati, disponibile in 250 pezzi.

La collezione 1000 Miglia 2023 propone un nuovo design con il modello Mille Miglia Classic Chronograph, cassa di 40,5 mm di diametro in Lucent Steel, acciaio esclusivo del brand, quadrante ultra leggibile in diversi colori ispirati alle carrozzerie delle automobili e un vetro tipo ‘box’ retrò. Spirito di competizione e superamento dei propri limiti, energia e dinamismo, velocità e stile sono gli attributi della corsa d’auto d’epoca italiana che Chopard trasferisce negli orologi dedicati.

    Mille Miglia Classic Chronograph
    Vin de la neu
    AK 1000 names 1

Il co-presidente della maison

A testimonianza della passione della sua famiglia per le gare, il co-presidente della maison, Karl-Friedrich Scheufele, ha personalmente partecipato a ogni edizione della corsa dal 1989, percorrendo un totale di oltre 30mila miglia.

Un numero, il 1.000, che non ruota solo intorno alla competizione automobilistica, ma caratterizza, per esempio, una serie dell’artista indiano Anish Kapoor che, dopo avere partecipato alla festa primaverile dei colori in India, nel 1983 decise di iniziare 1000 Names, di cui ora è esposta un’opera a Palazzo Strozzi a Firenze, nella mostra Reaching for the stars (fino al 18 giugno).

Un’idea, la sua, per esprimere la continua rigenerazione di queste opere, in grado di manifestarsi in 1.000 forme diverse, in linea con il ciclo di vita, morte e rinascita della religione induista. Mentre è di poco meno di mille bottiglie (957 e 30 Magnum) il Vin de La Neu 2020 (battezzato così per la grande nevicata caduta durante la prima vendemmia), che per Vini d’Italia 2023 si è aggiudicato i tre bicchieri Gambero Rosso.

Un vero capolavoro in cui ha creduto, a dispetto dei dubbi di molti, anche in famiglia, Nicola Biasi, miglior giovane enologo d’Italia 2020. Con il suo impegno per coltivare e produrre in Val di Non, sulle Dolomiti, il raro Johanniter della vigna di Còredo, ha fatto vincere per la prima volta in assoluto il massimo riconoscimento a un vino ottenuto da vitigni resistenti.

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