Rabeea Ansari, managing director Southern Europe & emerging markets di Club Med
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Così questa azienda di viaggi francese è tornata ai livelli pre-pandemia

Articolo tratto dal numero di giugno 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Club Med, azienda francese attiva nel settore turistico con villaggi turistici in cinque continenti, è tornata ai numeri pre-pandemia. Rabeea Ansari, managing director Southern Europe & emerging markets di Club Med, ha spiegato le ragioni che hanno determinato questo risultato.

Com’è andato il 2022?

Un numero per riassumerlo: abbiamo registrato un fatturato di 1,7 miliardi di euro, recuperando il 99% del valore rispetto allo stesso periodo del 2019. A conti fatti, siamo tornati ai livelli pre-pandemia.

Cosa ha determinato questa performance?

Innanzitutto il numero elevato, e per certi versi inatteso, dei viaggi leisure in Europa e in America, che ha controbilanciato i pochi spostamenti degli asiatici. Pensiamo che su questo risultato abbia influito anche il revenge travel ovvero la voglia di tornare a viaggiare dopo gli stop imposti dalla pandemia. 

E la seconda?

Abbiamo riqualificato il portafoglio dei nostri resort, che oggi si compone per il 95% di resort premium ed exclusive collection. In sostanza, siamo in grado di offrire in quasi tutte le strutture un servizio di conciergerie più avanzato, una proposta culinaria più raffinata e un’esperienza di viaggio di livello. Il tutto scandito da un’offerta all inclusive che, in un contesto di forte incertezza sui prezzi, rappresenta una motivazione in più per viaggiare.

A proposito di prezzi: sono aumentati? 

Hanno risentito dell’inflazione. Non si tratta di una crescita generalizzata e decontestualizzata: come ogni altro settore, siamo stati colpiti dall’aumento generale del costo dell’energia e del gas.

Come si stanno comportando i clienti italiani? 

Prenotano in anticipo, così hanno il prezzo bloccato, e scelgono i resort di alta gamma. Nel 2022 il 37% dei clienti italiani ha scelto un resort exclusive collection e destinazioni a corto raggio sia di mare, Cefalù e Marbella su tutte, sia di montagna. 

Club Med in Italia dispone di due sole strutture, a Cefalù e a Pragelato. Qualche numero?

Nel 2022 gli ospiti italiani del Club Med di Cefalù, l’unico resort della gamma exclusive collection nel Mediterraneo, sono aumentati del 200% rispetto al 2019. Ottimi i risultati anche per le vacanze invernali al Club Med Pragelato Sestriere: c’è stato un aumento del 100% negli ultimi tre anni, con una crescita del 35% per il target delle famiglie. 

Sono previste altre strutture in Italia?

Abbiamo in cantiere un nuovo resort nella zona Sestriere, che sarà operativo dal 2025. 

Le strutture ricettive non possono più sottrarsi al paradigma dell’experience che implica, tra le altre cose, offerta di cibo a basso chilometraggio ed esperienze di tipo local. La francesità del marchio può essere un ostacolo da questo punto di vista?

La formula Club Med è internazionale, ma siamo attenti a declinarla a seconda del territorio. A Cefalù, ad esempio, la forza lavoro è locale e il cibo proviene in buona parte dal territorio.

Quali saranno i piani internazionali di sviluppo?

Nel 2022 siamo stati scelti da 1,3 milioni di persone, numero che crescerà perché nel triennio 2023-2025 abbiamo in programma l’apertura di 17 nuovi resort, sia in destinazioni vicine, come Spagna e Alpi francesi sia su mete di lungo raggio, come Borneo e Malesia, oltre a dieci ristrutturazioni di resort già esistenti.

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