Robot Orchestra
Tech

In Corea del Sud un robot umanoide è direttore d’orchestra – IL VIDEO

“Dirige l’orchestra il maestro EveR6”. In un teatro tutto esaurito per l’occasione, un robot-umanoide ha diretto un’orchestra in un concerto: si tratta di EverR6, il robot progettato dal Korea Institute of Industrial Technology (Kitech).

EveR 6 si è posizionato sul podio di fronte ai musicisti dell’orchestra nazionale della Corea del Sud. Dopo aver salutato il pubblico con un inchino, ha preso in mano la bacchetta e ha cominciato a muovere le braccia per guidare gli strumentisti. Il robot umanoide ha diretto tre dei cinque pezzi programmati, incluso uno condotto con il direttore d’orchestra coreano Choi Soo-yeoul, che l’ha affiancato durante la performance, offrendo il suo sostegno. “Il robot”, ha commentato Soo-yeoul, “è riuscito a eseguire movimenti così precisi che hanno superato le mie aspettative”. Tuttavia, ha sottolineato l’incapacità di ascoltare dell’umanoide. “È stata”, ha concluso il direttore d’orchestra coreano, “un’esibizione che ha dimostrato come i robot e gli esseri umani possono coesistere e completarsi a vicenda”.

Come ha riportato la CNN, Lee Young-ju, un membro del pubblico che studia musica tradizionale coreana, ha detto che i movimenti del robot, sebbene impeccabili nel mantenere il ritmo, mancavano di “respiro” – ovvero la capacità di mantenere l’orchestra pronta a impegnarsi collettivamente e istantaneamente – che secondo lui è essenziale nelle esecuzioni. “Sembra che ci sia ancora del lavoro da fare affinché il robot possa svolgere il compito”, ha detto Lee. Song In-ho, 62 anni, un altro membro del pubblico, ha anche affermato che la performance di EveR 6 sembrava di livello elementare. “Suppongo che sarebbe in grado di dirigere da solo quando è dotato di intelligenza artificiale per comprendere ed analizzare la musica”, ha detto Song.

Il progetto del Kitech

I ricercatori programmano i movimenti del robot raccogliendo informazioni sulla traiettoria e sulla velocità dai direttori d’orchestra umani. Ciò avviene attraverso l’uso del motion capture, tecnologia che consiste nell’applicare sensori sul corpo del direttore umano per raccogliere dati utili.

Il robot direttore d’orchestra di Kitech è il primo progetto di questo tipo in Corea del Sud, anche se in Giappone (Asimo, 2008; Alter 2, 2018; Alter 3, 2020) e in Svizzera (Yumi, 2017) sono stati sperimentati robot come direttori d’orchestra.

In questa fase, EveR6 è in grado solo di seguire un programma predefinito, quindi ogni gesto è pianificato in anticipo. In altre parole, ogni performance che il robot esegue sarà identica, a meno che i ricercatori non decidano di programmare una versione diversa dello stesso brano.

Dal robot operaio al robot paziente

A gennaio, Boston Dynamics ha annunciato le novità di Atlas, l’umanoide in grado di sollevare, lanciare e spingere gli oggetti e che potrebbe diventare un alleato di chi lavora sui cantieri. Atlas è alto un metro e mezzo e pesa 89 chili. Dispone di uno dei sistemi idraulici mobili più compatti al mondo. Il sistema di controllo avanzato del robot umanoide consente inoltre una locomozione “agile e diversificata, mentre gli algoritmi ragionano attraverso complesse interazioni dinamiche che coinvolgono l’intero corpo e l’ambiente per pianificare i movimenti”. Atlas utilizza parti stampate in 3D per ottenere il rapporto forza-peso necessario a compiere salti e capriole.

A maggio Forbes aveva parlato anche delle ultime abilità di Pepper, l’umanoide progettato per interagire con gli esseri umani, lanciato nel 2014 dalla SoftBank Robotics. Lucrezia Grassi, una 26enne dottoranda del Dibris (Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei sistemi) dell’Università di Genova, sta aggiungendo tasselli importanti alla vita di Pepper facendone un automa in grado conversare e moderare gli interventi altrui, al punto che sarebbe interessante vederlo all’opera nei talk show sfornati dalla tv.

All’università di Trieste è arrivato anche Hal s5301, il robot umanoide adulto dotato di intelligenza artificiale, arti robotizzati e reazioni fisiologiche reali, che è arrivato al Centro di simulazione medica e addestramento avanzato (Csmaa) dell’ateneo triestino. Il “paziente Hal s5301”, prodotto da Accurate e Gaumard Scientific, è gestito da una sala regia adiacente e riproduce la fisiologia cardiaca, respiratoria, vascolare e celebrovascolare che può essere esaminata utilizzando gli strumenti normalmente usati nella pratica clinica come defibrillatori, sensori, ventilatori, stetoscopi consentendo anche il prelievo venoso e l’applicazione di cateteri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .