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Musk critica Threads: “L’algoritmo manipola le informazioni”. Intanto l’app di Zuckerberg raggiunge i 30 milioni di iscritti

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Elon Musk, proprietario di Twitter, continua a criticare Threads, la nuova piattaforma di Meta, rivale di Twitter. L’uomo più ricco del mondo accusa l’azienda di usare l’algoritmo per manipolare le informazioni e focalizzando l’attenzione sulle modalità attraverso cui Meta raccoglie i dati degli utenti. Questo scontro avviene sullo sfondo di una potenziale battaglia legale tra i due giganti dei social media dopo il successo del lancio di Threads.

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Aspetti principali

  • In una serie di tweet – per lo più risposte a tweet dei suoi follower – Musk ha cercato di attirare l’attenzione sulla storia di Meta e sui passi falsi del suo ceo nella gestione di Facebook e del suo approccio algoritmico alla costruzione della timeline di un utente.
  • Etichettando la timeline di Threads come un “sistema closed source, solo algoritmico”, Musk ha insinuato che tale approccio porta a una “manipolazione non rilevabile delle informazioni che le persone vedono”.
  • Il commento di Musk era in risposta a un tweet di Jack Dorsey che diceva di non essere sorpreso dalla mancanza di una timeline cronologica inversa di Threads, in cui compaiono solo gli account che l’utente segue, aggiungendo “non hanno mai dato alla gente la possibilità di scegliere di rimuovere l’algoritmo”.
  • Reagendo a un tweet sull’attuale dominio di Meta nello spazio dei social media con Facebook, Instagram e WhatsApp, il presidente esecutivo di Twitter ha scritto: “Ogni monopolio dei social media è una sciagura”.
  • Con le sue consuete e brevi risposte, Musk ha anche richiamato l’attenzione sui commenti fatti da un diciannovenne Mark Zuckerberg poco dopo aver lanciato Facebook nel 2004 e la massiccia quantità di dati degli utenti a cui l’app Threads chiede di accedere.
  • In seguito alle notizie secondo cui Twitter avrebbe minacciato un’azione legale contro Threads per aver presumibilmente copiato i suoi segreti, giovedì scorso Musk ha accusato Meta di “imbrogliare” e l’ha definita metaforicamente una “tenia”.

La frase chiave

Giovedì, mentre il numero di utenti in rapida crescita di Threads continuava ad attirare l’attenzione, la ceo di Twitter Linda Yaccarino ha twittato: “Su Twitter, la voce di ognuno conta. Sia che siate qui per seguire lo svolgimento di una vicenda, per scoprire informazioni in tempo reale da tutto il mondo, per condividere le vostre opinioni o per conoscere gli altri, su Twitter potete essere reali. Siamo spesso imitati, ma la comunità di Twitter non potrà mai essere duplicata“.

La critica

Mentre affronta le critiche e gli attacchi di Musk, Meta non ha evitato di parlare di Twitter. In un’intervista a The Verge, il responsabile di Instagram Adam Mosseri ha dichiarato: “Penso che ci sia molto più rumore intorno a Twitter rispetto a prima. Solo la volatilità e l’imprevedibilità di ciò che sembrava accadere lì sembrava poter rappresentare un’opportunità”.

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