Stefano Buono, presidente e ceo di newcleo
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La startup italiana newcleo accelera sui reattori nucleari: ha comprato Rütschi Group per 69 milioni

Oggi newcleo, startup italiana attiva nella tecnologia nucleare di quarta generazione, ha annunciato di aver firmato un accordo per l’acquisizione della francese Pompes Rütschi e dell’elvetica Rütschi Fluid (che insieme formano Rütschi Group) per 68,9 milioni di euro.

Fatti principali

  • Oggi newcleo, startup italiana con sede a Londra, ha annunciato l’acquisizione del gruppo franco-svizzero Rütschi per 68,9 milioni di euro.
  • Per completare l’operazione, newcleo ha acquistato la totalità delle azioni delle due aziende che compongono il gruppo: la francese Pompes Rütschi e la svizzera Rütschi Fluid.
  • Le azioni delle due aziende erano interamente possedute dal gruppo Aturia, parte di Wpil.
  • L’operazione rappresenta un “significativo e ulteriore passo avanti nella strategia di industrializzazione di newcleo per la produzione diretta di componenti chiave per i suoi reattori nucleari”, ha dichiarato la società in una nota ufficiale. Aggiungendo che “Rütschi Group, con i suoi quasi 70 dipendenti, apporterà a newcleo eccellenti capacità di produzione e ingegneria nucleare, contribuendo ad accelerare lo sviluppo del suo innovativo reattore veloce al piombo”.
  • La conclusione della transazione è prevista nell’ultimo trimestre del 2023 ed è soggetta alle consuete condizioni di chiusura.

La citazione

“Sono lieto di dare il benvenuto in newcleo al team di Rütschi Group. L’aggiunta di altri 70 colleghi con eccellenti competenze nell’ingegneria nucleare e nella gestione dei progetti, di impianti di produzione in aree geografiche chiave come Francia e Svizzera e di una base di clienti di alta qualità rappresenta un ulteriore passo importante nella strategia di industrializzazione di newcleo”, ha dichiarato Stefano Buono, presidente e ceo di newcleo. “Come nel caso delle nostre ultime acquisizioni di Srs e Fucina in Italia, puntiamo a investire ulteriormente nel Rütschi Group, per espandere le sue attuali capacità e attività. Siamo concentrati sull’accelerazione della realizzazione dei nostri ambiziosi progetti, con l’obiettivo di rendere operativo il nostro primo reattore nucleare nel 2030 in Francia, dove Rütschi Group ha la sua più importante piattaforma produttiva. Questa acquisizione è una pietra miliare e fa parte della nostra strategia globale che mira a creare la nostra capacità produttiva globale attraverso un mix di fornitori europei, partnership chiave e acquisizioni”.

Rütschi Group in cifre

Fondato nel 1946 a Brugg, in Svizzera, e con ricavi di 22,3 milioni di euro nell’esercizio 2022-2023, Rütschi Group è un produttore di pompe ingegnerizzate per applicazioni nucleari e si occupa della fornitura di ricambi nucleari per le pompe installate nelle centrali nucleari e dello sviluppo di pompe progettate appositamente per centrali nucleari, centri di ricerca e applicazioni navali.

Pompes Rütschi e Rütschi Fluid hanno sede rispettivamente in Francia e in Svizzera, forniscono ai clienti pompe nucleari e i relativi servizi di personalizzazione e hanno due stabilimenti produttivi: uno a Mulhouse (Francia) e uno Möhlin (Svizzera). Si tratta, in sintesi, di una superficie coperta totale di 5.000 m² con la possibilità di ulteriore espansione, soprattutto nello stabilimento di Mulhouse. Oggi Rütschi Group conta circa quattromila pompe in funzione in 150 reattori nucleari, per lo più in Europa. È coinvolto in progetti speciali e personalizzati in Asia e Sud America.

Background

L’operazione conferma che la Francia è un mercato chiave per newcleo, dove si è insediata per fornire un reattore da 30 MWe nel 2030, nonché un’unità pilota di produzione di combustibili Mox innovativi. Non è un caso, quindi, se l’azienda, a maggio, ha rivelato – in occasione del vertice Choose France -, un piano di investimenti da 3 miliardi di euro entro il 2030.

A livello italiano, oltre ad aver annunciato l’acquisizione del 100% del gruppo italiano Srs-Fucina, che progetta e costruisce sistemi nucleari che utilizzano la tecnologia del piombo liquido, newcleo, a fine luglio, ha comunicato di aver firmato un accordo con Fincantieri e Rina per esplorare la progettazione di mini reattori chiusi da utilizzare su grandi navi, con il potenziale per decarbonizzare l’industria navale.

Che cos’è newcleo

Fondata nel 2021 dal fisico e imprenditore Stefano Buono, newcleo è nata per sviluppare piccoli reattori veloci raffreddati al piombo per la produzione di energia decarbonizzata a partire da scorie nucleari prodotte dalle vecchie centrali nucleari. Pur con sede legale a Londra, è un gioiellino italiano che opera da Torino. Il capoluogo piemontese ospita sia la sede italiana della società, sia il suo centro di ricerca. Complesso dove lavora un team di 120 persone.

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