Il 10 agosto, il secondo volo commerciale di Virgin Galactic avrà una coppia di passeggere che entrerà nella storia: per la prima volta una mamma fluttuerà in microgravità insieme con sua figlia. Per completare il primato – anzi, per raddoppiarlo – va aggiunto che le due donne saranno le prime rappresentanti dei Caraibi a viaggiare nello spazio.
La storia è iniziata nell’ottobre del 2021, quando la mamma, Keisha Schahaff, stava volando da Antiqua, dove vive, a Londra per aiutare la figlia, Anastatia Mayars, a risolvere alcuni problemi con il visto. Il documento era necessario per iscriversi all’Università di Aberdeen, in Scozia, dove Anastatia voleva studiare filosofia e fisica.
La storia delle passeggere di Virgin Galactic
La signora Schahaff ha scelto di volare con un aereo di Virgin Atlantic e ha visto l’annuncio di una lotteria che metteva in palio due biglietti per un volo suborbitale di Virgin Galactic. Incuriosita e appassionata di spazio, ha deciso di partecipare, così come, durante un periodo di otto settimane, hanno fatto più di 164mila persone (che permetteranno di raccogliere 1,7 milioni di dollari in beneficienza, destinati a Charities Aid Foundation America).
Comprato il biglietto, la signora non ha più pensato alla lotteria fino a quando le è stato notificato di essere entrata nella lista dei venti finalisti, poi nei primi cinque. Alla fine ha ricevuto la visita di Sir Richard Branson, che le ha comunicato la vincita dei due biglietti, grossomodo equivalenti a poco meno di un milione di dollari, e le ha chiesto chi fosse il secondo passeggero. “Mia figlia”, non ha esitato a rispondere Schahaff, sostenendo che, dopo tutto, era stato per i problemi con il visto di lei se aveva notato l’annuncio della lotteria. Se Anastatia non avesse deciso di andare all’università in Scozia (“scegliendo a caso” – parole sue – “quella di Aberdeen”), la madre non avrebbe dovuto prendere il volo per Londra e non avrebbe partecipato alla riffa spaziale.
Le lotterie spaziali
Senza dubitare della sua efficacia comunicativa, questa storia ribadisce il pervasivo ruolo del caso nella vita di ognuno di noi. A questo proposito, non è chiarissimo quali dovessero essere i problemi di visto della ragazza, visto che Antiqua fa parte del Commonwealth e i suoi cittadini dovrebbero avere una certa facilità ad andare a studiare in Inghilterra. Tant’è: le due donne sono già state allo Spaceport America in New Mexico, lo spazioporto di Virgin Galactic, per sottoporsi a una settimana di preparazione psico-fisica in modo da godersi ogni istante del loro viaggio premio.
Andare nello spazio grazie alla vincita di una lotteria non è una novità. Se ne è servito anche Jared Isaacman per selezionare l’equipaggio che lo ha accompagnato nella missione Inspiration4 nel settembre del 2021. In quell’occasione Isaacman aveva scelto di comperare uno spazio pubblicitario durante il Super Bowl, l’evento sportivo più visto della televisione americana. Branson si è limitato ai passeggeri della sua linea aerea, ma il messaggio è identico: non occorre essere milionari per volare oltre l’atmosfera. Sognare, partecipando a una lotteria, è alla portata di chiunque.
Un viaggiatore speciale
Oltre alla prima coppia madre-figlia, il volo 02 di Virgin Galactic avrà un altro passeggero speciale: è Jon Goodwin, già campione di canoa, oggi 80enne e fra i primi ad acquistare un biglietto della compagnia spaziale di Branson. Il fatto che, nel 2014, gli sia stato diagnosticato il morbo di Parkinson non gli impedirà di coronare il suo sogno. Anzi, con la sua impresa suborbitale, Goodwin punta a infondere speranza in tutte le moltissime persone affette dalla malattia.
Quanto costa volare nello spazio
Un volo che inneggi alla fortuna e alla speranza merita di riuscire nel migliore dei modi, anche perché la coda dei passeggeri che ha prenotato il proprio biglietto (a un prezzo variabile tra i 250mila e i 450mila dollari, a seconda della data dell’acquisto) è lunga. Sono già 800 le persone in fiduciosa attesa che arrivi il proprio turno, e ci vorranno molti voli di una flotta di aerei spaziali per smaltirli.
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