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In Europa crescono le auto elettriche ma l’Italia resta indietro: a luglio quota di mercato sotto il 4%

Se la maggior parte dei mercati in Europa registra una crescita significativa della vendita di auto elettriche, l’Italia non riesce a rimanere al passo. Nel nostro paese, infatti, la crescita dell’elettrico segna un +14,4%, con una quota di mercato sotto al 4%.

Percentuali molto basse, se paragonate a quelli di paesi come il Belgio, che ha registrato un incremento percentuale a tre cifre (+235,9%). Sono questi alcuni dei dati raccolti da Acea, l’Associazione dei Costruttori dell’Unione Europea, secondo cui le immatricolazioni nei primi sette mesi dell’anno sono state 7.612.451, il 17,5% in più dell’analogo periodo del 2022. Tuttavia, il mercato automobilistico europeo è ancora lontano dai livelli pre-pandemia:

“Il mercato automobilistico europeo è ben lontano dall’essere tornato alla normalità. Le nuove immatricolazioni in molti Paesi non riescono a soddisfare completamente l’esigenza di rottamare le vetture più vecchie e di conseguenza più inquinanti e più pericolose”, osserva il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano.

“Da un lato vi sono ancora lunghe attese per la consegna di modelli la cui produzione è penalizzata dalle carenze che ancora permangono di componenti e dall’altro c’è una crisi della domanda determinata dalle incertezze in molti paesi per la transizione energetica imposta dall’Unione Europea. Per l’Italia, in particolare, ci sono molte criticità nella svolta elettrica”.

In Italia ancora poche auto elettriche

In Europa si è registrato un vero e proprio balzo delle immatricolazioni di auto elettriche, con un aumento a luglio del 62,4% e una quota di mercato del 14,6% e 115.971 unità vendute (+60,6% sul 2022). Come certificato dall’Acea, la percentuale di auto prodotte in Cina e vendute in Europa è arrivata a quota 2,9% in quatto anni.

Oltre al già citato Belgio, gli incrementi maggiori sono stati quelli di Germania (+68,9%) e Francia (+32,4%). In Italia, invece, il numero di auto elettriche resta basso, con una quota di mercato del 3,4% e una crescita del 14,4%.

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In generale, la vendita delle elettriche sono aumentate del 54,7% da gennaio a luglio, con 819.725 unità immatricolate. Le immatricolazioni di nuove auto ibride-elettriche hanno registrato un’impennata del 31,6% a luglio, alimentata principalmente dai risultati di Germania (+46,6%), Francia (+32,8%), Spagna (+30,8%) e Italia (+16,7%). Proprio queste auto restano la seconda scelta tra gli acquirenti di vetture nuove, con oltre un quarto del mercato.

Le vetture con motore a combustione interna hanno mantenuto una quota di mercato combinata che corrisponde alla metà delle vendite di auto nuove, con una quota del 35,8% per la benzina e del 14,1% per il diesel.

Salgono tutte le case automobilistiche, cala solo Stellantis

Le singole case automobilistiche hanno registrato tutte una traiettoria di crescita. In particolare, Volkswagen ha visto un aumento delle immatricolazioni del 19,2% nel mese e del 24,6% da inizio anno.

Alfa Romeo, sebbene su volumi più piccoli, ha raddoppiato le immatricolazioni da inizio anno, mentre Renault ha sfiorato il 10% di quota di mercato, con una crescita nel mese del 22%, seguita a un punto da Hyundai Group.

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Ottimi risultati anche per Bmw e Mercedes, mentre Tesla ha immatricolato nel mesi di luglio quasi 18mila auto contro le 1.900 del 2022. Da inizio anno, la casa di Elon Musk ha raddoppiato i volumi con una quota di mercato del 2,7%.

L’unica eccezione è rappresentata da Stellantis, che ha registrato il 3,3% in meno dello stesso mese del 2022 e il + 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

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