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Bufera su Harvard: alcuni studenti firmano una lettera contro Israele. Bill Ackman: “Rendete noti i nomi”

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Il miliardario Bill Ackman ha contestato una lettera di un gruppo di organizzazioni studentesche dell’Università di Harvard che incolpa l’occupazione israeliana di Gaza per l’attacco di Hamas a Israele. Ackman ha chiesto di rendere noti i nomi degli studenti al fine di non assumerli.

Fatti principali

  • La lettera è stata redatta sabato 7 ottobre dall’Harvard Undergraduate Palestine Solidarity Comittee con le firme di 33 organizzazioni studentesche dell’università. Secondo quanto riportato dal giornale dell’ateneo The Harvard Crimson, la dichiarazione sostiene che l’attacco militare di Hamas contro Israele “non è avvenuto senza motivo”, paragona la Striscia di Gaza a “una prigione a cielo aperto”. E sostiene inoltre che il “regime di apartheid di Israele è l’unico da biasimare”.
  • La lettera afferma che Israele è “interamente responsabile” delle violenze iniziate sabato 7 ottobre, quando i militanti di Hamas sono entrati nel sud del Paese da Gaza.
  • Ackman, amministratore delegato del fondo Pershing Square Capital Management, ha twittato di essere stato contattato da “diversi amministratori delegati” che gli hanno chiesto i nomi delle organizzazioni studentesche per assicurarsi di “non assumere inavvertitamente qualcuno dei loro membri”. Ha anche sostenuto che gli studenti “non dovrebbero potersi nascondere dietro a uno scudo quando rilasciano dichiarazioni a sostegno delle azioni dei terroristi”.
  • Jonathan Neman, amministratore delegato e co-fondatore della catena di ristoranti Sweetgreen, ha risposto al post di Ackman su X dicendo di voler sapere l’identità dei firmatari della lettera “per non assumerli mai” e ha ricevuto a sua volta la risposta di David Duel, amministratore delegato della società di servizi sanitari EasyHealth: “Lo stesso”.
  • Anche l’amministratore delegato di DoveHill Capital Management, Jake Wurzak, ha appoggiato la richiesta di Ackman di rendere noti i nomi degli studenti. Ma l’appello del miliardario non ha ricevuto un sostegno universale: Stephen Sullivan, amministratore delegato di Meds.com, ha scritto che le persone dovrebbero “essere arrabbiate con l’amministrazione e con gli insegnanti”, dimostrandosi contrario alla divulgazione dei nomi degli studenti coinvolti.
  • La lettera ha catturato anche l’attenzione nazionale di leader aziendali e politici, tra cui il membro della camera Elise Stefanik e il senatore Ted Cruz, che lunedì 9 ottobre si sono chiesti: “Cosa diavolo c’è di sbagliato ad Harvard?”.

La reazione dell’università

Martedì 10 ottobre la presidente di Harvard Claudine Gay ha rilasciato una dichiarazione in cui definisce le “atrocità terroristiche” di Hamas come “ripugnanti” e, pur non citando la lettera, ha chiarito che “nessun gruppo studentesco parla a nome dell’università di Harvard o della sua leadership”. Anche diversi professori dell’ateneo hanno condannato la nota, tra cui il docente di informatica Boaz Barak, che in un post su X ha sostenuto che “tutti coloro che hanno firmato questa lettera stanno avallando il terrorismo, lo stupro e l’omicidio”.

L’ex preside della Harvard Medical School Jeffrey Flier ha invitato l’università a rilasciare una dichiarazione di denuncia ad Hamas. Il centro ebraico dell’università, l’Harvard Hillel, ha sostenuto che la lettera ha contribuito ad “aumentare l’odio e l’antisemitismo”.

La critica

Sabato 7 ottobre l’ex presidente di Harvard Larry Summers ha dichiarato sabato di non essere mai stato “così disilluso e alienato” come dopo la lettera dei gruppi studenteschi e ha scritto su X che il silenzio dell’università, subito dopo una dichiarazione del genere, ha dato l’impressione che Harvard, nel migliore dei casi, “mantenga una posizione neutrale nei confronti degli atti di terrorismo contro lo stato ebraico di Israele”.

Summers (economista ex segretario del Tesoro sotto la presidenza Clinton) ha anche espresso disappunto per la risposta di Gay: “Perchè non possiamo rassicurare gli studenti spaventati per il fatto che l’Università non si schiera apertamente contro il terrore di Hamas, quando 35 gruppi di loro compagni sembrano dare la colpa di tutta la violenza a Israele?”.

La posizione dei democratici

Anche i leader democratici hanno condannato l’attacco di Hamas, tra cui il presidente Joe Biden, i due senatori del Massachusetts Elizabeth Warren ed Ed Markey e il governatore Maura Healey, che ha definito “indissolubile” il legame tra Stati Uniti ed Israele. Lunedì 9 ottobre, durante un comizio a Boston, Markey sarebbe stato fischiato da alcuni membri della folla per aver chiesto una “de-escalation”.

Le vittime

Sono morte oltre 1.700 persone dall’inizio della guerra. Secondo i funzionari di entrambe le parti, l’attacco di Hamas in Israele avrebbe provocato 1.700 vittime, mentre 765 palestinesi sarebbero venuti a mancare nella controffensiva israeliana a Gaza.

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