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Dal ristorante stellato più economico al mondo al bar ispirato agli anni ’20: alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche di Singapore

Una città-stato capace di affermarsi come la perla del turismo enogastronomico dell’Asia: stiamo parlando di Singapore. La località negli ultimi anni ha saputo conquistare premi in ogni ambito dell’enogastronomia, dalle ormai celeberrime bancarelle di street food, talmente patrimonio della cucina locale da non essere solamente inserite nella guida Michelin ma anche da ricevere addirittura la stella, fino ai cocktail bar, ambito in cui la città dei leoni ha superando la fama di Tokyo e della Cina come punto di riferimento per l’Est, fino ad ospitare la premiazione globale dei 50 Best Bar. Dallo stellato più economico del mondo al locale più bello dell’Asia, ecco le esperienze da non perdere assolutamente a Singapore.

Hawker Chan

È il più famoso banchetto di cibo di strada dell’intera Asia, capace di far parlare di se tutto il mondo. Tutto è iniziato quando a questo street food del mercato coperto di China Town è stata assegnata la stella Michelin nel 2016, riconfermata poi fino al 2019. Il riconoscimento fece notizia perché un pasto completo qui costava a malapena 4$. E la cosa più incredibile è che da allora non è cambiato nell’offerta del ristorante, che prepara piatti di pollo, tofu e maiale accompagnati da riso o noodles e mantiene gli stessi prezzi. Comunque il successo ha ampliato senza dubbio i suoi orizzonti e Hawker Chan ha aperto una catena di ristoranti omonimi sparsi per il mondo, tra cui uno subito fuori dal mercato storico dove vengono dirottati molti dei turisti che accorrono ogni giorno per provare la cucina stellata più economica del pianeta.

Jigger & Pony

Il bar più apprezzato dagli appassionati di miscelazione contemporanea, il Jigger & Pony prende il nome dal misurino a doppio cono utilizzato per versare con precisione gli alcolici. Aperto inizialmente nel 2012 in Amoy Street, il bar si è poi trasferito all’Amara Hotel di Tanjong Pagar. Premiato come miglior bar in Asia nella prestigiosa classifica World’s 50 Best Bars 2022, classificandosi dodicesimo a livello globale, e riconosciuto come n. 2 nell’Asia’s 50 Best Bars 2023, quest’anno il locale ha anche fatto incetta di premi al Tales of the Cocktail Spirited Awards 2023 e la sua ascesa pare voler continuare.

La cocktail list affronta temi chiave come la sostenibilità e l’impatto ambientale, provando ad esempio ad utilizzare frutta e verdura “danneggiata”, e quindi non vendibile nei supermercati, per cocktail come l’Ugly Tomatoes, pensato per celebrare le imperfezioni, diffondere la biodiversità e promuovere la conservazione delle specie, oppure collaborando con aziende locali come nel caso del G.O.A.T, che usa latte di capre di una fattoria della città, o per il miele presente in molti drink che arriva da fornitori a km zero.

Live Twice

Ispirato ai bar del quartiere di Ginza (Tokyo) del dopoguerra, il bar sembra un Izakaya uscita direttamente dal celebre film di 007 da cui trae il nome. In questo elegante locale dai pannelli in legno chiaro e mobili vintage (tra cui spiccano due poltrone Falcon originali) si muove il bar manager David Kim, di origine sudcoreana e trasferitosi per la prima volta a Singapore nel 2015 per lavorare al Grand Hyatt e al The Ritz-Carlton.

Lui e il suo staff hanno creato una drink list di signature di alto livello, ma che al contempo non può prescindere dal Vesper, cocktail di James Bond per eccellenza, che qui viene creato combinando Ki No Bi Sei Gin e Absolut Elyx Vodka con Kina L’Aero D’Or e le eleganti note erbacee di Fernet Hunter Granit. Il cocktail viene shakerato in modo aggressivo prima di passare attraverso un colino grosso, in modo che alcuni frammenti di ghiaccio più grandi restino presenti per mantenere il drink fresco più a lungo.

Gibson

Gibson è nascosto al secondo piano di un edificio storico nel quartiere Chinatown di Singapore. La sfida del menù è estremamente interessante, perché questo bar vuole proporre cocktail classici ma realizzati solo con ingredienti asiatici e moderni tecniche di mixology. Ne sono eccellenti esempi lo Sugarcane Spritz realizzato a base di una bevanda estremamente comune nel sud-est asiatico (il succo di canna da zucchero) con cui viene realizzato un “vino” in collaborazione con Starter, società di biotecnologie alimentari con sede a Singapore. Ma il cocktail che assolutamente non può non essere provato è quello omonimo del bar, che qui viene relaizzato con Roku gin, homemade sake vermouth e servito con tris di sottaceti serviti a parte, ovvero cetriolino, cipolla e uovo di quaglia affumicato.

Humpback

Questo piccolo ristorante dal sapore internazionale basa la propria proposta sul pesce. Humpback, guidato dagli chef Alynna Tan e Joseph Teoh, crede infatti molto nella freschezza degli ingredienti, come dimostrano i frutti di mare di stagione tanto quanto piatti creativi, eleganti e raffinati che si incentrato su ingredienti provenienti il più possibile da produttori regionali. Non sono locali invece le ostriche, provenienti dal Pacifico nord-occidentale (dalla Nuova Zelanda e dagli Usa in meno di 36 ore), che occupano il posto d’onore nel ristorante grazie all’immensa vetrina d’ingresso.

In questo mix di piatti fusion che parlano tra occidente e oriente (come ad esempio l’Hamachi pastrami fatto in casa) troviamo anche qualche tocco d’Italia, come nel caso del toast di cozze con nduja piccante e dei cavatelli di ricotta con guanciale di pesce spada e mais. Parla italiano anche la cantina, grazie agli ottimi vini dell’azienda veneta Terre Gaie. Da provare il loro prosecco in abbinamento ai crudi, vi farà sentire decisamente a casa.

Atlas

Reputato il bar più bello dell’Asia, e forse del mondo, questo enorme lobby bar abbellisce il piano terra dell’iconico edificio di Singapore Parkview Square, nello storico quartiere di Bugis. Completato nel 2002, Parkview Square è stato il coronamento del sogno dell’imprenditore CS Hwang, il defunto presidente del Chyau Fwu Group, e si ispira nell’architettura ai grattacieli Art Déco europei e soprattutto a quelli di New York. Non a caso anche la proposta drink e culinaria si rifà dichiaratamente agli anni ’20 del novecento.

Il risultato è qualcosa di unico in Asia, uno scenario grandioso che ricorda l’età del jazz. Ma ciò per cui il bar è diventato iconico è senza dubbio la “Gin Tower”, ovvero l’immensa libreria di distillati e liquori che sovrasta per metri e metri il bancone.

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