“L’intelligenza artificiale è la forza più destabilizzante della storia”. Parola di Elon Musk. Il miliardario di origine sudafricana è stato tra i protagonisti dell’AI Safety Summit, la prima grande conferenza internazionale sul tema dell’intelligenza artificiale organizzata dal premier britannico Rishi Sunak nei primi due giorni di novembre per definire una visione comune da adottare nei prossimi cinque anni.
Musk era a Londra in veste di fondatore e direttore di xAI, la startup di intelligenza artificiale lanciata il 12 luglio per “comprendere la vera natura dell’universo”. Oggi ha annunciato su Meta la prima IA dell’azienda: “Domani xAI rilascerà la sua prima intelligenza artificiale a un gruppo selezionato. Sotto alcuni importanti aspetti, è la migliore che esista”.
Tomorrow, @xAI will release its first AI to a select group.
In some important respects, it is the best that currently exists.
— Elon Musk (@elonmusk) November 3, 2023
Che cos’è xAI
Sul suo sito, la società si presenta come una realtà separata da X Corp, ma in stretta collaborazione con X e Tesla. “Stiamo reclutando ingegneri e ricercatori esperti che entrino a far parte del nostro team come membri dello staff tecnico nella Bay Area”, si legge.
In attesa di completare la squadra, xAI vede già tra le proprie file gli ex Google Igor Babuschkin, Tony Wu e Christian Szegedy,l’ex Microsoft Greg Yang e una serie di altri professionisti con esperienze in società come OpenAI e Tesla e nell’università di Toronto. Ad assistere il team c’è il direttore del Center for AI Safety Dan Hendrycks, a dimostrazione di come Musk sia attento ai rischi connessi all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Le preoccupazioni sull’IA
In questo senso, a marzo Musk era stato tra i firmatari della petizione lanciata dal Future of Life Institute – organizzazione senza scopo di lucro da lui stesso finanziata che vuole mitigare i rischi per l’umanità – in cui si chiedeva lo stop alla ricerca sull’intelligenza artificiale per sei mesi. L’iniziativa generò scalpore perché i ricercatori citati nella petizione si sono rivelati poi falsi, mentre altri hanno rinunciato a sostenere l’iniziativa.
In occasione dell’AI Safety Summit, Musk ha rinnovato l’appello per una maggiore regolamentazione dell’intelligenza artificiale. “Sarà fastidioso, è vero”, ha dichiarato il miliardario, “ma credo che negli anni abbiamo imparato che avere un arbitro è una cosa buona”.
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