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Trimestrale d’oro per Poste Italiane: l’utile vola a 1,5 miliardi e la società premia i dipendenti con un bonus di 1.000 euro

Buone notizie in casa Poste Italiane. La società diretta dall’ad Matteo Del Fante ha chiuso il terzo trimestre del 2023 in continua crescita, con ricavi pari a 2,8 miliardi di euro, per un totale di 8,9 miliardi di euro in questi primi nove mesi dell’anno, in salita del 6,8% rispetto al corrispettivo del 2022, spinti soprattutto ai volumi generati dal settore corrispondenza, pacchi e distribuzione, da quello dei pagamenti e mobile e, infine, dai margini di interesse.

In rialzo anche l’ebit che per i primi nove mesi si è attestato a 2,1 miliardi di euro (+1,5% su base annua) e l’utile netto, salito fino a 1,5 miliardi di euro, in crescita del 5,8% su base annua. Risultati che, come evidenzia in una nota ufficiale la stessa Poste Italiane, consente al gruppo di annunciare una revisione al rialzo dell’obiettivo di risultato operativo di fine anno, che sale quindi da 2,5 a 2,6 miliardi.

Ma non è tutto. Perché a sorridere saranno sia gli investitori che i dipendenti. Per i primi via al libera il 22 novembre al pagamento dell’acconto sul dividendo di 0,237 euro per azione (+13,3% rispetto allo scorso anno), per i secondi previsto un bonus una tantum di 1.000 euro. 

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Poste Italiane: sorridono investitori e dipendenti

Ad annunciare il bonus di 1.000 euro ai 120.000 dipendenti di Poste Italiane – che sarà riconosciuto già nella prossima busta paga – è stato lo stesso ad Del Fante. “Questi solidi risultati sono stati possibili grazie alla dedizione e alla resilienza delle nostre persone, che lavorano instancabilmente per soddisfare le esigenze degli italiani, con un’attenzione costante all’innovazione e al miglioramento dell’esperienza del cliente. Siamo, pertanto, lieti di poter corrispondere a tutti i nostri dipendenti un bonus una tantum di  1.000 euro, concordato ad agosto e in pagamento a novembre. Questo bonus ha anche lo scopo di mitigare la dinamica inflattiva nel periodo di vigenza del presente accordo. Nel frattempo, sono in corso le trattative per il nuovo contratto collettivo per il periodo 2024-26”, ha aggiunto Del Fante.

Gli altri numeri della trimestrale

Guardando ai settori più redditizi per Poste, i ricavi da corrispondenza, pacchi e distribuzione nel terzo trimestre del 2023 sono aumentati dell’1,9% su base annua a 860 milioni di euro. Si tratta di 2,8 miliardi di di euro di ricavi nei primi nove mesi del 2023, in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2022.

E anche se i ricavi da servizi finanziari nel terzo trimestre hanno subito un rallentamento e si sono attestati a 1,4 miliardi di euro (in decrescita del 3,1%), guardando ai primi nove mesi dell’anno hanno invece fatto registrare una crescita del 3,9% su base annua, raggiungendo i 4,5 miliardi di euro. Infine, guardando ai ricavi dai servizi assicurativi e a quelli dai pagamenti e mobile, i primi si sono attestati a 371 milioni di euro nel trimestre (+6,5%), i secondi sono saliti addirittura del 36,6% fino ad arrivare a 405 milioni di euro nel terzo trimestre.

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