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Non solo Microsoft: ecco i titoli tech che stanno facendo registrare nuovi massimi in Borsa

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Lunedì, le azioni dei titoli tech hanno fatto registrare nuovi importanti rialzi in seguito a un weekend ricco di novità nel sempre più crescente mondo dell’intelligenza artificiale. A spingere i titoli anche l’ottimismo intorno ai risultati economici delle nuove trimestrali, che sta permettendo a diversi titoli di far registrare nuovi massimi storici.

Fatti principali

  • Ieri, sul finire della seduta, il Nasdaq Composite guadagnava l’1,1%, più dello 0,8% dell’indice S&P 500.
  • Microsoft è stata l’azienda che ha registrato la crescita più sostanziosa, balzando di oltre il 2% rispetto ai massimi storici a quasi 380 dollari per azione. Un’ascesa giustificata da ciò che è accaduto proprio nel weekend in casa OpenAI. La società, di cui il colosso tech possiede il 49%, ha infatti annunciato il licenziamento del suo ceo Sam Altman che, contestualmente, è stato assunto da Microsoft per  per guidare la nuova divisione AI avanzata del gruppo. Una mossa che gli analisti vedono come una sorpresa, ma nel complesso un vantaggio per Microsoft.
  • Anche Nvidia, altra società da oltre mille miliardi di dollari di capitalizzazione e impegnata nell’intelligenza artificiale, è sulla buona strada per far segnare i nuovi massimi storici in Borsa. Lunedì ha chiuso in rialzo del 2%, estendendo al 24% il rally messo a segno finora nel mese di novembre. Intanto, c’è grande fermento tra gli investitori, dato che oggi pomeriggio la società rilascerà i dati sulla trimestrale, dovrebbe svelare un aumento annuo dei profitti di circa il 1.000%.
  • Lunedì, anche le azioni del produttore di chip Broadcom hanno fatto registrare i nuovi massimi storici. Inoltre, tanti altri titoli tech attivi nell’intelligenza artificiale, Adobe, Intel, Meta, Micron e Palantir, hanno fatto tutti registrare una crescita azionaria rispetto allo scorso anno, secondo FactSet.

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Background

OpenAI, di cui Microsoft ha acquisito una quota del 49% a gennaio, ha contribuito a stimolare un importante interesse del mercato per i titoli tech, grazie al debutto nel novembre 2022 del fenomeno dell’intelligenza artificiale generativa ChatGPT. Per fare un esempio, se il Nasdaq negli 11 mesi precedenti al rilascio di ChatGPT è andato incontro a una perdita di quasi il 30%,  è ridotto di quasi il 30% negli 11 mesi, anche in virtù dei tassi di interesse più elevati che hanno pesato sulla valutazione dell’indice, da quando è stato rilasciato ChatGPT è andato incontro a un aumento di circa il 25%, sfruttando questa scia rialzista scaturita dal potenziale di guadagni offerto dalle grandi tecnologie.

Venerdì, OpenAI, una società privata originariamente fondata come no-profit prima di lanciare la sua divisione “capped profit” nel 2019, ha scioccato il mercato, e persino i suoi investitori, tra cui la stessa Microsoft, quando ha annunciato il licenziamento di Altman. Nonostante molti contraccolpi interni ed esterni , OpenAI alla fine non ha reintegrato Altman, portandolo a unirsi direttamente a Microsoft, anche se The Verge ha riferito lunedì pomeriggio che Altman potrebbe ancora tornare in OpenAI.

Aspetto sorprendente

A novembre il Nasdaq è in rialzo dell’11%. Potrebbe quindi far registrare il suo miglior mese dallo scorso luglio e il quarto miglior mese dell’ultimo decennio. Il balzo del 37% da inizio anno dell’indice ad alto contenuto tecnologico supera il guadagno del 19% dell’S&P.

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