Giuseppina Di Foggia, ad di Terna
Business

Così Terna controlla, migliora e gestisce la rete elettrica in tutto il mondo

articolo di Salvatore Musso apparso sul numero di dicembre 2023 di Forbes. Abbonati

Il Gheppio, l’Assiolo, il Cuculo, la Ghiandaia, la Cicogna, il Nibbio e il Falco. Non sono solo i nomi di alcuni uccelli della fauna italiana, ma anche quelli dei sette elicotteri che si occupano della manutenzione e del monitoraggio delle reti di Terna, partecipata italiana operatrice delle reti di trasmissione dell’energia elettrica.

L’azienda guidata da Giuseppina Di Foggia gestisce circa 75mila chilometri di linee in alta e altissima tensione, oltre 900 stazioni elettriche su tutto il territorio nazionale e 26 interconnessioni con l’estero. È il primo operatore di rete indipendente d’Europa e il sesto al mondo per chilometri di linee gestite. Con una rete così ampia, la manutenzione diventa fondamentale per trasmettere l’energia a tutta Italia, garantendone la sicurezza, la qualità e l’economicità. Per questo Terna investe complessivamente circa 50 milioni di euro ogni anno per le attività ordinarie di manutenzione e monitoraggio. Tra queste, una delle principali è rappresentata dalle ispezioni eliportate. 

I controlli aerei consentono di verificare l’eventuale presenza di anomalie su conduttori e sostegni. I sette velivoli della flotta di Terna sono in grado di analizzare circa 240 chilometri di linee in una sola giornata. Entro la fine del 2023 avranno sorvolato e ispezionato circa 70mila chilometri di elettrodotti aerei, effettuando quindi un’analisi quasi completa della rete nazionale. 

Le ispezioni degli elicotteri di Terna si svolgono in tre modalità: quelle infrarosso, che ricercano eventuali anomalie o deterioramenti sulla morsetteria; quelle visive, in grado di rilevare segni di rottura, degrado e ruggine grazie a fotocamere da 64 megapixel capaci di analizzare dall’alto i più piccoli dettagli; le ispezioni Lidar, utili a individuare interferenze arboree o piante che possono avvicinarsi pericolosamente ai conduttori in tensione. Al termine del monitoraggio in volo, i dati raccolti vengono elaborati da un sistema informativo di tipo Dss (decision support system) che supporta la catena decisionale del processo di mantenimento degli impianti, suggerendo azioni di controllo specifiche o la sostituzione di componenti.

Quella delle ispezioni aeree rappresenta solo una delle attività che Terna porta avanti anche grazie a progetti di innovazione, il 70% dei quali riguarda la manutenzione della rete nazionale e le attività di dispacciamento dell’energia elettrica. Oltre alla tecnologica flotta di elicotteri, l’azienda ha sviluppato, per esempio, un drone per attività specialistiche, su cui è possibile installare attrezzature portatili da teleguidare per la misura della resistenza elettrica dei conduttori delle linee di alta tensione. O ancora, sta sperimentando la tecnologia dell’internet of underwater per monitorare in tempo reale gli effetti dell’attività di posa di cavi sottomarini grazie a una trasmissione dati basata su reti wifi a onde meccaniche, idonee all’utilizzo in ambiente marino.

D’altronde, tecnologie, competenze e innovazione sono necessarie per gestire un’infrastruttura importante come quella di Terna. Per questo la società ha dedicato alla digitalizzazione e all’innovazione circa 1,2 miliardi dei 10 miliardi complessivi di investimenti previsti dall’aggiornamento del piano industriale 2021-2025. 

Sono cinque le divisioni tecnologiche su cui l’azienda sta concentrando l’innovazione: digital, che prevede soluzioni intelligenti per la gestione dell’energia e della potenza; energy tech, ossia lo sviluppo di tecnologie più efficienti ed ecologiche; grid tech, per una direzione efficace dell’infrastruttura di rete; advanced materials, attività di ricerca e sviluppo che lavora sull’utilizzo di materiali eco-compatibili a ridotto impatto ambientale; robotics, che si occupa dell’automazione dei processi. 

Per promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie, nel 2022 l’azienda ha costituito Terna Forward, una società dedicata al supporto di startup e pmi innovative attraverso investimenti di corporate venture capital. La nuova realtà individuerà le imprese più promettenti e con le tecnologie di maggiore impatto per il raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica, investendo direttamente nel loro sviluppo e facendo leva sulle proprie competenze nell’ambito del sistema elettrico.

Un’azienda dedita all’open innovation e alla ricerca di tecnologie dirompenti non può non avere poi un occhio puntato sulla Silicon Valley. Dal 2020 Terna sta strutturando sempre più la sua presenza nell’area e dalla seconda metà del 2022 ha istituito un proprio avamposto a San Francisco, la Innovation Antenna, per presidiare fisicamente l’ecosistema dell’innovazione della Silicon Valley e instaurare un contatto diretto con aziende innovative presenti sul territorio americano. 

A novembre poi ha firmato due importanti accordi per promuovere e valorizzare l’ecosistema italiano dell’innovazione all’estero, favorendo il suo accesso al mercato statunitense. Con Sergio Strozzi, il console generale d’Italia a San Francisco, Di Foggia ha firmato una lettera d’intenti che sancisce la comune volontà di facilitare le startup italiane nella ricerca di opportunità di crescita e di partner tecnologici locali; inoltre con Alberto Acito, direttore del Centro di innovazione italiano presso Innovit (Italian innovation and culture hub), Massimiliano Garri, direttore innovation & market solutions di Terna, ha sottoscritto un memorandum of understanding per sviluppare iniziative congiunte di accelerazione e sostegno alle realtà innovative italiane a maggior potenziale entrate in contatto con Terna.

“L’innovazione è uno strumento essenziale, perché ci permette di trovare soluzioni efficienti alle sfide imposte dalla transizione energetica”, ha commentato Di Foggia. “Le intese firmate favoriranno relazioni più proficue fra chi crea tecnologia made in Italy e chi ha a disposizione i capitali per favorire le idee e renderle concrete e utilizzabili a vantaggio dell’evoluzione del settore elettrico”.

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