Gianluca Landolina, presidente della Camera di Commercio Ufficiale Spagnola in Italia
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Come la Camera di Commercio Ufficiale Spagnola in Italia vuole facilitare gli scambi tra Roma e Madrid

Articolo apparso sul numero di gennaio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Nh Hotels, parte del gruppo Minor Hotel, è presente in Italia da quasi 20 anni con 60 hotel, oltre 8mila camere e 3.400 dipendenti. Impegnata nella ricerca di ulteriori investimenti nel Paese, è l’unica catena alberghiera spagnola menzionata nel Bloomberg Gender Equality Index 2020, 2021 e 2022, conquistando il terzo posto nella classifica e distinguendosi come una delle aziende più sostenibili del settore tra quelle incluse nel Dow Jones Sustainability Index. Titolo nobile per un’impresa ‘cerniera’ fra due mondi di impresa: quello italiano e quello spagnolo.

È un esempio fra molti. C’è un grande feeling fra i due paesi, che si sta traducendo in strategie di mercato che fanno della sostenibilità una priorità e che funzionano anche nel fatturato e nei livelli occupazionali. A cominciare dal Gruppo di Lavoro Energia, tavolo permanente che riunisce oltre 15 aziende di matrice spagnola che operano in Italia nelle energie rinnovabili (realizzazione e messa in esercizio di impianti fotovoltaici ed eolici e sistemi di accumulo) impegnate in 9 miliardi di investimenti, 18mila posti di lavoro nella fase di costruzione. Il tutto si traduce in 5 milioni di tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera, ma anche in energia pulita sufficiente a garantire i consumi di circa sei milioni di famiglie italiane. Per capirci, l’equivalente di quelle residenti in Piemonte, Toscana e Lazio. 

“Spagna e Italia sono due paesi e due popoli simili e storicamente amici”, afferma Gianluca Landolina, presidente della Camera di Commercio Ufficiale Spagnola in Italia. “Le affinità culturali hanno stimolato un proficuo e intenso rapporto commerciale. Non si tratta solo di un solido import-export che supera i 50 miliardi di euro, ma anche della dimensione dei business che le aziende socie della nostra camera di commercio, per esempio, hanno costruito in Italia, con un fatturato annuo di circa 20 miliardi di euro e 40mila dipendenti italiani. Questo significa contribuire in modo attivo allo sviluppo industriale di ciascuno dei due paesi”.

Alcuni numeri che testimoniano il feeling arrivano da Icex, ente pubblico imprenditoriale che promuove l’internazionalizzazione delle imprese spagnole. Nel 2022 le esportazioni spagnole verso l’Italia hanno raggiunto i 31,48 miliardi di euro, con un aumento del 18,5% rispetto al 2021. Anche le importazioni sono salite del 23,4% e sono arrivate a 27,91 miliardi. Nel periodo gennaio-agosto 2023, sia le importazioni che le esportazioni sono cresciute rispetto allo stesso periodo del 2022. La Spagna è il quarto partner commerciale dell’Italia, mentre l’Italia è il terzo della Spagna, dopo la Francia e la Germania.

La Camera di Commercio di Spagna in Italia riveste un ruolo cruciale nel promuovere e facilitare le relazioni commerciali tra le imprese dei due paesi. La sua missione è favorire lo sviluppo economico bilaterale, gli scambi commerciali, gli investimenti e la collaborazione tra le imprese dei due paesi, promuovendo l’innovazione e la sostenibilità per la crescita economica e il benessere sociale. Fanno parte del suo network oltre 180 realtà, tra cui le principali multinazionali spagnole in Italia e viceversa. Questa base, insieme all’organizzazione di oltre 60 eventi all’anno e a iniziative focalizzate su settori specifici, costituisce una testimonianza dell’impegno nel favorire incontri, scambi e partnership tra gli operatori dei due paesi.

“La Camera di Commercio di Spagna in Italia”, spiega Landolina, “raggruppa le principali aziende spagnole che investono in Italia e le italiane che investono in Spagna, fornendo supporto alle startup e allo sviluppo di aziende nei due paesi. Negli ultimi tre anni abbiamo dato un forte indirizzo alla sostenibilità, attribuendo premi alle imprese socie che si sono distinte in materia di esg, creando esempi da seguire. La nostra è stata la prima camera di commercio al mondo a certificarsi per la parità di genere. E il ritorno è stato una crescita del 60% dei soci premium e del 30% in generale, oltre a un aumento del 90% del fatturato che ogni anno reinvestiamo in iniziative a supporto degli scambi commerciali tra i due paesi”.

Spagna e Italia hanno interessi convergenti in molti settori dell’agenda europea, euroatlantica e mediterranea. Le relazioni sono molto buone, con frequenti incontri tra rappresentanti a livello politico e tecnico per discutere e concordare posizioni nel contesto europeo. “Sono orgoglioso di questo lavoro quotidiano”, afferma l’ambasciatore di Spagna in Italia, Miguel Fernández-Palacios, “e assolutamente convinto che quando Spagna e Italia lavorano insieme facciamo cambiare le cose nei nostri paesi e in Europa. Le sfide sono troppo importanti, bisogna lavorare insieme. Questo lavoro di squadra tra i nostri imprenditori è molto rilevante per cambiare le cose”.  

Un italiano alla conquista della Spagna

Ceo di Cellnex Uk a Londra, lavora da circa 25 anni nel settore delle telecomunicazioni. È stato a lungo in Wind Telecomunicazioni, dove ha ricoperto tra l’altro i ruoli di direttore planning & control e real estate. È stato anche membro del consiglio di amministrazione di varie società del gruppo Wind (ITnet a Genova, Wind Retail a Roma, Tellas ad Atene) e direttore amministrazione finanza e controllo di Wind Retail. Nel 2015 è entrato nel gruppo Cellnex Telecom, principale operatore di infrastrutture di telecomunicazioni europeo, dove adesso ricopre la carica di presidente e amministratore delegato di Cellnex Italia, società indipendente di infrastrutture di telecomunicazioni. È anche membro del senior management e dell’executive committee della holding del gruppo. Da dicembre 2019 è presidente della Camera di Commercio di Spagna in Italia. Dopo avere ricoperto per anni il ruolo di vicepresidente, è stato il primo presidente italiano eletto nei 70 anni di storia della Camera di commercio spagnola in Italia. Laureato nel 1994 cum laude in ingegneria civile, nel 1998 ha conseguito un mba in Sda Bocconi e nel 2017 un diploma amp (advanced management program) alla Iese Business School di Barcellona. Nel 2009 ha completato l’ottava sessione speciale Iasd (Istituto Alti Studi della Difesa).

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