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Moda & Design

La moda sostenibile a Sanremo: Lorella Cuccarini racconta a Forbes la sua scelta di abiti di seconda mano

Una storia artistica straordinaria, una rievocazione emozionante degli ultimi 40 anni in danza e musica, un personaggio televisivo che ha segnato l’immaginario collettivo del nostro Paese in molti modi.

Lorella Cuccarini sarà protagonista a Sanremo 2024, co-conduttrice della quarta serata Festival (quella dedicata alle cover e ai duetti, una delle più attese), affiancherà Amadeus sul palco del Teatro Ariston, in pausa dai suoi impegni in casa Mediaset in qualità di professoressa di canto ad Amici di Maria De Filippi.

Il vintage sul palco di Sanremo

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Lorella Cuccarini in Valentino F/W 2005 Abito da sera rosso

Ma c’è un’altra storia che la Lorella nazionale ha deciso di raccontare: quella degli abiti che indosserà nella ‘sua’ serata: tutti rigorosamente vintage (nella foto di apertura in Gianni Versace Couture S/S 1993 Abito da sera blu e nero). Un messaggio chiaro e forte agli italiani:

“È bello vedere il mercato vintage evolversi per un pubblico mondiale ed essere apprezzato dalle generazioni più giovani. Non solo il vintage è diventato rilevante nella cultura pop moderna e nella moda degli ultimi anni, ma le masse ora lo vedono come un modo sostenibile di vestirsi. Sostenibile in termini green e sostenibile anche come spesa per le famiglie e le persone che vorrebbero vestirsi con capi di qualità senza necessariamente aprire un mutuo”.

“È una scelta responsabile anche di spesa, c’è una vastissima proposta di capi adatta a tutte le tasche che non è frutto di sovrapproduzione di aziende che ormai producono in modo compulsivo e con tessuti altamente inquinanti”.

Negli ultimi anni, il vintage è diventato una calamita per appassionati di moda, designer, collezionisti e artisti che vogliono conoscere e portare a casa un pezzo di storia.

“Vedere e toccare un pezzo da vicino modifica la tua comprensione dell’oggetto, un po’ come succede in tutte le declinazioni artistiche, dalla pittura alla scultura finì ad arrivare alla musica. Entri in sintonia e apprezzi di più il lavoro e l’impegno profuso nel creare questi indumenti che non sono produzione fine a se stessa ma hanno una storia, un’idea artistica e un obiettivo ben preciso. Anche questa è arte e quindi comunicazione. È il mezzo con cui la storia ha tramandato e conservato testimonianze, saperi e mestieri attraverso la genialità creativa di piccoli e grandi sarti e stilisti. Messaggi, saperi e mestieri necessari affinché il settore possa sopravvivere. Se si vuole veramente capire un capo e quello che rappresenta, si dovrebbe capovolgere”.

Vintage e sostenibilità

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Lorella Cuccarini in Versus by Gianni Versace 1990’ set & Cintura Rossa Gianni Versace Couture  S/S 1993

Dalla sconfinata platea televisiva del teatro Ariston, dunque, parte un messaggio di grande originalità che non ha precedenti e potrebbe segnare l’intero settore. Vintage e sostenibilità a braccetto possono alzare l’asticella emozionale e aggiungere un tassello importante al mosaico sociale e culturale che alimenta la lotta per la salvaguardia del pianeta.

“È importante che l’industria della moda guardi indietro per andare avanti, ma spero che la ricchezza di ispirazione portata dalla moda d’archivio non venga sfruttata come spesso succede, ma diventi veramente un nuovo inizio. La moda sostenibile non é solo la scelta di non inquinare va oltre. Mia madre era una sarta, ho conosciuto da vicino il processo di creazione di un abito ed é per questo che non credo nell’usa e getta bensì nella durevolezza e la resistenza di qualcosa che anche dopo anni é sempre lo stesso, con il suo significato, il suo messaggio e la sua essenza”.

L’impegno sociale di Lorella Cuccarini

Lorella Cuccarini non è nuova all’impegno sociale. Anzi, la sua storia professionale e personale è segnata in questo senso da Trenta ore per la vita, un’associazione non profit di raccolta fondi nata nel 1994. E che, grazie al sostegno di aziende e fondazioni private, ha realizzato oltre 800 progetti di assistenza, ricerca e prevenzione in Italia e nel mondo.

“Nel mio percorso professionale, tra tutti i traguardi e i sogni raggiunti c’é sicuramente l’impegno sociale. Ho sempre avuto a cuore le tematiche sensibili e mi impegno e continuerò ad impegnarmi per portare avanti e promuovere messaggi di sostenibilità e responsabilità sociale nel terzo settore. Più di trent’anni fa, insieme ad altri amici, abbiamo fondato Trenta Ore Per La Vita che non smette mai di regalarci e di regalare alle persone la possibilità di far fronte alle difficoltà della vita e della malattia”.

“Tra tutti i progetti realizzati, il progetto Home ci sta dando la possibilità da più di otto anni di aiutare numerose famiglie che purtroppo sono costrette ad affrontare malattie complesse. Finalmente stiamo inaugurando il villaggio Trenta Ore di Bari dove verranno ospitate tutte le famiglie che hanno figli ricoverati nei reparti degli ospedali limitrofi senza avere la possibilità di tornare a casa. Ci lavoriamo da anni e sapere che da quel primo mattone posato oggi esiste una struttura che potrà aiutare innumerevoli persone rende tutto il lavoro e l’impegno una gioia inestimabile”.

Il progetto Trenta Ore Per La Vita di Lorella Cuccarini

Dal 1994 a oggi, sono più di 60 le associazioni di terzo settore che hanno potuto beneficiare delle campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi promosse da Trenta Ore per la vita. A febbraio è stato inaugurato il Villaggio Trenta ore per la vita Agebeo, realizzato a Bari su un terreno di proprietà comunale confiscato alla mafia e destinato all’accoglienza dei piccoli pazienti oncologici e alle loro famiglie.

Il villaggio sorge su un’area vicina al Policlinico di Bari ed è stato realizzato grazie all’avviso regionale “Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato e strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile”, a valere su risorse del Por Puglia 2014-2020.

Il villaggio è dotato di 10 moduli, dei quali 8 destinati a funzioni di accoglienza, 1 destinato a reception e amministrazione e uno destinato ad attività di riabilitazione psicologica e socio-sanitaria per i familiari e i piccoli pazienti.

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