andrea Orcel, Unicredit
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Unicredit vara la terza edizione del suo piano per l’Italia: 10 miliardi per aiutare le pmi

Articolo apparso sul numero di marzo 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

UniCredit lancia la terza edizione del piano UniCredit per l’Italia, denominata UniCredit per l’Italia – imprese e interamente dedicata ai settori produttivi e dei servizi, per un valore complessivo di 10 miliardi di euro. 

Dopo gli interventi per 8 miliardi attuati nel 2022 per consentire a famiglie e imprese di affrontare i rincari energetici e delle materie prime, seguiti dalla seconda edizione nel 2023 con iniziative per 10 miliardi per sostenere i consumi e fornire nuove risorse per lo sviluppo di specifici settori, la banca mette ora in campo un nuovo pacchetto di soluzioni finanziarie, assicurative e consulenziali per aiutare in particolare le piccole e micro imprese italiane a crescere, affrontare la transizione e diventare più competitive.

La banca milanese ha dunque deciso di intervenire nuovamente a supporto dell’economia reale. “Le imprese italiane hanno dimostrato di saper resistere in un contesto di tassi elevati, inflazione e tensioni geopolitiche. Come banca, è nostro dovere aiutare le aziende a prosperare, in particolare quelle che hanno una missione sociale alla base”, ha commentato Andrea Orcel, ceo di UniCredit e head di UniCredit Italia.

I finanziamenti, richiedibili sia per sostenere lo sviluppo delle attività di business e gli investimenti, sia per le esigenze di liquidità corrente, sono abbinabili anche alle diverse forme di garanzia pubblica (Fondo di garanzia pmi, Sace e Ismea). 

Tra le nuove azioni concrete che UniCredit mette a disposizione delle imprese ci sono il supporto alle microimprese, motore di crescita dell’occupazione a livello locale, con focus particolare su imprenditoria giovanile e femminile. Nell’ambito di un plafond di 1 miliardo di euro sono previste specifiche forme di microfinanziamento e di microcredito con garanzia del Fondo di garanzia per le pmi, gratuita e pari all’80% dell’importo, e condizioni agevolate per le coperture dai rischi aziendali e iniziative di formazione dedicate, all’interno dei diversi programmi attivati da UniCredit. A seguire, il sostegno agli enti del terzo settore tramite forme di finanziamento tarate sulle specifiche esigenze degli enti e delle imprese sociali, anche con l’utilizzo delle forme di garanzia pubblica recentemente introdotte. Al supporto finanziario per 500 milioni di euro si aggiungono servizi dedicati, quali la piattaforma di fund raising Ilmiodono e i fondi di Carta Etica per sviluppo di progetti sociali.

E ancora il supporto all’attività d’impresa nel Mezzogiorno, cui verrà destinato il 40% delle risorse (ovvero 4 miliardi), con particolare riferimento agli investimenti e alla nascita di nuove attività imprenditoriali. Per queste ultime, nell’ambito del programma Resto al Sud, è prevista la possibilità di accedere a contributi pubblici in conto interessi e in conto capitale. Nel mondo agribusiness c’è un plafond di 1 miliardo di euro a supporto degli investimenti delle imprese agricole e agroalimentari, dei processi di adeguamento tecnologico e digitale, della trasformazione in ottica sostenibile e in linea con le direttive europee sulla transizione green, tramite strumenti finanziari diversificati, con utilizzo dei più vantaggiosi schemi di garanzia, tra i quali la garanzia pubblica Ismea gratuita e pari al 100% per la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile. È disponibile una consulenza specialistica con oltre 200 gestori dedicati dislocati sul territorio.

Sul fronte del turismo è previsto un plafond di 1 miliardo per il finanziamento di specifiche strategie di investimento, quali transizione green, innovazione tecnologica e riqualificazione alberghiera, e supporto al circolante anche tramite forme di ammortamento flessibili, che tengono conto della stagionalità degli incassi. Disponibile il programma Made4Italy, mirato a favorire un’offerta congiunta tra turismo e agroalimentare per la valorizzazione dei territori. 

Infine c’è il supporto alla transizione esg verso modelli di business più sostenibili attraverso la consulenza specializzata, partendo da uno score esg gratuito (in progressiva estensione a tutte le pmi) fornito da Cerved Rating Agency su piattaforma Open-es per delineare un percorso di transizione e soluzioni finanziarie concepite per incentivare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità delle imprese. 

“Con questa terza edizione di UniCredit per l’Italia continuiamo a sostenere le eccellenze del made in Italy con un insieme di soluzioni per supportarne lo sviluppo e la transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale, con nuove risorse per gli investimenti e un rinnovato modello di servizio”, ha spiegato Remo Taricani, deputy head di UniCredit Italia. Che ha aggiunto: “L’aspetto peculiare di questa iniziativa è il carattere inclusivo, che si affianca alle questioni economiche”. E dopo le imprese toccherà alle famiglie. “Lo prevediamo in una fase successiva”, ha assicurato Taricani nell’indicare che la “tempistica è vincolata dallo scenario economico, che è molto volatile, quindi vogliamo avere un po’ più di chiarezza per declinare le misure più efficaci”, ha concluso. 

UniCredit nei primi giorni di febbraio ha reso noti i risultati finanziari che hanno portato l’amministratore delegato Andrea Orcel a definire il 2023 come “l’anno migliore di sempre”. L’istituto di Piazza Gae Aulenti ha infatti comunicato di aver chiuso l’ultimo esercizio con utili per 8,6 miliardi di euro, il 50% in più rispetto al 2022, che verranno utilizzati interamente per remunerare i soci tramite distribuzione di dividendi e riacquisto di azioni proprie.   

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