La missione europea su Marte riparte grazie alla determinazione dell’Agenzia spaziale europea, che ha siglato con Thales Alenia Space, joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%, un contratto del valore complessivo di circa 522 milioni di euro. La somma sarà divisa in tranche, per la continuazione delle attività necessarie al completamento della missione ExoMars 2028.
La missione, il cui lancio è previsto dal Kennedy Space Center tra ottobre e dicembre del 2028, ambisce alla ricerca di tracce di vita sulla superficie di Marte. Il contratto include la realizzazione del Modulo di Ingresso, Discesa e Atterraggio su Marte (Edlm, Entry, Descent and Landing Module) e le attività di manutenzione e riconfigurazione dei veicoli già costruiti per la missione del 2022.
“Dal Sole a Saturno, e da Mercurio a Venere, Giove e Marte, le nostre soluzioni hanno accompagnato ogni odissea nello spazio cercando di svelare i segreti più custoditi dell’universo”, ha affermato Hervé Derrey, ceo di Thales Alenia Space.
“Nel prossimo futuro la Luna, con le missioni Artemis II e III, sarà al centro dell’attenzione e la nostra azienda sarà in prima linea nell’esplorazione lunare con equipaggio, lavorando in particolare sul Modulo di servizio europeo della navicella Orion, sulla stazione spaziale cislunare Gateway e sugli habitat lunari multiuso. Il contratto ExoMars 2028 rafforza la posizione di Thales Alenia Space come uno dei leader nel campo dell’esplorazione spaziale”.
Un rover a guida autonoma su Marte
Il programma rappresenta una sfida senza precedenti, in termini scientifici e tecnologici, dai materiali innovativi utilizzati, allo sviluppo del software per il sistema di navigazione, controllo e atterraggio sulla superficie di Marte. Con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’Agenzia Spaziale del Regno Unito e della rinnovata partnership con la Nasa, la missione ExoMars 2028 fornirà un rover europeo a guida autonoma sulla superficie del pianeta.
Previsto per raggiungere Marte nel 2030 dopo un lungo viaggio, il rover, dotato di una trivella sviluppata da Leonardo, nello stabilimento di Nerviano (Milano), si occuperà di raccogliere campioni di terreno perforando il suolo marziano, fino a 2 metri di profondità.
Le proprietà chimiche, fisiche e biologiche saranno analizzate nel suo laboratorio analitico (Analytical Laboratory Drawer Ald) sviluppato da Thales Alenia Space. Tra gli obiettivi della missione c’è la ricerca di batteri nel sottosuolo, viventi o fossilizzati, che costituirebbero la prova della vita esistente o precedente sul Pianeta Rosso.
Il contributo alla ricerca scientifica
Nel frattempo, il Trace Gas Orbiter (Tgo), protagonista della prima parte della missione ExoMars, realizzato in qualità di primo contraente da Thales Alenia Space, è attivo in orbita attorno a Marte, con il compito di rilevare gas in tracce nell’atmosfera marziana, in particolare metano.
La sonda, che svolge un ruolo chiave nella comprensione dei potenziali indicatori della vita su Marte, continua a trasmettere la maggior parte dei dati, compresi quelli dei rover Curiosity e Perseverance della Nasa, dando un notevole contributo alle ricerche scientifiche in corso. Il Tgo ha ancora una quantità significativa di carburante a bordo e la sua vita operativa sarà estesa per supportare la missione.
Il ruolo di Thales Alenia Space
Thales Alenia Space Italia conferma il suo ruolo di prime contractor industriale della missione ExoMars 2028. Con la responsabilità della progettazione del modulo Edlm, della realizzazione del suo radar altimetro, del laboratorio analitico, della sua integrazione sul rover e del computer di bordo, Thales Alenia Space è inoltre responsabile dell’integrazione delle attività di test e della campagna di lancio.
Il contratto prevede la progettazione dei moduli Edlm e le attività di manutenzione per il modulo di trasferimento (carrier) e per il rover, incluso l’aggiornamento e sostituzione di tutti quegli elementi sensibili al fattore tempo. Per il rover è previsto un audit completo e dei test per confermarne l’operatività in vista della nuova missione, nonché la sostituzione di alcuni componenti del carico utile con l’inclusione di un nuovo spettrometro a infrarossi (Enfys).
Anche per il modulo di trasferimento vi sarà la sostituzione di elementi soggetti a una naturale usura del tempo, ed eventuale adattamento al nuovo profilo di missione, tenendo conto delle nuove traiettorie di lancio verso Marte. Il modulo di discesa e la piattaforma di atterraggio richiedono una nuova fase di progettazione e sviluppo, considerando il riutilizzo dell’avionica europea del modulo di discesa.
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