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L’Atalanta vince l’Europa League e incassa 35 milioni di euro. Ora la Roma spera nella Champions

È successo. E mai nessun striscione tra gli spalti è stato più azzeccato rispetto a quello che ieri sera ha catturato la scena all’Aviva Stadium di Dublino: “Inchinatevi alla Dea”. L’Atalanta è riuscita nell’impresa e si è aggiudicata il primo trofeo europeo della sua storia: l’Europa League. Coppa che nessun club italiano era ancora riuscito ad alzare al cielo. Ci erano andate vicinissime Roma e Inter, così in ordine cronologico, ma per loro la finale era stata un boccone amaro da digerire.

Gli uomini di Gianpiero Gasperini – grande artefice di questo trionfo – ci sono invece riusciti, annichilendo, grazie a una partita perfetta e a un Lookman devastante (tripletta per lui) i neo campioni di Germania del Bayer Leverkusen. Squadra che quest’anno era stata addirittura soprannominata ‘Bayer Never-Losen’. Prima di ieri sera, infatti, i ragazzi di Xabi Alonso non perdevano da ben 51 partite stagionali, una striscia impressionante che l’Atalanta ha difatti stracciato.

Quanto ha guadagnato l’Atalanta dall’Europa League

Quello dell’Atalanta non è soltanto un successo sportivo, ma anche economico. Grazie alla vittoria in finale, la Dea ha aumentato il suo tesoretto guadagnato dall’Europa League a quasi 35 milioni di euro: 34,6 milioni.

Nel dettaglio, oltre ai 12,2 milioni di euro ottenuti prima dell’inizio della competizione (tra bonus di partecipazione, ranking storico e market pool), i bergamaschi hanno ottenuto 3,11 milioni di euro come bonus dettati dai risultati ottenuti nel girone, 1,1 milioni di euro per il primo posto proprio nel girone e altri 6,9 milioni di euro per i vari passaggi turno (dagli ottavi alle semifinali). A questi si sono aggiunti 4,6 milioni di euro per il passaggio in finale, 4 milioni per la vittoria e 3,5 milioni di euro come bonus per disputare la supercoppa contro la vincente della Champions League (una tra Real Madrid e Bayern Monaco). E non è finita qui. A questi circa 35 milioni di euro vanno aggiunti i ricavi da botteghino e quelli di un potenziale ritorno in termini di sponsorship.

E la Roma spera

La vittoria dell’Atalanta ha inevitabilmente acceso le speranze Champions della Roma, ormai certa di chiudere al sesto posto in classifica in Serie A. Competizione che i giallorossi non giocano da cinque edizioni e che porterebbe nelle casse della società un importante ritorno economico: solo l’accesso vale infatti un assegno da 18,62 milioni di euro.

Ma perché? L’Italia il prossimo anno avrà un posto bonus in Champions (quindi 5 in totale) grazie al miglior ranking stagionale. Ma attenzione però. Se una squadra vince la Champions o l’Europa League, ma chiude fra le prime 4, non libera un posto. Se invece termina dal quinto posto in giù, si aggiunge di diritto al club delle squadre qualificate. È il caso dell’ l’Atalanta: se chiude fra le prime 4, non libera un posto, se invece chiude quinta sì. E, di conseguenza, il posto bonus passa alla sesta: la Roma. Un calcolo che ovviamente deve fare i conti con i risultati dell’ultima giornata di campionato e con il recupero (proprio tra Atalanta e Fiorentina) e che aprirebbe uno scenario record per il nostro campionato, più volte bistrattato: sei squadre in Champions League.

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