I leader delle sette maggiori economie del mondo si sono incontrati in occasione del 50° vertice del G7, tenutosi a Borgo Egnazia in Puglia, che ha visto quest’anno il turno di Presidenza italiana. Un’occasione per affrontare le questioni più delicate di politica internazionale, ma non solo.
Dal settore enogastronomico al design, il vertice ha permesso anche a capi di Stato e di Governo di conoscere l’eccellenza del made in Italy. Una maestria artigianale portata fino ai tavoli istituzionali, dove i grandi della Terra si sono riuniti seduti su poltrone italianissime firmate dall’azienda veneta Luxy, che dal 1976 lavora ininterrottamente con l’ambizione di trasporre la qualità dell’artigianato familiare nell’industria manifatturiera.
“La scelta delle poltrone Luxy per la presidenza italiana del G7 è per noi motivo di orgoglio ed evidenzia, ancora una volta, il successo del design e della produzione di qualità, tipica del migliore made in Italy, di cui Luxy si fa portavoce ed esempio”, dichiara il ceo dell’azienda Giuseppe Cornetto Bourlot.
Dal Veneto agli Stati Uniti
The place for ideas, il motto semplice quanto efficace di Luxy, spiega in parte un successo che parte dal Veneto, regione che vanta una tradizione centenaria nella creazione di arredi di qualità, per poi espandersi fuori dai confini italiani. Un’azienda che nonostante le piccole dimensioni guarda al mondo e interloquisce con i grandi gruppi nazionali, come Tim e Poste Italiane.
Considerata uno dei player più importanti del settore, Luxy è attiva in oltre 40 Paesi, dove esporta più del 50% della sua produzione, con un’attività che spazia dagli Stati Uniti all’Irlanda. Comfort, design e durata sono solo alcune delle caratteristiche che caratterizzano lo sviluppo e la realizzazione delle sue sedute, alcune delle quali sono considerate vere e proprie icone.
L’acquisizione del gruppo da parte di Bourlot nel 2019, ha portato a migliorare tutti gli aspetti produttivi, con macchinari all’avanguardia che accompagnano l’attività di sapienti artigiani della pelle creando un meccanismo che unisce qualità e innovazione:
“In azienda c’è una capacità produttiva industriale importante con un’attenzione ai dettagli. Abbiamo un caveau in cui mettiamo a maturare la pelle pregiata che viene da tutto il mondo. Molte cuciture delle nostre sedie vengono fatte direttamente da operai specializzati con una certa manualità, non ci si affida solo alle macchine”, racconta Bourlot.
E proprio la qualità dei suoi prodotti ha permesso a Luxy di entrare nelle sedi di alcune delle multinazionali più importanti al mondo, come Coca-Cola e Microsoft, e stringere importanti accordi, come quello con l’Aeroporto di Panama fino a quello più recente con una scuola ad Abu Dhabi (Emirati Arabi).
Luxy porta le sue sedute al G7
Il G7 in Puglia rappresenta una straordinaria conferma per Luxy, che già nel 2019 aveva portato al G7 di Biarritz le sue poltrone Light. Questa volta, intorno al tavolo dei leader mondiali, l’azienda ha scelto i suoi modelli Italia (design studio Favaretto), con una serie di sedute iconiche pensate per migliorare l’ambiente di lavoro, e Nulite. Per Papa Francesco, ospite d’onore al G7 per parlare di intelligenza artificiale, è stata scelta e prodotta una versione speciale del modello Italia.
“Ci siamo proposti alla Presidenza del Consiglio che ci ha fatto seguire un iter di valutazione qualitativa. Dopo aver valutato attentamente i nostri prodotti hanno accettato la proposta. Noi abbiamo fatto le consegne nei tempi concordati, ma dall’altra parte c’è stata un’organizzazione puntualissima. Una comunicazione continua e molto operativa e credo che questo sia stato uno dei successi del G7“, conclude Bourlot.
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