Gloria Tenuta, Gias
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L’azienda calabrese diventata una delle protagoniste nel mercato italiano dei surgelati

Articolo apparso sul numero di giugno 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Sostenibilità, salubrità e attenzione all’ambiente. È all’insegna di questi tre pilastri che l’azienda calabrese Gias, nata nel 1970 dall’intuizione e dallo spirito imprenditoriale di Antonio Tenuta, è cresciuta fino a diventare uno dei principali player nel campo dei surgelati.

Gias, la storia dell’azienda

A dare il via allo sviluppo dell’attività è stato un piccolo impianto prototipo per la lavorazione del pomodoro surgelato. A seguito di un’annata molto ricca di pomodori in esubero destinati al macero, Tenuta decise di immagazzinarli nelle celle frigorifere della sua azienda e mise a punto un brevetto per la pelatura del pomodoro a freddo, riconosciuto in diversi paesi, rendendo Gias, tra gli anni Ottanta e Novanta, partner di aziende leader nel settore degli alimenti surgelati.

Grazie anche a Gloria Tenuta, attuale ad, l’azienda si è evoluta e ha investito in diverse linee produttive (oggi 19), specializzandosi nelle verdure grigliate e poi nei ready meal, come contorni grigliati e ricettati, primi e secondi piatti, zuppe e vellutate, vegetali panati non prefritti e prodotti da forno come le crust di vegetali gluten free.

Oggi l’azienda produce e commercializza oltre 300 referenze pronte all’uso, confezionate senza additivi, con il freddo come unico conservante. “Tra i principali punti di forza”, spiega Michela Scura, business controller di Gias e terza generazione dell’azienda, “c’è la vicinanza al territorio. Lavorando a stretto contatto con gli agricoltori e controllando terreni e sementi con un team di agronomi, assicuriamo tracciabilità del prodotto, affidabilità dei fornitori e sicurezza delle lavorazioni, per offrire al consumatore prodotti autentici, lavorati con cura e dal limitato impatto ambientale”. La filiera orticola è integrata dal campo alla tavola, attraverso processi che permettono di preservare le proprietà nutritive delle materie prime.

Il rispetto del made in Italy

Oltre a rifornire importanti catene di catering e ristorazione, Gias è orientata alla private label nel canale retail. La maggior parte del suo fatturato – circa 65 milioni – deriva proprio dalla grande distribuzione e viene per l’80% dall’Italia e per il 20% dall’estero, soprattutto da Stati Uniti, Francia, Germania e Giappone. L’azienda commercializza anche prodotti a marchi propri, sia nazionali – come Il Mediterraneo a Tavola e la linea Voglia di… – che internazionali, come il brand Gloria’s Kitchen, rivolto al mercato Usa.

Senza rinunciare alla qualità, Gias cerca l’innovazione e ricerca profili di gusto internazionali, nel rispetto della tradizione della cucina mediterranea e del made in Italy. L’azienda resta attenta ai trend di mercato: lavora su segmenti in crescita in Italia e all’estero, grazie a un team di ricerca e sviluppo dedicato e a investimenti continui in ambito produttivo.

“I nostri clienti”, continua Scura, “possono contare su una grande flessibilità, garantita dalla varietà delle linee produttive. Ciò che cerchiamo di promuovere è l’equilibrio tra il gusto di ogni ricetta e l’adozione di uno stile di vita sano, grazie all’offerta di piatti bilanciati”. Tra le proposte ci sono le spianatine senza glutine a base di vegetali, le verdure panate non prefritte, i cavolfiori panati in salsa bbq, gli spaghetti di zucchine e i primi e secondi piatti vegani.

Gli investimenti in sostenibilità

L’azienda investe anche nella sostenibilità, a partire dal rispetto della stagionalità. Inoltre, poiché ha alti consumi energetici, nel 2017 ha installato il terzo impianto in Italia di trigenerazione per l’autoproduzione di energia elettrica, termica e frigorifera, per ridurre sempre più la dipendenza energetica. Ha installato sui tetti pannelli fotovoltaici che alimentano i macchinari: l’acqua viene invece recuperata e gli scarti sono impiegati come fertilizzanti naturali, nella produzione di bioenergia e in zootecnica. Ciò ha portato a numerose certificazioni, incluso il riconoscimento di sustainable supplier nel 2014.

 “Lavoriamo per ottimizzare i processi produttivi, migliorare gli impianti e ridurre i consumi energetici”, sottolinea ancora Scura, “per garantire efficienza e far fronte sia ai rialzi dei costi energetici, sia alle condizioni climatiche sfavorevoli che negli ultimi anni hanno contribuito a ostacolare l’approvvigionamento delle materie prime. Nel prossimo futuro vogliamo incrementare l’impiego di energia pulita e contribuire alla lotta al cambiamento climatico”.

A questi obiettivi concorre l’intera filiera produttiva, che, nel caso dei vegetali, parte dalla valutazione e assistenza ai produttori di materie prime legati a Gias, attraverso contratti di produzione pluriennali. L’impegno verso il pianeta si riflette anche sulla gamma dei prodotti più popolari: “Tra i prodotti legati alla territorialità che meglio intercettano il gusto dei clienti possiamo menzionare i contorni di verdure e le zuppe, affiancati dai primi e secondi piatti pronti. Quest’anno puntiamo molto su nuovi profili di gusto per il mercato estero, andando anche oltre la tradizione italiana o su prodotti free from”.

Da qualche anno sono entrati a far parte della compagine sociale due fondi di investimento, DeA Capital e Cleon Capital, che supportano la crescita di Gias. “Abbiamo affiancato alla nostra idea di business un partner per sviluppare sia i mercati, sia un’idea organizzativa differente, per crescere in modo sostenibile e guardare oltre”.

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