A cura di Mathieu Nègre, co-head of impact investing di Union Bancaire Privée (UBP)
Riteniamo che sia il momento opportuno, per gli investitori d’impatto, per considerare allocazioni in azioni dei mercati emergenti. Infatti, i mercati emergenti offrono agli investitori azionari una preziosa opportunità di diversificazione rispetto ai mercati sviluppati. Nel 2023 i rendimenti sono stati guidati dal settore tech, in particolare dai “Magnifici 7”, il che ha portato a un ampliamento del divario di valutazione tra mercati emergenti e quelli sviluppati, esacerbato dal de-rating politico della Cina. Per il 2024 si prevedono rendimenti diversificati, con una ripresa dei prezzi delle materie prime e un maggiore interesse per i titoli value, il che potrebbe significare un miglioramento delle performance dei mercati emergenti rispetto a quelli sviluppati.
Dove investire nei mercati emergenti
In un’inversione di tendenza rispetto allo scorso anno, l’Asia ha registrato performance migliori rispetto all’America Latina e all’Emea. Ciò è ascrivibile al ciclo molto forte che abbiamo visto in alcuni titoli di produttori di semiconduttori legati all’intelligenza artificiale, che ha portato Taiwan, ad esempio, a crescere di oltre il 20% in termini di dollari. All’estremo opposto, il Brasile ha perso oltre il 10% a causa delle continue preoccupazioni macroeconomiche riguardo la politica fiscale e le prospettive dei tassi d’interesse statunitensi. Questi fattori hanno avuto un impatto significativo sulla valuta, soprattutto in aprile. Tuttavia, riteniamo che si tratti di un fenomeno temporaneo e che offra interessanti punti di ingresso.
Come cambiano le strategie di investimento in Cina
Guardando alla Cina, tradizionalmente abbiamo privilegiato settori come le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile, lo stoccaggio di energia, la sanità e l’istruzione. Ora, nonostante il ruolo guida della Cina in questi settori, questi presentano rischi maggiori a causa della decisione degli Stati Uniti e dell’Ue di ridurre la loro dipendenza dalla Cina nel settore delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile attraverso varie politiche volte a sostenere la produzione locale e a escludere le aziende cinesi attraverso barriere commerciali.
A ciò si aggiunge il fatto che le autorità di regolamentazione cinesi hanno aumentato i controlli sulle aziende del settore sanitario e dell’istruzione. Inoltre, alcune aziende cinesi operanti nel settore sanitario sono state colpite dalle recenti legislazioni statunitensi. Di conseguenza, riteniamo che l’attenzione debba essere rivolta alle società che vendono principalmente all’interno del mercato nazionale o che esportano in altri mercati emergenti e che non sono specificamente interessate dall’aumento della regolamentazione nazionale.
La crescente importanza dell’India
Nel 2024 l’India è diventata la quinta economia globale, spinta dalla demografia, dall’urbanizzazione, dallo sviluppo delle infrastrutture e dall’aumento della spesa pubblica. Inizialmente ci eravamo concentrati sui temi della sanità e del microcredito, ma negli ultimi quattro anni la nostra attenzione si è estesa alle piccole-medie imprese e alle opportunità ambientali, in particolare quelle che beneficiano dello sviluppo delle infrastrutture e della crescente domanda di energia pulita.
Opportunità di investimento e prospettive tematiche
I settori finanziari continuano a presentare valutazioni interessanti, beneficiando di tassi più elevati e di una stabile qualità degli asset. L’ammodernamento delle reti è fondamentale per la transizione energetica e presenta significative opportunità di investimento. Le società del settore dell’istruzione al di fuori della Cina sono valutate in modo interessante, grazie alle tendenze strutturali dei mercati emergenti. Il settore dei semiconduttori sta crescendo grazie agli investimenti legati all’intelligenza artificiale, concentrandosi su una produzione avanzata ed efficiente dal punto di vista energetico. Anche la mobilità sostenibile, declinabile nei veicoli elettrici e nelle batterie, è promettente, soprattutto nelle regioni non interessate dalle restrizioni commerciali anticinesi.
Le azioni dei mercati emergenti sono attualmente sottovalutate e offrono potenziali vantaggi di diversificazione. Nonostante le recenti performance deboli di alcuni temi ambientali, si prevede una ripresa grazie alla continua domanda di soluzioni a basse emissioni di anidride carbonica, il che rende il momento opportuno per pensare ai mercati emergenti nell’impact investing.
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