“Oggi, la flessibilità non è più un semplice vantaggio per i dipendenti”, afferma Mark Dixon, ceo e fondatore di International Workplace Group. “Molti non prenderanno in considerazione nuovi ruoli che richiedono lunghi spostamenti quotidiani, vogliono avere accesso a spazi di lavoro più vicini a dove vivono, in un ambiente che permetta loro di rimanere motivati e produttivi.”
Cosa spinge i lavoratori all’esodo
I principali motivi che spingono i lavoratori a evitare gli uffici centrali affollati e lontani sono i costi elevati del pendolarismo (44%), il tempo perso negli spostamenti (40%) e la mancanza di equilibrio tra vita privata e lavoro (33%). Inoltre, un lavoratore su cinque (21%) che lavora in ufficio cinque giorni a settimana soffre di burnout quotidiano, con i lunghi spostamenti che incidono significativamente su questo problema.
Gli spazi di lavoro flessibili, situati più vicino alle abitazioni, stanno diventando un’opzione sempre più attraente. Il 77% dei lavoratori considera essenziale un luogo di lavoro vicino a casa per valutare un nuovo impiego, mentre sono quattro volte più propensi a scegliere un ufficio di prossimità rispetto a uno in centro città.
Lo studio rivela che solo il 25% dei dipendenti ritiene necessaria la presenza in ufficio tutti i giorni per essere produttivi. Al contrario, il 55% si sentirebbe più motivato e valorizzato potendo lavorare da luoghi diversi. Tuttavia, molti dipendenti manifestano frustrazione per la percezione di una mancanza di fiducia da parte dei loro datori di lavoro.
Tutti i vantaggi del lavoro flessibile
Un’altra ricerca condotta dal professor Nicholas Bloom, accademico di Stanford, ha rilevato che le aziende che impongono la presenza in ufficio per cinque giorni potrebbero subire un aumento del 35% del tasso di abbandono dei dipendenti e prevede che alcune organizzazioni che applicano politiche rigide, potrebbero revocare questi obblighi entro la metà del 2025 a causa dell’aumento del tasso di abbandono.
“Il lavoro flessibile offre alle aziende vantaggi che vanno ben oltre la fidelizzazione dei dipendenti”, conclude Mark Dixon. “È dimostrato che il modello ibrido aumenta la produttività della forza lavoro e la soddisfazione sul lavoro, riducendo al contempo i costi in modo significativo. Non sorprende che sempre più aziende continuino ad adottare il lavoro ibrido a lungo termine, dando ai propri dipendenti ciò che desiderano davvero: la possibilità di dire addio ai lunghi spostamenti quotidiani”.
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