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Come Lizard Renewables punta sui giovani per un mondo più green

Di Mirko Crocoli

Lizard Renewables è nata nel 2019 dall’esperienza nel comparto energetico del founder Marco Salvato, di origine campana, ma milanese di adozione. L’obiettivo è quello di sostenere nuove iniziative nel settore delle rinnovabili con particolare focus sul fotovoltaico, eolico e biogas.

Lizard si concentra sulle fasi di ricerca, sviluppo e progettazione di soluzioni di efficienza energetica, grazie a impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, senza tralasciare quelle relative alla costruzione e il monitoraggio.

“Il nostro obiettivo è ridurre l’impatto ambientale attraverso progetti di efficientamento energetico per le aziende”, ha detto Salvato. Grazie a un’esperienza consolidata nel settore, la compagnia offre impianti su misura che garantiscono massima efficienza e sostenibilità, permettendo alle imprese di ridurre i consumi e i costi operativi.

L’azienda, con certificazione esg (environmental, social, governance), rispetta gli standard internazionali, assicurando benefici concreti sia dal punto di vista ambientale che economico. “Lavoriamo a stretto contatto con i nostri clienti per identificare le migliori opportunità di risparmio energetico, sviluppando impianti fotovoltaici, eolici e a biogas altamente performanti. Con il nostro approccio integrato, non solo miglioriamo l’efficienza energetica, ma contribuiamo anche al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità aziendale, creando valore nel lungo termine”

L’intervista a Marco Salvato

Un futuro più verde dunque, questa la prerogativa di Lizard, competitivo e sostenibile, con la garanzia di impianti certificati e conformi alle normative esg. L’efficientamento energetico non è più un’opzione, ma una necessità per le aziende che vogliono restare al passo con le sfide globali e contribuire alla salvaguardia del pianeta. Realtà italiana che è vanto anche all’estero, poiché di recente ha siglato una partnership internazionale molto importante con il colosso statunitense Ge Vernova gruppo General Electric. 

Com’è nata l’idea di fondare Lizard Renewables?
Dopo alcune esperienze – in Italia ma anche oltreoceano – nasce la nostra azienda. Abbiamo deciso di concentrarci su un’idea tutta italiana, per poi svilupparci ovviamente all’estero. Step by step. Tutto è nato dall’esigenza del mercato nazionale di poter vantare progetti rinnovabili, raggiungere l’obiettivo impatto zero per il 2030, mission che ovviamente per lungaggini burocratiche non riusciremo mai a rispettare. Partiti da un percorso molto basico, e ora si chiude il primo quinquennio con ottimi risultati raggiunti.

Su cosa avete puntato?
Abbiamo iniziato subito con dei partner importanti, vendendo progetti alla Edison, ma anche a vari fondi di investimento, basandoci sulle nostre esperienze e posizionandoci presto in una fetta di mercato importante. Ciò è stato reso possibile anche dalla riattivazione di tutte le vecchie conoscenze, opzionando terreni e facendo uno scrupoloso lavoro di scouting. Oggi deteniamo una pipeline di grossa rilevanza.

Com’è la situazione italiana nel vostro settore?
La situazione è molto critica, principalmente da un punto di vista dello sviluppo. Purtroppo la burocrazia italiana è tra le più farraginose del mondo. Questo perché impieghiamo molto più tempo a fare qualcosa rispetto ad altri stati, limitrofi o meno. Paesi che ci impiegano meno, un gap che si riflette su tutto l’arco progettuale della “strutturazione” del business, e il business – sappiamo bene – è una condizione essenziale per fare impresa. E’ il tempo il segmento fondamentale e non il come, il perché o il quando. Noi, armati di tanta pazienza, aspettiamo e combattiamo per venire incontro alla burocrazia italiana. C’è da dire che il governo attuale ha investito molto e facilitato anche dal punto di vista finanziario tutte le aziende del settore, creando delle forme incentivanti per un business quantomeno allettante per il mercato e per gli investitori.

A quale clientela o mercato si rivolgono i vostri prodotti?
Non siamo una ‘classica’ azienda che crea prodotti, creiamo asset! E i nostri asset – che sono progetti – si rivolgono a un mercato corporate, quindi aziendale, a un mercato istituzionale di fondi d’investimento. Asset di rendimento e progetti che una volta autorizzati diventano rendimento per investitori o per aziende energivore (nel caso dell’energia) o anche realtà corporate per investire nel medesimo settore.

Recente accordo con Ge Vernova gruppo General Electric?
E’ il sogno che diventa realtà! Diciamo che qualsiasi imprenditore del mio settore, e del nostro modesto livello, ambisce a poter avere un socio di quella portata. Abbiamo lavorato duramente, più di due anni, affinché fossimo scelti come partner d’Europa di questo gruppo, parliamo di una delle aziende più grandi del mondo. Reso possibile dalla qualità del nostro sviluppo e dall’attenzione che mettiamo in ogni progetto.

Obiettivi a medio e lungo, e prossimi piani industriali della Lizard?
Abbiamo una pipeline corposa, tentiamo di portarla con l’aiuto del governo a termine, investimenti programmati in euro, unitamente a General Electric, con l’esplosione di circa 2,5 gigawatt di progetti in portafoglio. Obiettivi ambiziosi, definendoci i “contadini delle energie rinnovabili”, perché coltiviamo l’idea sin dal suo embrione per poi giungere ad un prodotto finito al cospetto di un consumatore di qualità. Agevoliamo l’economia italiana, regolando un mercato interno al fine di renderlo sempre più competitivo, grazie anche e soprattutto all’abbattimento dei costi.

 

 

 

 

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