Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità 1 persona su 6 (16%) al mondo convive con una disabilità significativa, ma l’industria della moda ancora non soddisfa adeguatamente le loro esigenze. Come spiega la ricerca condotta per Zalando dall’istituto di ricerca YouGov, la moda adattiva è ancora poco conosciuta dall’81% degli italiani. Secondo la ricerca, la moda è considerata il terzo campo meno inclusivo per persone con disabilità (24%), dietro a trasporti (50%) e urbanistica (44%).
Guardando nello specifico al campo della moda, emerge che più di 8 italiani su 10 (81%) non hanno mai sentito parlare di moda adattiva; questo rapporto scende leggermente se si analizzando le risposte di gen Z e millennial (rispettivamente 71% e 74%), dimostrando una maggiore visibilità della moda adattiva nelle coorti generazionali più giovani. Nelle ricerca emerge inoltre il fatto che il 70% delle persone con disabilità non hanno mai sentito parlare di moda adattiva, il che sottolinea le sfide – ma anche le opportunità – dell’industria della moda. Ciononostante, oltre la metà dei rispondenti (59%) riesce ad associare la moda adattiva con la sua corretta definizione. Una maggiore consapevolezza è emersa in particolare tra le persone con disabilità tanto che, in questo caso, il 21% sarebbe stato anche in grado di menzionare esempi di aziende che offrono moda adattiva.
I progetti di Zalando
In questo contesto Zalando, si legge in una nota, “mira a creare una gamma di prodotti ed un’esperienza di shopping davvero inclusivi che colmino il divario nella moda adattiva”. Zalando, prosegue la nota, ha lanciato nel 2022 le sue prime collezioni di moda adattiva proponendo una selezione di articoli con un’attenzione alla funzionalità ed al design: “prodotti creati con l’obiettivo di essere accessibili a persone con disabilità permanenti o temporanee di vario tipo, come mobilità e destrezza ridotte, oltre a sensibilità sensoriale. Al contempo, Zalando si è impegnato nel facilitare la scoperta, l’ispirazione e la ricerca di articoli alla moda con caratteristiche adattive”.
La piattaforma, continua la nota, conta oggi collezioni di moda adattiva attraverso tutte le sue private label (Anna Field, Friboo, Even&Odd, Pier One, Yourturn e ZIGN), con diversi focus: moda in generale, moda sportiva, moda per bambini, calzature ed accessori. Inoltre, Zalando ha ulteriormente ampliato la propria offerta di prodotti adattivi con articoli di altri brand che hanno fatto il loro ingresso nella moda adattiva come Tommy Hilfiger, Nike, Adidas, Skechers e JansSports. “Uno degli obiettivi principali dell’azienda è infatti semplificare la ricerca di prodotti di moda adattiva che seguano le tendenze attuali”, si legge.
“Stiamo affrontando un problema molto reale che le persone con disabilità vivono ogni giorno: riuscire a vestirsi con stile e con capi che si adattino alle loro esigenze. Attualmente, le opzioni che combinano entrambe le caratteristiche sono molto limitate e, inoltre, difficili da reperire. Le persone con disabilità preferiscono un abbigliamento che permetta loro di vestirsi autonomamente, ad esempio con bottoni magnetici o cerniere nascoste. È molto apprezzato quando i capi sono semplici da indossare e da rimuovere, come, ad esempio, scarpe che calzano facilmente. Anche gli elementi sensoriali degli articoli sono un fattore chiave, come pensare a capi senza cuciture o etichette facili da rimuovere. Infine, abbiamo notato che sia chi usa protesi sia chi si trova in sedia a rotelle ha esigenze di accessibilità molto specifiche, come maniche facili da aprire o capi accorciati solamente per la parte superiore del corpo” ha commentato Eloisa Siclari, general manager di Zalando per Italia e Spagna.
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