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Commerzbank tenta di resistere a UniCredit: utili oltre le stime e licenziamenti in vista

Continua la telenovela tra Commerzbank e UniCredit. Un matrimonio complesso che la banca tedesca, sostenuta dal suo stesso governo (e anche dalle resistenze dell’esecutivo italiano) sta cercando in tutti i modi di mandare in fumo. Mandando continuamente dei segnali diretti a Orcel, seguendo l’esempio – più o meno diretto – di Don Abbondio nei ‘Promessi Sposi’ (e non è detto che l’esito sia diverso però). L’ultimo, in ordine cronologico, è quello comunicato oggi: licenziare per resistere. Per non cedere la propria indipendenza.

A margine della pubblicazione dei conti del 2024, Commerzbank ha infatti rivelato che entro il 2028 prevede di tagliare “circa 3.900 posizioni a tempo pieno. Di queste, circa 3.300 riguardano principalmente le funzioni del personale centrale e le operazioni in Germania”. Una decisione giustificata dalla “digitalizzazione e dalla crescita dei siti internazionali”, ma che comunque, spiega la banca, non cambierà il numero totale dei dipendenti che “rimarrà costante a 36.700 in tutto il mondo”, in quanto ci sarà “un aumento del personale in aree selezionate, come le sedi internazionali e all’interno della filiale polacca mBank”.

Nel dettaglio, per rendere il processo di trasformazione socialmente accettabile, “Commerzbank si affiderà principalmente al cambiamento demografico e alle fluttuazioni naturali”. In questa direzione, “offrirà un programma di pensionamento parziale anticipato quest’anno”. Principi, peraltro, che la banca ha già concordato questi principi chiave in un accordo di trasformazione congiunto con i sindacati dei dipendenti.

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Le cifre del risparmio

Commerzbank stima oneri di ristrutturazione pari a circa 700 milioni di euro prima degli effetti fiscali nel 2025.

I risultati di bilancio di Commerzbank

Concentrandoci sui risultati finanziari, al 31 dicembre 2024 l’istituto ha riportato 2,7 miliardi di euro di utile netto (in crescita del 20% rispetto al corrispettivo e superiore ai 2,4 miliardi di euro recentemente fissati), 3,8 miliardi di euro (+12%) di risultato operativo e 11,1 miliardi di euro di ricavi (+6%), “trainati da un solido business con i clienti”. In crescita del 7% anche il reddito da commissioni nette, salito a 3,6 miliardi di euro, e l’ammontare che sarà destinato agli azionisti. Stiamo parlando in totale di 1,73 miliardi di euro, con un dividendo previsto di 65 centesimi per azione. Allargando lo spettro, l’istituto ha dichiarato che restituirà ai suoi azionisti circa 3,1 miliardi di euro in totale per gli anni dal 2022 al 2024, una cifra superiore a quanto inizialmente annunciato.

“Abbiamo dato ancora una volta risultati. Con un altro risultato record, abbiamo dimostrato di creare un valore aggiunto sostanziale per i nostri azionisti, clienti e dipendenti. Abbiamo aumentato significativamente la nostra redditività, ampliato la nostra attività di commissioni come precedentemente annunciato, continuato a migliorare il nostro rapporto costi-ricavi e siamo un datore di lavoro ancora più attraente. Ciò ci fornisce una solida base per gli anni a venire”, ha dichiarato Bettina Orlopp, ceo di Commerzbank.

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