Tether ha annunciato di aver acquisito una quota di minoranza nella Juventus. Secondo il Corriere della Sera, si tratta del 5% del club bianconero. “Siamo tifosi e abbiamo la capacità finanziaria per sostenere la Juve nei prossimi 2000 anni”, ha detto al Corriere Paolo Ardoino, ceo del colosso delle criptovalute. “Onestamente vorremmo aiutare la dirigenza, chiedendo se sarà poi necessario acquisire una quota maggiore. Ma dietro non c’è alcun piano machiavellico”.
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Juventus vola in Borsa
Dopo questa notizia il titolo in Borsa della Juventus sta facendo registrare una crescita del 9,5% (alle ore 15.35 del 17 febbraio).
“Questo investimento”, si legge nel comunicato di Tether, “rappresenta un traguardo significativo. Seguendo la presentazione della sua visione strategica a lungo termine, che spazia dal guidare il settore degli asset digitali con Usdt, la stablecoin più utilizzata al mondo, fino all’acquisizione e sviluppo di aziende leader nei settori dell’IA, del mining di bitcoin e delle biotecnologie, Tether si trova ora in una posizione unica per integrare il suo portafoglio futuristico nel mondo dell’industria sportiva“.
Gli obiettivi di Ardoino sono ambiziosi: “Vogliamo creare qualcosa di nuovo: il calcio è legato a modelli di sviluppo e comunicazione antichi, che non si investa in tecnologia e comunicazione mi pare assurdo”, ha dichiarato il miliardario al Corriere. La spinta è arrivata anche dalla fede bianconera di Ardoino e di Giancarlo Devasini, il fondatore di Tether. “Premessa: non siamo un fondo speculativo. Dunque, per una serie di fattori, a partire dal tifo: sia io che Giancarlo siamo tifosi. E poi perché la squadra, tra i club più importanti del mondo, ha potenzialità incredibili”. L’obiettivo di Ardoino evoca lo slogan della campagna elettorale di Trump: “Make Juve Great Again”.
Il patrimonio di Ardoino e Devasini
Secondo la classifica Real Time Billionaires di Forbes, Ardoino ha un patrimonio di 3,9 miliardi di dollari. Devasini, è invece il quinto uomo più ricco d’Italia con un patrimonio stimato in 9,2 miliardi di dollari.
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