La tavola rotonda con Anna Roscio, executive director sales & maketing Imprese della Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo e importanti Pmi del made in Italy ha offerto uno sguardo trasversale sulle connessioni del design italiano con altre filiere del Paese, in grado di valorizzare il patrimonio artigianale italiano e di renderlo sempre più competitivo nei mercati internazionali.
L’architetto Alexander M. Bellman, operatore di riferimento nei settori del lighting design e delle tecnologie virtuali, ha posto l’accento sul patrimonio culturale italiano e l’innovazione tecnologica come prerogativa di unicità per il design nel mondo. L’analisi sulle prospettive dei settori trainanti del made in Italy illustrata da Stefania Trenti, responsabile Industry & Local Economies presso il Research Department di Intesa Sanpaolo, ha evidenziato come il design possa essere un agente culturale ed economico per la diffusione del Made in Italy nel mondo, per la crescita del PIL e dell’occupazione.
Design e made in Italy
Anna Roscio ha commentato: “Il design rappresenta per il made in Italy il filo conduttore che unisce creatività e innovazione, oltre a far interagire le diverse filiere dell’Italian Style con un significativo potenziale per lo sviluppo in nuovi settori e geografie. Qualità e unicità devono essere supportate da strategie di investimenti attente a innovazione e crescita internazionale, obiettivi che Intesa Sanpaolo supporta con finanziamenti, formazione e valorizzazione per startup e Pmi, accompagnandole in percorsi di crescita economica e industriale. Negli ultimi quattro anni abbiamo sostenuto le imprese clienti del made in Italy con circa 20 miliardi di euro di finanziamenti per i processi di internazionalizzazione ed export, oltre che per tematiche di gestione del business, crescita dimensionale e passaggio generazionale”.