Sam Altman OpenAI
Business

OpenAI è interessata a comprare Chrome se Google sarà obbligata a venderlo

OpenAI è interessata a comprare Chrome, se Google sarà costretta a cederlo. A dichiararlo, nel corso di un procedimento antitrust in corso a Washington contro Alphabet, la società madre di Google, è stato Nick Turley, un dirigente dell’azienda sviluppatrice di ChatGPT.

Il processo

La vendita di Chrome è una delle richieste avanzate dal dipartimento di Giustizia statunitense e da diversi procuratori generali statali per eliminare il monopolio di Alphabet nel campo delle ricerche e della pubblicità online.

Oltre alla cessione del browser, le autorità chiedono anche il divieto di siglare accordi con i produttori di dispositivi elettronici per installare le proprie app. Secondo l’accusa, infatti, Google proteggerebbe il proprio predominio pagando alcune aziende per installare Chrome come browser predefinito e avrebbe provato a stringere anche accordi relativi a Gemini, la sua app di intelligenza artificiale.

Il monopolio nelle ricerche, sostiene il dipartimento di Giustizia americano, darebbe un vantaggio anche nel mercato dell’intelligenza artificiale.

Alphabet non ha intenzione di vendere Chrome e ha fatto notare che tra i suoi concorrenti ci sono altre grandi società, come Meta e Microsoft. Uno dei suoi avvocati ha citato anche un documento interno di OpenAI, in cui lo stesso Turley ha affermato che ChatGPT è leader del mercato dei chatbot.

OpenAI e Google

Turley, che ha la carica di responsabile del prodotto in OpenAI, ha raccontato in aula che la sua società ha contattato Google per inserire la sua tecnologia di ricerca all’interno di ChatGPT, ma ha ottenuto un rifiuto. Il chatbot usa quindi il motore di ricerca di Microsoft, Bing.

Disporre della migliore tecnologia di ricerca è fondamentale per i chatbot, perché permette loro di recuperare informazioni più accurate e in minore tempo. Secondo Turley, OpenAI avrà bisogno ancora di anni prima di poter usare una sua tecnologia di ricerca all’interno di ChatGPT.

OpenAI non avrebbe problemi a reperire le risorse per l’acquisto: poche settimane fa ha chiuso il più grande round di finanziamento della storia (40 miliardi di dollari). La raccolta ha portato la sua valutazione a 300 miliardi, cifra che la rende la seconda più grande società privata al mondo dopo la SpaceX di Elon Musk.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .

Questo articolo è stato notarizzato in blockchain da Notarify.

Certificato notarizzazione su blockchain