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DoorDash punta Deliveroo con un’offerta da 3,6 miliardi: il titolo balza a Londra

Deliveroo guadagna il 17% alla Borsa di Londra, toccando i massimi da tre anni, dopo aver confermato di aver ricevuto un’offerta di acquisizione da 3,6 miliardi di dollari da parte di DoorDash, società statunitense del settore food delivery.

L’offerta, pari a 180 pence per azione in contanti, rappresenta un premio del 23% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì (146,60 pence). Deliveroo ha comunicato di aver informato DoorDash che, qualora l’offerta venisse formalizzata a queste condizioni, il consiglio di amministrazione intende raccomandarla agli azionisti. La società ha inoltre avviato colloqui con DoorDash e concesso l’accesso alla due diligence.

Le trattative

Secondo il Financial Times, le trattative tra le due app per il takeaway arrivano in un momento di rapido consolidamento del settore. A inizio 2025 infatti Prosus ha concluso un accordo da 4,1 miliardi di euro per acquisire Just Eat Takeaway.

Secondo Luke Holbrook, analista di Morgan Stanley, DoorDash sarebbe un acquirente naturale per Deliveroo, data l’assenza di sovrapposizioni geografiche tra le due aziende. Holbrook ha aggiunto che gli investitori vedono una buona sintonia culturale tra i due gruppi. Sulla stessa linea anche gli analisti di Jefferies, che definiscono Deliveroo un asset strategico in un settore in fase di consolidamento. DoorDash, al momento, non ha rilasciato commenti ufficiali. In base alle regole del Takeover Panel britannico, ha tempo fino alle 17:00 del 23 maggio per presentare un’offerta vincolante o ritirarsi. Deliveroo ha intanto sospeso il programma di buyback da 100 milioni di sterline annunciato lo scorso 18 marzo.

Il debutto in Borsa di Deliveroo

Deliveroo è stata fondata da Will Shu nel 2013 ed è approdata in Borsa nel 2021 con una delle Ipo più attese degli ultimi anni per il mercato londinese. Ma il debutto si è rivelato deludente: le azioni crollarono fino al 31% nel primo giorno di contrattazioni, dopo che la società era stata costretta ad abbassare il prezzo dell’offerta iniziale al minimo, pari a 3,9 sterline per azione, per una valutazione complessiva di circa 10,4 miliardi di dollari. Negli anni successivi, la società ha faticato a raggiungere i risultati attesi, anche a causa della crescente concorrenza: nel 2016 è arrivata Uber Eats nel Regno Unito e Amazon ha ampliato la propria offerta nel settore della consegna di generi alimentari.

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